{"id":74921,"date":"2021-04-02T23:11:51","date_gmt":"2021-04-02T14:11:51","guid":{"rendered":"https:\/\/voyapon.com\/it\/?p=74921"},"modified":"2021-07-13T16:39:49","modified_gmt":"2021-07-13T07:39:49","slug":"storia-futon-giappone","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/voyapon.com\/it\/storia-futon-giappone\/","title":{"rendered":"Perch\u00e9 i Giapponesi Dormono sul Pavimento? La Storia del Futon in Giappone"},"content":{"rendered":"\n

Dormire su un futon<\/em> (\u5e03\u56e3) rimane agli occhi dei viaggiatori che arrivano in Giappone una delle attivit\u00e0 pi\u00f9 allettanti. Si tratta di un’esperienza che normalmente si fa soggiornando in un ryokan<\/a><\/em> (\u65c5\u9928, locanda tradizionale giapponese) o in una guest house, dove \u00e8 facile trovare le camere in stile giapponese, chiamate washitsu<\/em> (\u548c\u5ba4). Il futon<\/em> fa parte di quel gruppo di cose che molti considerano tipicamente giapponesi, come il kimono o il sushi. Ma a differenza di quest’ultimo, dormire nel futon<\/em> su un pavimento in tatami<\/em> (\u7573) non \u00e8 qualcosa che si pu\u00f2 facilmente sperimentare in Occidente. Sebbene la cucina giapponese e molti degli articoli prodotti in Giappone siano alla nostra portata grazie al fenomeno della globalizzazione, avere un pavimento in tatami in una casa occidentale continua a essere qualcosa di impraticabile.<\/p>\n\n\n\n

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Quando dormire diventa un’esperienza imperdibile | \u00a9 Mika Senda<\/figcaption><\/figure><\/div>\n\n\n\n

Quali Sono le Origini del Futon in Giappone?<\/h2>\n\n\n\n

Il termine futon<\/em> comprende sia il materasso di cotone che il piumone posto sopra, chiamati rispettivamente shikibuton<\/em> (\u6577\u5e03\u56e3) e kakebuton <\/em>(\u639b\u5e03\u56e3). Per quanto antico e tradizionale possa sembrare, il suo uso diffuso \u00e8 relativamente recente: le sue origini risalgono al periodo delle guerre civili, ma la sua massiccia introduzione nelle case giapponesi \u00e8 avvenuta solo nel ventesimo secolo.<\/p>\n\n\n\n

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Il letto pi\u00f9 antico conservato in Giappone apparteneva all’imperatore Shomu (VIII secolo). Consisteva in una struttura in legno (in alto) sulla quale era posto un tatami (in basso) | \u00a9 Museo Nazionale di Nara<\/a><\/figcaption><\/figure><\/div>\n\n\n\n

Durante il periodo Nara (710-794) dormire su una struttura che fungeva da letto era un lusso di cui solo la nobilt\u00e0 poteva godere. I contadini normalmente dormivano su mucchi di paglia, stuoie intrecciate con paglia o piante di riso, oppure direttamente a terra. Fu durante questo periodo che i pi\u00f9 antichi letti conosciuti arrivarono in Giappone dalla Cina. Anche la cultura del tatami inizi\u00f2 a svilupparsi nell’VIII secolo.<\/p>\n\n\n\n

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Illustrazione che mostra il tipico letto della classe nobile nel periodo Heian | \u00a9 Istituto Nemuri Kurashi <\/a><\/figcaption><\/figure><\/div>\n\n\n\n

Durante il periodo Heian (794-1185) i letti per le classi nobili consistevano in diversi tatami impilati uno sopra l’altro, chiamati yaedatami<\/em> (\u516b\u91cd\u7573): il numero di strati era direttamente proporzionale al grado della persona in questione. Il cuscino era un pezzo pi\u00f9 piccolo, composto dello stesso materiale. Riferimenti storici e illustrazioni dell’epoca mostrano che il tatami non copriva l’intero pavimento in legno ed era solo usato come superficie di riposo.<\/p>\n\n\n\n