{"id":81706,"date":"2021-11-30T19:28:11","date_gmt":"2021-11-30T10:28:11","guid":{"rendered":"https:\/\/voyapon.com\/it\/?p=81706"},"modified":"2024-02-27T15:18:43","modified_gmt":"2024-02-27T06:18:43","slug":"capodanno-a-okinawa-isola-di-taketomi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/voyapon.com\/it\/capodanno-a-okinawa-isola-di-taketomi\/","title":{"rendered":"Trascorrere il Capodanno a Okinawa, sulla piccola isola di Taketomi"},"content":{"rendered":"\n
Quando mia madre ha deciso di venire a trovarmi in Giappone per le feste di fine anno, aveva una condizione: poter andare in un posto dove non facesse troppo freddo. Le ho subito risposto che non c’era niente di pi\u00f9 semplice, bastava andare a Okinawa! Non ero mai stato sulle isole Ryukyu<\/a> (\u7409\u7403), ma avevo l\u2019importante compito di organizzare un itinerario di due settimane in questo piccolo arcipelago tropicale.<\/p>\n\n\n\n Dopo aver esplorato l’isola di Okinawa (\u6c96\u7e04), siamo andati sull’isola di Taketomi <\/strong>(\u7af9\u5bcc\u5cf6), dove per Capodanno<\/strong> avevo prenotato una camera in un minshuku<\/em> (\u6c11\u5bbf). Aspettare l’anno nuovo su una piccola isola sperduta nel mezzo del Pacifico, in compagnia dei nostri padroni di casa giapponesi. Avevo fatto la scelta giusta?<\/p>\n\n\n\n L’isola di Taketomi si trova al largo dell’isola di Ishigaki (\u77f3\u57a3\u5cf6), a sud dell’arcipelago di Ryukyu. Per spostarsi tra le due isole ci vogliono 15 minuti in barca. Con una superficie di poco pi\u00f9 di 5 km\u00b2, Taketomi non \u00e8 un’isola molto vasta: \u00e8 composta per la maggior parte da campi e foreste e vi si trova un piccolo villaggio che all’ultimo censimento<\/a> contava 351 abitanti.<\/p>\n\n\n\n Le isole Ryukyu non hanno fatto sempre parte del Giappone. Il regno di Ryukyu \u00e8 stato indipendente<\/strong> fino all’annessione da parte dell’impero giapponese nel 1879, perci\u00f2 \u00e8 una cultura a s\u00e9 stante <\/strong>che si scopre quando si visita l’arcipelago di Okinawa. Taketomi ha la particolarit\u00e0 di aver conservato particolarmente bene la sua architettura tradizionale, unica e introvabile nel resto del Giappone<\/strong>, tanto che passeggiare nel villaggio dell’isola offre un completo cambio di scenario. Di tanto in tanto si incrociano carri trainati da bufali, il mezzo di trasporto tradizionale di un tempo divenuto oggi una delle attrazioni turistiche dell’isola. Questo aggiunge fascino ai tradizionali vicoli in terra battuta fiancheggiati da muri di pietra, che proteggono case di legno dai tetti rossi.<\/p>\n\n\n\n Le uniche piccole auto presenti sull’isola servono principalmente ai proprietari degli affittacamere per andare a prendere i loro ospiti al porto e facilitare il trasporto dei bagagli. L’isola \u00e8 cos\u00ec piccola che si pu\u00f2 facilmente girare a piedi, ma noleggiare una bicicletta<\/strong> permette di godere di una libert\u00e0 totale, resa ancora pi\u00f9 piacevole dalla quasi assenza di auto. Una volta saliti sulle nostre bici, siamo partiti alla scoperta delle spiagge di Taketomi.<\/p>\n\n\n\n Le spiagge di Taketomi sono l’archetipo delle spiagge paradisiache<\/strong>: sabbia bianca, acqua turchese, mare calmo e poco profondo… Un’oasi di pace in cui si trova un tesoro della biodiversit\u00e0: la sabbia stellata<\/strong>. Questi piccoli granelli di sabbia a forma di stella, che si possono trovare osservando la sabbia un po’ pi\u00f9 da vicino, sono in realt\u00e0 di origine animale: piccoli organismi che si trovano solo nell’arcipelago di Okinawa e in particolare sull’isola di Taketomi e sull’isola di Iriomote (\u897f\u8868\u5cf6).<\/p>\n\n\n\n Pur avendo deciso di trascorrere le vacanze invernali a Okinawa per sfuggire al freddo, non mi aspettavo un clima cos\u00ec mite. Immergendo i piedi nell’oceano mi sono quindi stupito scoprendo che la temperatura dell’acqua era molto piacevole<\/strong>. Parlando con il proprietario dell\u2019affittacamere in cui passavamo la notte, mi ha proposto di prestarmi una maschera e un boccaglio nel caso in cui avessi voluto avventurarmi nell’oceano. Non capita tutti i giorni di poter fare un tuffo in acque turchesi il 31 di dicembre<\/strong>, quindi ho deciso di accettare la sfida!<\/p>\n\n\n\n Quel giorno il cielo era nuvoloso e si stava bene con indosso una giacca leggera. La temperatura dell’acqua sembrava quasi pi\u00f9 mite di quella dell’aria e forse \u00e8 per questo che non ho avuto alcun problema a tuffarmi nell’oceano. Ma parlare di tuffi \u00e8 in realt\u00e0 decisamente esagerato. Anche se mi allontanavo dalla spiaggia, l’acqua non mi arrivava mai sopra le ginocchia… Poco male: ho indossato la maschera e il boccaglio ed esplorato le bellezze sottomarine, nuotando in qualche modo nelle acque poco profonde.<\/p>\n\n\n\n Rinvigorito da questa nuotata inattesa, con corpo e anima purificati prima del passaggio a un nuovo anno, ho deciso di rimanere sulla spiaggia per ammirare il tramonto.<\/p>\n\n\n\n I minshuku<\/a><\/em> sono l’equivalente giapponese degli affittacamere<\/strong>, o dei bed & breakfast. Di solito non offrono il comfort di una camera d’albergo o di un ryokan<\/em>, ma permettono di sentirsi pi\u00f9 vicini agli abitanti e di fare l’esperienza della vita quotidiana dei giapponesi<\/strong>. \u00c8 per questo che ne ho scelto uno per trascorrere il nuovo anno: nella speranza di celebrare la vigilia con i giapponesi e secondo le loro usanze<\/strong>. In Giappone, infatti, il Capodanno non \u00e8 n\u00e9 fuochi d’artificio n\u00e9 alcol a profusione. \u00c8 una festa molto tradizionale che si svolge in famiglia<\/a>. Trascorrere il Capodanno con una famiglia giapponese ci offriva quindi un\u2019opportunit\u00e0 unica per farci un\u2019idea su queste tradizioni.<\/p>\n\n\n\n Quella sera non eravamo gli unici ospiti del nostro minshuku<\/em>: tre donne giapponesi si sono unite a noi per condividere la deliziosa cena che i proprietari ci avevano preparato. Nei piatti vi erano una miriade di piccole pietanze casalinghe a base di prodotti dell’isola, tra cui una deliziosa insalata di papaya. L’inevitabile mochi<\/em><\/strong> (\u9905) di Capodanno \u00e8 stato servito in una piccola ciotola di brodo e il pasto \u00e8 terminato con una ciotola di soba<\/em><\/strong>, o pi\u00f9 precisamente di toshikoshi soba<\/em> (\u5e74\u8d8a\u3057\u305d\u3070), le \u201ctagliatelle che attraversano l’anno\u201d. Questi noodle<\/em> giapponesi a base di grano saraceno, sottili e lunghi, sono simbolo di longevit\u00e0 e fanno parte dei piatti tradizionali del Capodanno giapponese, un modo per portarsi fortuna nell’anno che inizia.<\/p>\n\n\n\n Una volta terminata la cena, i proprietari ci hanno raggiunto a tavola per condividere la vigilia con noi. La tv era sintonizzata sul Kohaku Uta Gassen<\/strong> (\u7d05\u767d\u6b4c\u5408\u6226), un programma musicale trasmesso da oltre 65 anni e che \u00e8 entrato nelle usanze dei giapponesi al punto di diventare una forma di tradizione moderna del Capodanno giapponese.<\/p>\n\n\n\n La serata \u00e8 proseguita fino a mezzanotte in questa piacevole atmosfera, sgranocchiando snack giapponesi pi\u00f9 o meno strani, tra cui palline di riso soffiato e lische di pesce essiccate, e cercando di comunicare con curiosit\u00e0, nonostante le difficolt\u00e0 linguistiche. \u00c8 stato un vero e proprio momento di condivisione<\/strong>, di una grande semplicit\u00e0 ma anche cos\u00ec gratificante da lasciare splendidi ricordi nella nostra memoria.<\/p>\n\n\n\n Il conto alla rovescia \u00e8 arrivato in TV e ci siamo ritrovati all’anno successivo. Ci siamo augurati un buon anno nuovo: shinnen akemashite omedeto gozaimasu! <\/em><\/strong>(\u65b0\u5e74\u660e\u3051\u307e\u3057\u3066\u304a\u3081\u3067\u3068\u3046\u3054\u3056\u3044\u307e\u3059). Poi ognuno \u00e8 tornato nella sua stanza per trascorrere una tranquilla notte nel comfort di un futon giapponese<\/a>.<\/p>\n\n\n\n<\/figure><\/div>\n\n\n\n
Taketomi, una Piccola Isola Rurale Ricca di Tradizione<\/strong><\/h2>\n\n\n\n
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Un Tuffo nell’Oceano alla Vigilia di Capodanno<\/strong><\/h2>\n\n\n\n
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Capodanno in un Minshuku<\/em> a Okinawa<\/strong><\/h2>\n\n\n\n
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Visita ai Templi di Okinawa il Giorno di Capodanno<\/strong><\/h2>\n\n\n\n