{"id":82130,"date":"2022-04-18T17:00:00","date_gmt":"2022-04-18T08:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/voyapon.com\/it\/?p=82130"},"modified":"2022-04-18T12:22:45","modified_gmt":"2022-04-18T03:22:45","slug":"giapponese-viaggiare-frasi-vocaboli-utili","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/voyapon.com\/it\/giapponese-viaggiare-frasi-vocaboli-utili\/","title":{"rendered":"Il Giapponese per Viaggiare: Frasi e Vocaboli Utili per Comunicare"},"content":{"rendered":"\n

Una delle maggiori preoccupazioni di chi viaggia per la prima volta in Giappone \u00e8: sapr\u00f2 cavarmela anche senza conoscere la lingua?<\/strong> Infatti, non solo il giapponese non ha alcuna somiglianza e parentela con le lingue occidentali, ma \u00e8 anche scritto in maniera diversa. Conoscere un vocabolo non significa automaticamente saperlo riconoscere se lo troviamo scritto in kanji<\/em><\/a>.<\/em> Il timore di ritrovarsi \u201clost in translation\u201d quindi \u00e8 legittimo.<\/p>\n\n\n\n

Fortunatamente, viaggiare in Giappone senza sapere il giapponese \u00e8 fattibile. Richiede un po\u2019 di preparazione in pi\u00f9 prima di partire e magari impiegherete un po\u2019 di pi\u00f9 per qualsiasi operazione (quindi meglio non fare programmi dai tempi troppo stretti), ma negli ultimi anni le grandi citt\u00e0 e le zone pi\u00f9 frequentate dai turisti si sono attrezzate per essere pi\u00f9 accessibili.<\/p>\n\n\n\n

Frasi Utili in Giapponese durante il Viaggio<\/strong><\/h2>\n\n\n\n

Se \u00e8 possibile riuscire a cavarsela senza sapere il giapponese, di sicuro avere una minima conoscenza della lingua pu\u00f2 essere utile e magari permetterci di fare qualche esperienza in pi\u00f9 o gestire meglio e pi\u00f9 velocemente certe situazioni<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n

\"Turista
Viaggiare da soli in Giappone senza sapere la lingua? Si pu\u00f2 fare, ma meglio conoscere qualche frase di base. Foto: Rom\u00e9o Arnault<\/a><\/em><\/figcaption><\/figure><\/div>\n\n\n\n

In questo articolo vogliamo suggerirvi delle espressioni semplici e dei vocaboli in giapponese che potrebbero servirvi durante il viaggio. <\/p>\n\n\n\n

Espressioni generiche<\/strong> <\/h3>\n\n\n\n

Per cominciare, non possono mancare alcune espressioni di base adatte a diverse situazioni.<\/p>\n\n\n\n

Sumimasen<\/em> <\/strong> (\u3059\u307f\u307e\u305b\u3093 “Mi scusi”)
Una parola jolly. Pu\u00f2 servirvi per rivolgere la parola a qualcuno, per introdurre una domanda, per attirare l\u2019attenzione del cameriere, per scusarvi di aver urtato qualcuno nel treno. E anche per ringraziare di una cortesia ricevuta.<\/p>\n\n\n\n

Wakarimasen<\/em><\/strong> (\u308f\u304b\u308a\u307e\u305b\u3093 “Non capisco”)
Potete usarlo in generale, o nello specifico per dire che non capite il giapponese (nihongo wa wakarimasen<\/em>; \u65e5\u672c\u8a9e\u306f\u308f\u304b\u308a\u307e\u305b\u3093) <\/p>\n\n\n\n

Wakarimashita<\/em><\/strong> (\u308f\u304b\u308a\u307e\u3057\u305f “Ho capito”)
Per confermare che avete capito quello che vi \u00e8 stato detto. Vale anche come “d’accordo” o “va bene”.<\/p>\n\n\n\n

M\u014d ichido, onegaishimasu<\/em><\/strong> (\u3082\u3046\u4e00\u5ea6\u3001\u304a\u9858\u3044\u3057\u307e\u3059 “Ancora una volta, per favore.”)
Se non abbiamo capito qualcosa, con questa frase possiamo chiedere gentilmente di ripetere.<\/p>\n\n\n\n

Eigo wa hanasemasuka?<\/em><\/strong> (\u82f1\u8a9e\u306f\u8a71\u305b\u307e\u3059\u304b “Parla inglese?”)
\u00c8 utile e cortese chiederlo prima di rivolgersi a qualcuno in inglese: non \u00e8 scontato che la persona che abbiamo di fronte sappia parlarlo.<\/p>\n\n\n\n

Daij\u014d<\/em><\/strong>bu<\/em><\/strong> (\u5927\u4e08\u592b “Tutto a posto”)
Per dire che va tutto bene e\/o non avete bisogno di aiuto.<\/p>\n\n\n\n

Ii desuka?<\/em><\/strong> (\u3044\u3044\u3067\u3059\u304b “Va bene?”)
Serve nei casi in cui non siamo sicuri se ci stiamo comportando nel modo giusto o se possiamo fare qualcosa. Per esempio, per chiedere se \u00e8 possibile usare la carta di credito diremo kaado, ii desuka?<\/em> Le persone potrebbero risponderci d\u014dzo<\/em> (“prego!”) per dirci che va bene, o nel caso contrario qualcosa come sumimasen, chotto…<\/em> (“mi spiace, ma…”).<\/p>\n\n\n\n

Chiedere indicazioni in giapponese<\/h3>\n\n\n\n

La cosa pi\u00f9 utile quando non riusciamo a orientarci \u00e8 sicuramente saper chiedere dove si trova il luogo che stiamo cercando. <\/p>\n\n\n\n

XX, doko desuka?<\/em><\/strong> (XX\u3001\u3069\u3053\u3067\u3059\u304b “Dov\u2019\u00e8 XX?”)<\/p>\n\n\n\n

\u30fbSumimasen, [toire], doko desuka?<\/em> (\"Scusi, dov'\u00e8 [il bagno]?\")\n\u3059\u307f\u307e\u305b\u3093\u3001\u30c8\u30a4\u30ec\u3001\u3069\u3053\u3067\u3059\u304b\u3002\n\u30fbAchira desu.<\/em> (\"\u00c8 da quella parte.\")\n\u3042\u3061\u3089\u3067\u3059\u3002\n\u30fbArigat\u014dgozaimasu.<\/em> (\"Grazie mille.\")\n\u3042\u308a\u304c\u3068\u3046\u3054\u3056\u3044\u307e\u3059\u3002<\/pre>\n\n\n\n

Alcuni vocaboli utili in questo tipo di situazione, da sostituire a [toire<\/em>], potrebbero essere i seguenti:<\/p>\n\n\n\n

erebeetaa <\/em><\/td>\u30a8\u30ec\u30d9\u30fc\u30bf\u30fc<\/td>ascensore<\/td><\/tr>
escareetaa<\/em><\/td>\u30a8\u30b9\u30ab\u30ec\u30fc\u30bf\u30fc<\/td>scale mobili<\/td><\/tr>
deguchi<\/em><\/td>\u51fa\u53e3<\/td>uscita<\/td><\/tr>
iriguchi<\/em><\/td>\u5165\u53e3<\/td>entrata<\/td><\/tr>
reji<\/em><\/td>\u30ec\u30b8<\/td>cassa<\/td><\/tr>
eki<\/em><\/td>\u99c5<\/td>stazione<\/td><\/tr>
basu-tei<\/em><\/td>\u30d0\u30b9\u505c<\/td>fermata dell’autobus<\/td><\/tr>
bijutsukan<\/em><\/td>\u7f8e\u8853\u9928<\/td>museo<\/td><\/tr>
otera<\/em><\/td>\u304a\u5bfa<\/td>tempio<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n
\"Poliziotto
In Giappone non sempre troverete persone che sanno parlare inglese, ma spesso saranno comunque disponibili ad aiutarvi con un sorriso. Foto: Victoriano Izquierdo<\/a><\/em><\/figcaption><\/figure><\/div>\n\n\n\n

Se vogliamo essere pi\u00f9 specifici e chiedere se nei dintorni c\u2019\u00e8 il tipo di luogo o servizio che stiamo cercando, possiamo usare invece la seguente espressione:<\/p>\n\n\n\n

Kono hen ni, XX arimasuka?<\/em><\/strong> (\u3053\u306e\u3078\u3093\u306b\u3001XX\u3042\u308a\u307e\u3059\u304b “C\u2019\u00e8 un XX qui vicino?”)<\/p>\n\n\n\n

\u30fbSumimasen, kono hen ni [konbini] arimasuka?<\/em> (\"Scusi, c'\u00e8 un konbini<\/em> da queste parti?\")\n\u3059\u307f\u307e\u305b\u3093\u3001\u3053\u306e\u3078\u3093\u306b\u30b3\u30f3\u30d3\u30cb\u3042\u308a\u307e\u3059\u304b\u3002\n\u30fbHai. Koko massugu desuyo.<\/em> (\"S\u00ec. Proseguendo dritto.\")\n\u306f\u3044\u3002\u3053\u3053\u307e\u3063\u3059\u3050\u3067\u3059\u3088\u3002\n\u30fbChikai desuka?<\/em> (\"\u00c8 vicino?\")\n\u8fd1\u3044\u3067\u3059\u304b\u3002\n\u30fbIie, chotto tooi desu.<\/em> (\"No, \u00e8 un po' lontano.\")\n\u3044\u3044\u3048\u3001\u3061\u3087\u3063\u3068\u9060\u3044\u3067\u3059\u3002<\/pre>\n\n\n\n

Alcuni vocaboli da usare al posto di [konbini<\/em>] per indicare quello che stiamo cercando:<\/p>\n\n\n\n

ee-ti-emu<\/em><\/td>ATM<\/td>bancomat<\/td><\/tr>
chikatetsu no eki<\/em><\/td>\u5730\u4e0b\u9244\u306e\u99c5<\/td>stazione della metropolitana<\/td><\/tr>
depaato<\/em><\/td>\u30c7\u30d1\u30fc\u30c8<\/td>grandi magazzini<\/td><\/tr>
suupaa<\/em><\/td>\u30b9\u30fc\u30d1\u30fc<\/td>supermercato<\/td><\/tr>
hoteru<\/em><\/td>\u30db\u30c6\u30eb<\/td>hotel<\/td><\/tr>
y\u016bbinkyoku<\/em><\/td>\u90f5\u4fbf\u5c40<\/td>ufficio postale<\/td><\/tr>
k\u014den<\/em><\/td>\u516c\u5712<\/td>parco<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n

Di seguito, invece, alcune espressioni che un giapponese potrebbe usare per darvi delle indicazioni sulla direzione:<\/p>\n\n\n\n

acchi<\/em><\/td>\u3042\u3063\u3061<\/td>da quella parte<\/td><\/tr>
muk\u014d<\/em><\/em><\/td>\u5411\u3053\u3046<\/td>laggi\u00f9, dall’altra parte<\/td><\/tr>
massugu<\/em><\/em><\/td>\u307e\u3063\u3059\u3050<\/td>avanti dritto<\/td><\/tr>
migi<\/em><\/td>\u53f3<\/td>destra<\/td><\/tr>
hidari<\/em><\/td>\u5de6<\/td>sinistra<\/td><\/tr>
XX no chikaku<\/em><\/em><\/td>XX\u306e\u8fd1\u304f<\/td>vicino a XX<\/td><\/tr>
XX no mae<\/em><\/em><\/td>XX\u306e\u524d<\/td>davanti a XX<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n

Frasi utili per usare i mezzi di trasporto<\/strong> in Giappone<\/h3>\n\n\n\n

In Giappone vi capiter\u00e0 sicuramente di usare treni e mezzi pubblici. Non sempre \u00e8 facile capirne il funzionamento, quindi \u00e8 utile saper chiedere delle informazioni per non sbagliare.<\/p>\n\n\n\n

\"Passeggeri
\u00c8 facile perdere l’orientamento nelle stazioni delle grandi citt\u00e0: non esitate a chiedere informazioni a qualcuno, anche se il vostro giapponese non \u00e8 perfetto. Foto: Jezael Mengoza<\/a><\/em><\/figcaption><\/figure><\/div>\n\n\n\n

Per chiedere se un mezzo va verso una certa destinazione:
XX ni ikimasuka?<\/em><\/strong> (XX\u306b\u884c\u304d\u307e\u3059\u304b “Va a XX?”) <\/p>\n\n\n\n

\u30fbSumimasen, kore, T\u014d<\/em>ky\u014d<\/em> ni ikimasuka?<\/em> (\"Scusi, questo va a Tokyo?\")\n\u3059\u307f\u307e\u305b\u3093\u3001\u3053\u308c\u3001\u6771\u4eac\u306b\u884c\u304d\u307e\u3059\u304b\u3002\n\u30fbHai, ikimasuyo. <\/em>(\"S\u00ec, ci va.\")\n\u306f\u3044\u3001\u884c\u304d\u307e\u3059\u3088\u3002\n\u30fbArigat\u014dgozaimasu. <\/em>(\"Grazie mille.\")\n\u3042\u308a\u304c\u3068\u3046\u3054\u3056\u3044\u307e\u3059\n<\/pre>\n\n\n\n
\u30fbSumimasen, kore, T\u014d<\/em>ky\u014d<\/em> ni ikimasuka?<\/em> (\"Scusi, questo va a Tokyo?\")\n\u3059\u307f\u307e\u305b\u3093\u3001\u3053\u308c\u3001\u6771\u4eac\u306b\u884c\u304d\u307e\u3059\u304b\u3002\n\u30fbIie, T\u014d<\/em>ky\u014d<\/em> wa nibansen desu.<\/em> (\"No, per Tokyo \u00e8 al binario 2.\")\n\u3044\u3044\u3048\u3001\u6771\u4eac\u306f\uff12\u756a\u7dda\u3067\u3059\u3002\n\u30fbArigat\u014dgozaimasu. <\/em>(\"Grazie mille.\")\n\u3042\u308a\u304c\u3068\u3046\u3054\u3056\u3044\u307e\u3059\u3002<\/pre>\n\n\n\n
\"Biglietti
Uno dei maggiori ostacoli viaggiando in Giappone: non sapere decifrare la scrittura. Foto: Mak<\/a><\/em><\/figcaption><\/figure><\/div>\n\n\n\n

Per chiedere quanto impiega un mezzo a raggiungere una determinata destinazione:
XX kara YY made, donogurai kakarimasuka?<\/em><\/strong> (XX\u304b\u3089YY\u307e\u3067\u3001\u3069\u306e\u3050\u3089\u3044\u304b\u304b\u308a\u307e\u3059\u304b “Quanto ci vuole da XX a YY?”)<\/p>\n\n\n\n

\u30fbKoko kara Shibuya made, donogurai kakarimasuka? <\/em>(\"Quanto ci vuole da qui a Shibuya?\")\n\u3053\u3053\u304b\u3089\u6e0b\u8c37\u307e\u3067\u3001\u3069\u306e\u3050\u3089\u3044\u304b\u304b\u308a\u307e\u3059\u304b\u3002\n\u30fbChikatetsu de, j\u016bgofun gurai desu.<\/em> (\"Circa quindici minuti in metropolitana.\")\n\u5730\u4e0b\u9244\u3067\u3001\uff11\uff15\u5206\u3050\u3089\u3044\u3067\u3059\u3002\n\u30fbS\u014d desuka? Arigat\u014dgozaimasu.<\/em> (\"Davvero? La ringrazio.\")\n\u305d\u3046\u3067\u3059\u304b\u3002\u3042\u308a\u304c\u3068\u3046\u3054\u3056\u3044\u307e\u3059\u3002<\/pre>\n\n\n\n
chikatetsu de<\/em><\/td>\u5730\u4e0b\u9244\u3067<\/td>in metropolitana<\/td><\/tr>
densha de<\/em><\/td>\u96fb\u8eca\u3067<\/td>in treno<\/td><\/tr>
shinkansen de<\/em><\/td>\u65b0\u5e79\u7dda\u3067<\/td>in shinkansen<\/td><\/tr>
basu de<\/em><\/td>\u30d0\u30b9\u3067<\/td>in autobus<\/td><\/tr>
aruite<\/em><\/td>\u6b69\u3044\u3066<\/td>a piedi<\/td><\/tr>
ichijikan<\/em><\/td>\u30fc\u6642\u9593<\/td>un’ora<\/td><\/tr>
juppun<\/em><\/td>\u5341\u5206<\/td>dieci minuti<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n

Nel caso invece ci serva prendere il taxi, il modo pi\u00f9 semplice per indicare all’autista dove portarci \u00e8 questo:
XX made, onegaishimasu.<\/em><\/strong> (XX\u307e\u3067\u3001\u304a\u9858\u3044\u3057\u307e\u3059 “Fino a XX, per favore.”)<\/p>\n\n\n\n

Frasi in giapponese utili al ristorante<\/strong><\/h3>\n\n\n\n

Nelle grandi citt\u00e0 o nei ristoranti pi\u00f9 frequentati dai turisti, sono spesso a disposizione dei men\u00f9 in inglese. In mancanza di questi, spesso quello in giapponese \u00e8 corredato da foto e possiamo indicarle per ordinare. La stessa cosa, se ci troviamo in difficolt\u00e0, possiamo farla con le riproduzioni dei cibi in vetrina.
A volte capita per\u00f2 che il men\u00f9 non sia comprensibile e che lo staff del locale non parli bene inglese. Inoltre, camerieri e commessi usano con i clienti un linguaggio dal registro onorifico, quindi pi\u00f9 complicato da capire anche per chi mastica un po\u2019 di giapponese.<\/p>\n\n\n\n

\"Riproduzioni
Se proprio non riusciamo a comunicare, possiamo usare le riproduzioni di cibo in vetrina per indicare cosa vogliamo mangiare. Foto: Markus Winkler<\/a><\/em><\/figcaption><\/figure><\/div>\n\n\n\n

Abbiamo raccolto una serie di espressioni e interazioni tipiche al ristorante, da usare come riferimento.<\/p>\n\n\n\n

Nanmei sama desuka?<\/em><\/strong> (\u4f55\u540d\u69d8\u3067\u3059\u304b “Quanti siete?”)
Entrando in un ristorante, vi verr\u00e0 posta questa domanda. Potete rispondere, a seconda di quante persone siete, con hitori<\/em> (\u4e00\u4eba, una persona) futari<\/em> (\u4e8c\u4eba, due) san’nin<\/em> (\u4e09\u4eba, tre) e cos\u00ec via, con numero + nin<\/em>.<\/p>\n\n\n\n

Gochumon wa, okimari desuka?<\/em><\/strong> (\u3054\u6ce8\u6587\u306f\u3001\u304a\u6c7a\u307e\u308a\u3067\u3059\u304b “Avete deciso il vostro ordine?”)
\u00c8 l’espressione standard dei camerieri per chiedere ai clienti se sono pronti a ordinare. <\/p>\n\n\n\n

XX, onegaishimasu.<\/em><\/strong> (XX\u3001\u304a\u9858\u3044\u3057\u307e\u3059 “XX, per favore.”)
Un modo semplice per ordinare i piatti che desiderate. La stessa espressione pu\u00f2 servirvi se volete chiedere che vi portino qualcosa (il men\u00f9, un bicchiere, le posate, ecc.). E funziona anche per chiedere il conto: okaikei, onegaishimasu.<\/em><\/p>\n\n\n\n

Osusume wa?<\/em><\/strong> (\u304a\u3059\u3059\u3081\u306f\uff1f”Un consiglio?”)
Se siete indecisi su cosa ordinare, potete chiedere un consiglio al cameriere. \u00c8 un ottimo modo per scoprire delle nuove specialit\u00e0. <\/p>\n\n\n\n

\u30fbGoch\u016bmon, okimari desuka?<\/em> (\"Ha deciso cosa ordinare?\") \n\u3054\u6ce8\u6587\u3001\u304a\u6c7a\u307e\u308a\u3067\u3059\u304b\u3002 \n\u30fbHai. Ramen to biiru, onegaishimasu.<\/em> (\"S\u00ec. Un ramen e una birra, per favore.\") \n\u306f\u3044\u3002\u30e9\u30fc\u30e1\u30f3\u3068\u30d3\u30fc\u30eb\u3001\u304a\u9858\u3044\u3057\u307e\u3059\u3002 \n\u30fbIj\u014d de yoroshii desuka?<\/em> (\"A posto cos\u00ec?\") \n\u4ee5\u4e0a\u3067\u3088\u308d\u3057\u3044\u3067\u3059\u304b\u3002 \n\u30fbHai, ij\u014d desu.<\/em> (\"S\u00ec, a posto.\") \n\u306f\u3044\u3001\u4ee5\u4e0a\u3067\u3059\u3002 \n\u30fbKashikomarimashita. <\/em>(\"D'accordo, la ringrazio.\") \n\u304b\u3057\u3053\u307e\u308a\u307e\u3057\u305f\u3002  <\/pre>\n\n\n\n

Per chi soffre di allergie o segue una dieta vegetariana o vegana<\/a>, \u00e8 indispensabile saper chiedere gli ingredienti di un piatto o esprimere le proprie preferenze. Vediamo come farlo in modo semplice.
<\/p>\n\n\n\n

Kore, XX haitte imasuka?<\/em><\/strong> (\u3053\u308c\u3001XX\u5165\u3063\u3066\u3044\u307e\u3059\u304b “Questo contiene XX?”)<\/p>\n\n\n\n

XX nuki de, onegaishimasu.<\/em><\/strong> (XX\u629c\u304d\u3067\u3001\u304a\u9858\u3044\u3057\u307e\u3059 “Senza XX, per favore.”)<\/p>\n\n\n\n

Bejitarian nanode, XX wa dame desu .<\/em><\/strong> (\u30d9\u30b8\u30bf\u30ea\u30a2\u30f3\u306a\u306e\u3067\u3001XX\u306f\u3060\u3081\u3067\u3059\u3002 “Siccome sono vegetariano\/a, non posso mangiare XX.”)
Possiamo usare questa frase per dire che non mangiamo carne (niku<\/em> \u8089), pesce (sakana<\/em> \u9b5a), uova (tamago<\/em> \u5375), latte (miruku<\/em> \u30df\u30eb\u30af). Chi \u00e8 vegano user\u00e0 il termine biigan<\/em> (\u30d3\u30fc\u30ac\u30f3) al posto di bejitarian<\/em>.
In caso di allergia, potete sostituire la prima parte fino alla virgola con Arerugii ga aru node<\/em> (\u30a2\u30ec\u30eb\u30ae\u30fc\u304c\u3042\u308b\u306e\u3067… “Siccome ho un’allergia…”).<\/p>\n\n\n\n

Per quanto riguarda le interazioni nei negozi, invece, potete consultare il nostro articolo dedicato alle espressioni utili per lo shopping in Giappone<\/a>.<\/p>\n\n\n\n

Consigli per comunicare pi\u00f9 efficacemente in Giappone<\/strong><\/h2>\n\n\n\n

Esistono anche delle ulteriori accortezze che possono aiutare a superare la barriera linguistica e migliorare la comunicazione.<\/p>\n\n\n\n

Come suggerisce il buon senso, comportatevi in modo educato, rispettate le regole e rivolgetevi alle persone con un sorriso. Nessuno si aspetta che un turista straniero sappia parlare giapponese, ma gli abitanti locali saranno sicuramente meglio disposti se approciati con cortesia. Quando incontrate qualcuno che cerca di comunicare con voi in inglese, parlategli lentamente e con frasi semplici. Ricordate anche di non esagerare troppo con il contatto visivo.<\/p>\n\n\n\n

Culturalmente, i giapponesi tendono a non esprimere un rifiuto in maniera diretta, quindi se li vedete indugiare dopo aver chiesto delle informazioni, pu\u00f2 essere che non sappiano come aiutarvi ma non vogliano sembrare scortesi. Non insistete, ringraziate e provate a rivolgervi a qualcun altro.<\/p>\n\n\n\n