{"id":83404,"date":"2022-07-29T23:11:57","date_gmt":"2022-07-29T14:11:57","guid":{"rendered":"https:\/\/voyapon.com\/it\/?p=83404"},"modified":"2024-12-02T06:32:21","modified_gmt":"2024-12-01T21:32:21","slug":"tsunami-in-giappone","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/voyapon.com\/it\/tsunami-in-giappone\/","title":{"rendered":"Tsunami in Giappone: Come si Formano e Cosa Fare in Caso di Emergenza"},"content":{"rendered":"\n
Tsunami (\u6d25\u6ce2). Letteralmente, onda (\u6ce2) nel porto (\u6d25). Il fatto che questa parola giapponese sia il termine universale usato oggigiorno per descrivere quando la furia del mare decide di spazzare via tutto sul suo cammino ci d\u00e0 un’idea di quanto questo fenomeno, frequente e diffuso, abbia influenzato il Giappone<\/strong>. Le immagini del terremoto e maremoto del Tohoku del 2011, la pi\u00f9 grande tragedia della storia recente del Paese, sono ancora fresche nella memoria collettiva, un decennio dopo. Le misure di sicurezza utilizzate fino a quel momento sono diventate improvvisamente insufficienti: le forze naturali hanno mostrato a tutti il prezzo di un’eccessiva fiducia.<\/p>\n\n\n\n Il Giappone \u00e8 un paese in cui i terremoti<\/a> sono all’ordine del giorno<\/strong>: \u00e8 infatti posizionato ai bordi di numerose placche tettoniche, i cui confini corrispondono all’intero arcipelago giapponese. La costante collisione di queste placche genera un’elevata attivit\u00e0 sismica, che si traduce in un numero molto frequente di tsunami ogni pochi anni<\/a>.<\/p>\n\n\n\n Come abbiamo gi\u00e0 accennato precedentemente, la stragrande maggioranza degli tsunami ha origine da attivit\u00e0 sismiche<\/strong>: circa l’80% degli tsunami <\/a>registrati dall’inizio del XX secolo \u00e8 stato causato da terremoti. Tuttavia, gli tsunami possono anche formarsi in seguito a frane, attivit\u00e0 vulcaniche, fenomeni atmosferici chiamati “meteotsunami”<\/em>, o anche dopo il passaggio di un asteroide o di una cometa troppo vicino al mare.<\/p>\n\n\n\n Prima di tutto, non appena si avverte un tremore (anche se lieve), la cosa migliore da fare \u00e8 consultare i media locali<\/strong>, poich\u00e9 di solito forniscono un rapido aggiornamento e un eventuale allarme tsunami. Per chi \u00e8 abituato a utilizzare i social media, Twitter \u00e8 estremamente utile<\/strong> per ottenere informazioni sul momento. Ad esempio, l’account ufficiale della Japan Weather Association<\/a> riferisce immediatamente dove si trova l’epicentro, l’intensit\u00e0 del sisma e se \u00e8 previsto o meno uno tsunami. In caso di alto rischio, la stessa associazione offre una guida pratica di passaggi da seguire:<\/p>\n\n\n\n Per ulteriori informazioni su cosa fare durante uno tsunami, su quali sono le applicazioni e i siti Web in lingua straniera da consultare e su come trovare il rifugio di evacuazione pi\u00f9 vicino, potete leggere il nostro articolo “Ricevere aiuto in Giappone: emergenze mediche, crimini e disastri naturali”.<\/a><\/p>\n\n\n\n Ad oggi, nonostante gli sforzi legislativi<\/a> compiuti dopo il terremoto del 2011, non esiste un database ufficiale che classifichi il livello di rischio di ciascuna zona del Giappone. A essere disponibile per ora \u00e8 un resoconto pubblicato nel gennaio 2020 in cui il governo si concentra sull’area della fossa di Nankai<\/a><\/strong>, una zona che per le sue caratteristiche geologiche \u00e8 a rischio terremoto ad alta magnitudo.<\/p>\n\n\n\n Di recente, la Japan Agency for Marine-Earth Science and Technology ha pubblicato un’intervista, in collaborazione con i sismologi Yusaku Ota e Narumi Takahashi, sulla ricerca che \u00e8 stata condotta in seguito al terremoto del 2011 e sugli sforzi compiuti per migliorare le capacit\u00e0 di previsione.<\/p>\n\n\n\n Ota e il suo team hanno messo a punto un efficiente sistema di monitoraggio del movimento della crosta terrestre, chiamato REGARD, con la Japan Geospatial Information Authority. Questo sistema analizza i dati di GEONET (rete di osservazione basata su GPS) in tempo reale, per prevedere fino a che punto uno tsunami pu\u00f2 arrivare a superare la costa<\/strong>. Notevole la velocit\u00e0 con cui \u00e8 stata condotta<\/strong> questa ricerca: si tratta, infatti, di un progetto sviluppato e implementato solo sei anni<\/strong> dopo <\/strong>il terremoto di Tohoku.<\/p>\n\n\n\n Valutare i vari tsunami e terremoti avvenuti nel corso della storia \u00e8 una questione complicata. Dato che gli strumenti di misurazione all’avanguardia sono piuttosto recenti, per classificare i terremoti avvenuti prima del 1890 gli esperti si devono affidare a pi\u00f9 fonti per confrontare gli effetti fisici sulla terra e sull’uomo<\/a> (in base ai dati registrati) e fare delle stime paragonandoli con i disastri recenti. A causa della natura di questo tipo di informazioni, i dati per i terremoti pi\u00f9 antichi possono variare a seconda della fonte. Va quindi tenuto conto che le cifre indicate sono stime approssimative.<\/p>\n\n\n\n Secondo il registro storico mondiale, nel database dell’agenzia americana NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration)<\/a>, i cinque peggiori tsunami avvenuti nella storia del Giappone sono:<\/p>\n\n\n\n Fortunatamente, questa storia di disastri naturali ha portato la societ\u00e0 giapponese a migliorare le proprie normative e protocolli di sicurezza. Negli ultimi due decenni, infatti, sono stati registrati pi\u00f9 di 30 tsunami (oltre a innumerevoli terremoti di media o bassa intensit\u00e0) lungo la costa giapponese e senza perdite umane, a parte la tragedia del 2011.<\/p>\n\n\n\nQuanto Sono Comuni gli Tsunami in Giappone?<\/h2>\n\n\n\n
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Come si Formano gli Tsunami?<\/h2>\n\n\n\n
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Cosa Fare in Caso di Tsunami in Giappone?<\/h2>\n\n\n\n
Quali Sono le Regioni ad Alto Rischio Tsunami?<\/h2>\n\n\n\n
Quali Sono i Pi\u00f9 Grandi Tsunami della Storia del Giappone e Quali Danni Hanno Causato?<\/h2>\n\n\n\n