{"id":79073,"date":"2021-06-04T20:46:54","date_gmt":"2021-06-04T11:46:54","guid":{"rendered":"https:\/\/voyapon.com\/it\/?p=79073"},"modified":"2025-02-14T20:43:45","modified_gmt":"2025-02-14T11:43:45","slug":"manabeshima-isola-gatti-setouchi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/voyapon.com\/it\/manabeshima-isola-gatti-setouchi\/","title":{"rendered":"Manabeshima: l’Isola dei Gatti di Setouchi"},"content":{"rendered":"\n
C’\u00e8 un posto in Giappone che sognavo di visitare da molti anni: l’isola di Manabeshima<\/strong>\u00a0(\u771f\u934b\u5cf6) nella\u00a0prefettura di Okayama<\/a>\u00a0(\u5ca1\u5c71\u770c). Nonostante non sia molto conosciuta, questa “isola dei gatti” non manca certo di attrazioni. Situata nel\u00a0Mare Interno del Giappone<\/strong>, \u00e8 nota per il suo stile di vita rilassato e la bellezza dei suoi paesaggi e vanta\u00a0due pittoreschi villaggi di pescatori\u00a0<\/strong>e una splendida spiaggia pulita e ben tenuta.<\/p>\n\n\n\n La\u00a0regione di Setouchi<\/strong>\u00a0(\u702c\u6238\u5185\u5730\u65b9, Setouchi-Chih\u014d) ospita diverse centinaia di isole, le pi\u00f9 famose delle quali sono le\u00a0“isole dell’arte\u201d\u00a0di\u00a0Naoshima<\/strong>\u00a0(\u76f4\u5cf6) e\u00a0Teshima<\/strong>\u00a0(\u8c4a\u5cf6). Manabeshima, tuttavia, deve in parte la sua fama al\u00a0diario di viaggio illustrato di Florent Chavouet:\u00a0Manab\u00e9 Shima<\/em><\/strong>\u00a0(pubblicato\u00a0in francese da Picquier nel 2010<\/a>\u00a0e\u00a0in inglese da Tuttle nel 2015<\/a> con il titolo Manabeshima Island Japan<\/em>). L’autore vi ha soggiornato nell’estate 2009, e il resoconto della sua esperienza ha ispirato molti viaggiatori a scoprire a loro volta l’isola di Manabe.<\/p>\n\n\n\n Nel luglio 2020, dal ponte della piccola barca che trasporta i viaggiatori tra le isole di Kasaoka (\u7b20\u5ca1\u8af8\u5cf6, Kasaoka Shot\u014d), ho riconosciuto il koban<\/em> (stazione di polizia) presente nel libro di Florent Chavouet e ho subito capito di essere giunta a Manabeshima.<\/p>\n\n\n Non \u00e8 poi cos\u00ec insolito visitare un luogo che abbiamo gi\u00e0 visto in fotografia e trovarlo familiare. Tuttavia, era la prima volta che ne scoprivo uno conosciuto solo attraverso le illustrazioni<\/strong>, e devo dire che \u00e8 stata un’esperienza a dir poco deliziosa. La continua scoperta di luoghi sottilmente familiari dona alla visita un aspetto quasi ludico: sono rimasta sorpresa che alcuni edifici mi fossero gi\u00e0 noti, e mi \u00e8 persino sembrato di riconoscere nei tratti delle persone che ho incontrato alcuni personaggi di Manab\u00e9 Shima<\/em>. Mi sono divertita a scoprire qui un dettaglio, l\u00e0 un insetto abbozzato nel libro.<\/p>\n\n\n\n Sotto i suoi toni leggeri, Manab\u00e9 Shima <\/em>\u00e8 una miniera di informazioni sull’isola<\/strong>: il lettore pu\u00f2 impararne la storia, riconoscerne gli edifici famosi, e leggerne della vita quotidiana, della cultura, della flora e della fauna. Visitare l’isola dopo aver letto il libro \u00e8 come avere Florent Chavouet come guida privata.<\/p>\n\n\n\n In Giappone sono ormai una dozzina le isole che si sono guadagnate il titolo di “isola dei gatti”, come Ainoshima a Fukuoka, Fukashima a Oita e, naturalmente, Manabeshima. I gatti amano quest’isola,<\/strong> dove il traffico \u00e8 pressoch\u00e9 inesistente e la pesca offre loro cibo di prima scelta.<\/p>\n\n\n Abituata come sono ai gatti poco socievoli di Kyoto, uno dei primi gatti che ho incontrato sull’isola mi ha accolta in modo davvero adorabile: non appena l’ho chiamato si \u00e8 precipitato verso di me quasi a chiedere di essere accarezzato.<\/p>\n\n\n Abbiamo poi incontrato molti altri gatti <\/strong>in ogni angolo dell’isola e soprattutto nella zona del porto. Ma non erano tutti cos\u00ec affettuosi; alcuni stavano sulle loro senza prestare attenzione alla nostra presenza, mentre altri ci osservavano da lontano, tanto curiosi quanto timorosi, seguendoci per i vicoli ma fuggendo appena ci avvicinavamo un po’ troppo.<\/p>\n\n\n\n Naturalmente, questi gatti sono ben lontani da quelli domestici: <\/strong>alcuni sono spauriti, poco puliti e mostrano gli effetti della vita in strada. Ti suggerisco quindi di avvicinarti lentamente<\/strong>, lasciare che annusino la tua mano prima di toccarli e ovviamente di non accarezzarli in modo aggressivo o cercare di prenderli in braccio.<\/p>\n\n\n\n Agli amanti delle isole, del mare interno di Seto e degli animali, non posso che consigliare anche un’altra isola molto pi\u00f9 famosa che ho avuto la fortuna di visitare in passato: l’isola dei conigli di Okunoshima, a Hiroshima.<\/p>\n\n\n\n Manabeshima \u00e8 molto pi\u00f9 di un’isola dei gatti e un solo giorno non \u00e8 abbastanza per scoprire tutto quello che si cela nei suoi 1.48 chilometri quadrati.\u00a0<\/p>\n\n\n\n Questa piccola isola ospita ben due villaggi: Hon’ura (\u672c\u6d66) e Iwatsubo (\u5ca9\u576a). Si tratta di due villaggi di pescatori <\/strong>che, come spesso accade in Giappone, sono caratterizzati da vicoli stretti e tortuosi <\/strong>e da vecchi edifici: un paesaggio urbano che non potrebbe essere pi\u00f9 pittoresco.<\/p>\n\n\n\n Ci\u00f2 che rende i vicoli di Manabeshima cos\u00ec fotogenici \u00e8 anche la presenza di molti edifici abbandonati<\/strong>. Negli anni ’70, l’isola contava pi\u00f9 di 1000 abitanti, rispetto ai circa 200 di oggi, e sebbene questi edifici facciano la felicit\u00e0 dei fotografi amatoriali di haikyo<\/em> (\u5ec3\u589f, la versione giapponese della cosiddetta “U<\/a>rbex<\/a>“, l’esplorazione urbana), essi sono anche simbolo della difficile situazione che l’isola (come molti altri villaggi rurali dell’arcipelago) si ritrova ad affrontare.<\/p>\n\n\n\n Hon’ura \u00e8\u00a0il pi\u00f9 grande tra i villaggi di Manabeshima<\/strong>\u00a0e ne custodisce il porto principale, la scuola elementare, la scuola media e la maggior parte dei negozi e dei servizi pubblici.<\/p>\n\n\nSulle orme di Manab\u00e9 Shima<\/em><\/strong> di Florent Chavouet<\/h2>\n\n\n\n
Manabeshima: L’Isola dei Gatti<\/h2>\n\n\n\n
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Cosa Fare e Cosa Vedere a Manabeshima<\/h2>\n\n\n\n
Passeggiata Fotografica nei Due Villaggi di Pescatori<\/h3>\n\n\n\n
Hon’ura, il Cuore dell’Isola<\/h4>\n\n\n\n