{"id":74921,"date":"2021-04-02T23:11:51","date_gmt":"2021-04-02T14:11:51","guid":{"rendered":"https:\/\/voyapon.com\/it\/?p=74921"},"modified":"2024-12-02T06:32:38","modified_gmt":"2024-12-01T21:32:38","slug":"storia-futon-giappone","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/voyapon.com\/it\/storia-futon-giappone\/","title":{"rendered":"Perch\u00e9 i Giapponesi Dormono sul Pavimento? La Storia del Futon in Giappone"},"content":{"rendered":"\n
Dormire su un futon<\/em> (\u5e03\u56e3) rimane agli occhi dei viaggiatori che arrivano in Giappone una delle attivit\u00e0 pi\u00f9 allettanti. Si tratta di un’esperienza che normalmente si fa soggiornando in un ryokan<\/a><\/em> (\u65c5\u9928, locanda tradizionale giapponese) o in una guest house, dove \u00e8 facile trovare le camere in stile giapponese, chiamate washitsu<\/em> (\u548c\u5ba4). Il futon<\/em> fa parte di quel gruppo di cose che molti considerano tipicamente giapponesi, come il kimono o il sushi. Ma a differenza di quest’ultimo, dormire nel futon<\/em> su un pavimento in tatami<\/em> (\u7573) non \u00e8 qualcosa che si pu\u00f2 facilmente sperimentare in Occidente. Sebbene la cucina giapponese e molti degli articoli prodotti in Giappone siano alla nostra portata grazie al fenomeno della globalizzazione, avere un pavimento in tatami in una casa occidentale continua a essere qualcosa di impraticabile.<\/p>\n\n\n\n Il termine futon<\/em> comprende sia il materasso di cotone che il piumone posto sopra, chiamati rispettivamente shikibuton<\/em> (\u6577\u5e03\u56e3) e kakebuton <\/em>(\u639b\u5e03\u56e3). Per quanto antico e tradizionale possa sembrare, il suo uso diffuso \u00e8 relativamente recente: le sue origini risalgono al periodo delle guerre civili, ma la sua massiccia introduzione nelle case giapponesi \u00e8 avvenuta solo nel ventesimo secolo.<\/p>\n\n\n\n Durante il periodo Nara (710-794) dormire su una struttura che fungeva da letto era un lusso di cui solo la nobilt\u00e0 poteva godere. I contadini normalmente dormivano su mucchi di paglia, stuoie intrecciate con paglia o piante di riso, oppure direttamente a terra. Fu durante questo periodo che i pi\u00f9 antichi letti conosciuti arrivarono in Giappone dalla Cina. Anche la cultura del tatami inizi\u00f2 a svilupparsi nell’VIII secolo.<\/p>\n\n\n\n Durante il periodo Heian (794-1185) i letti per le classi nobili consistevano in diversi tatami impilati uno sopra l’altro, chiamati yaedatami<\/em> (\u516b\u91cd\u7573): il numero di strati era direttamente proporzionale al grado della persona in questione. Il cuscino era un pezzo pi\u00f9 piccolo, composto dello stesso materiale. Riferimenti storici e illustrazioni dell’epoca mostrano che il tatami non copriva l’intero pavimento in legno ed era solo usato come superficie di riposo.<\/p>\n\n\n\n Il cotone esisteva in Giappone sin dal periodo Heian, ma inizialmente la sua coltivazione non ebbe successo. Tuttavia, durante l’Era Sengoku (1467\u20131615), la domanda di cotone esplose. Trattandosi all’epoca di un materiale costoso e non facile da produrre, il suo utilizzo era indirizzato principalmente alla produzione di materiale bellico, come le micce esplosive sulle bombe e il cordoncino a combustione lenta per le armi da fuoco con otturatore a miccia (matchlock). In aggiunta, i giapponesi lo usavano anche per le bandiere e l’abbigliamento dei soldati: il suo utilizzo come materiale tessile per indumenti normali era solo una piccola percentuale.<\/p>\n\n\n\n L’inizio del periodo Edo (1603\u20131868) vide diminuire la domanda di cotone a scopi bellici, e cos\u00ec il tessuto inizi\u00f2 a diffondersi lentamente tra la popolazione. A quel tempo, di norma ci si coricava nudi o semplicemente coperti con gli stessi abiti indossati durante il giorno: l’aumento dell’uso del cotone port\u00f2 allo sviluppo di kimono imbottiti per dormire. I primi “pigiami” giapponesi venivano chiamati kaimaki futon<\/em> (\u63bb\u5dfb\u5e03\u56e3) e talvolta erano anche di lino.<\/p>\n\n\n\n Per quanto riguarda le superfici su cui dormire, la gente comune usava i cosiddetti senbei<\/em> futon<\/em> (\u714e\u9905\u5e03\u56e3). L’ironico riferimento agli omonimi cracker di riso tipici giapponesi era dovuto al fatto che quei futon<\/em> avevano cos\u00ec poco cotone da diventare facilmente duri e rigidi. I bei futon<\/em> trapuntati e imbottiti erano ancora un oggetto artigianale ed estremamente lussuoso: solo le classi nobili e le cortigiane di alto rango potevano permetterseli.<\/p>\n\n\n\n Fu solo alla fine del XIX secolo che iniziarono ad apparire negozi dedicati alla vendita di futon<\/em>. Ma anche allora rimanevano un oggetto alla portata di pochi. Con l’importazione del cotone estero, decisamente pi\u00f9 economico, i futon<\/em> cominciarono a essere pi\u00f9 accessibili. Fu soprattutto durante il dopoguerra che i futon<\/em> di cotone cessarono finalmente di essere uno status symbol e divennero un oggetto di uso comune tra la popolazione.<\/p>\n\n\n\n I futon<\/em> diventarono famosi in Occidente durante la seconda met\u00e0 del XX secolo, grazie al forte incremento dei viaggi internazionali. Ci fu chi, dopo aver visitato il Giappone e averne apprezzato il diverso modo di dormire, decise di portare con s\u00e9 i futon<\/em> o di produrli con una serie di adattamenti. I futon<\/em> occidentali, per\u00f2, differiscono dagli originali, risultando solitamente un po’ pi\u00f9 spessi (circa a met\u00e0 strada tra un futon<\/em> giapponese e un materasso), per accontentare il pubblico occidentale medio. D’altra parte, le case occidentali normalmente non utilizzano il tatami e i futon<\/em>, anzich\u00e9 essere stesi a contatto col pavimento, vengono inseriti in una struttura letto o divano-letto. Questi ultimi sono particolarmente apprezzati per la loro facilit\u00e0 di piegatura.<\/p>\n\n\n\n I futon<\/em> tradizionali sono solitamente fatti a mano e 100% cotone. Ma al giorno d’oggi, diversi produttori incorporano anche materiali come il poliestere, il lattice o la schiuma poliuretanica. L’uso di materiali sintetici non \u00e8 necessariamente negativo: aiutano a regolare il livello di comfort e facilitano la manutenzione, dato che non assorbono gli stessi livelli di umidit\u00e0 del cotone.<\/p>\n\n\n\n La diffusione dei futon<\/em> in cotone ha anche generato usi e costumi che hanno finito per influenzare il panorama sociale. Case e appartamenti pi\u00f9 piccoli hanno beneficiato, oltre che della comodit\u00e0 in generale di un futon<\/em>, anche dei vantaggi salvaspazio. Inoltre, la necessit\u00e0 di far arieggiare o asciugare i futon al sole \u00e8 una delle ragioni per cui quasi tutte le case giapponesi devono avere balconi rivolti a sud: ci\u00f2 garantisce una sufficiente esposizione al sole, tale da sfruttarne le propriet\u00e0 antibatteriche.<\/p>\n\n\n\n Per lo stesso motivo, all’inizio del XX secolo inizi\u00f2 a diffondersi l’usanza di riporre i futon<\/em> negli armadi. Umidit\u00e0 e tatami sono infatti una pessima combinazione. Lasciare il futon steso nella stessa posizione tutto il giorno significherebbe invitare “ospiti” indesiderati nel nostro prezioso luogo di riposo.<\/p>\n\n\n\n Da anni, in base a numerose esperienze personali, si sostiene che dormire su superfici pi\u00f9 dure faccia bene alla colonna vertebrale. Fino al 2005, tuttavia, c’erano poche prove empiriche a favore o contro tale opinione. In quell’anno \u00e8 stato pubblicato il primo studio clinico<\/a> per fare luce su questo argomento. I ricercatori hanno valutato gli effetti nel sonno, a diversi livelli di rigidit\u00e0, tra pazienti con problemi di mal di schiena cronico. Con una scala di rigidit\u00e0 da 1 a 10 (da meno a pi\u00f9 duro), i livelli 6-7 hanno ottenuto i migliori risultati e il livello 8 si \u00e8 piazzato subito dietro al secondo posto. Sono diventati quindi evidenti i benefici di una maggiore rigidit\u00e0 nella superficie su cui dormire, senza per\u00f2 andare agli estremi.<\/p>\n\n\n\n \u00c8 dunque ormai appurato che dormire su un futon<\/em> sul pavimento non provoca mal di schiena. Certo, il mal di schiena tra la popolazione giapponese \u00e8 diffuso<\/a> come in qualsiasi altro paese sviluppato, ma questo \u00e8 dovuto a numerosi fattori in gioco, non solo alle abitudini del sonno. In ogni caso, l’usanza di dormire sul futon<\/em> almeno garantisce che il malessere non peggiori.<\/p>\n\n\n\nQuali Sono le Origini del Futon in Giappone?<\/h2>\n\n\n\n
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Il Cotone Come Strumento di Guerra<\/h2>\n\n\n\n
I Primi Futon: un Lusso Per Pochi<\/h2>\n\n\n\n
Uso del Futon in Occidente<\/h3>\n\n\n\n
Come Sono Fatti i Futon? Cura e Manutenzione<\/h2>\n\n\n\n
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Quali Vantaggi Traggono i Giapponesi dal Dormire per Terra?<\/h2>\n\n\n\n
Che Futuro Si Prospetta per la Cultura del Futon?<\/h2>\n\n\n\n