Il termine otaku<\/em> (\u30aa\u30bf\u30af) viene utilizzato in Giappone per descrivere una persona che si dedica in modo ossessivo a un particolare interesse o hobby, di qualsiasi natura: ci sono gli otaku<\/em> dei treni, delle serie TV<\/a>, degli idol… In occidente, invece, il termine indica una subcultura della cultura nerd<\/em>, quella di matrice giapponese che gira principalmente intorno ad anime, manga, cosplay e videogiochi.<\/p>\n\n\n\n
Il Comiket<\/strong><\/a> (\u30b3\u30df\u30b1), o Comic Market, \u00e8 la pi\u00f9 grande fiera otaku<\/em> del Giappone e si tiene due volte all’anno dal 1975. Giunta quasi alla centesima edizione, questa manifestazione si concentra sul mondo delle d\u014djinshi<\/em> <\/a><\/strong>(fanzine indipendenti che includono sia contenuti originali che fan fiction), quindi non aspettatevi di trovare l’ultimo numero di One Piece o di Tokyo Revengers. Tuttavia, alcune aziende espongono merchandising ufficiale nell’area dedicata agli anime.<\/p>\n\n\n
Nei tre giorni dell’evento<\/strong>, una letterale marea di persone<\/a> si riversa a Odaiba per fare acquisti: oltre alle fanzine, gli appassionati possono trovare DVD, CD musicali, materiali per il cosplay, e oggettistica di tutti i tipi.<\/strong><\/p>\n\n\n\n