{"id":84840,"date":"2024-06-13T10:34:09","date_gmt":"2024-06-13T01:34:09","guid":{"rendered":"https:\/\/voyapon.com\/it\/?p=84840"},"modified":"2024-12-02T06:32:20","modified_gmt":"2024-12-01T21:32:20","slug":"butoh-danza-giapponese-contemporanea","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/voyapon.com\/it\/butoh-danza-giapponese-contemporanea\/","title":{"rendered":"Capire il Butoh, la Danza Nata dall’Oscurit\u00e0"},"content":{"rendered":"\n
Il butoh (\u821e\u8e0f)<\/strong> \u00e8 un’ammaliante forma di danza giapponese, che colpisce chi la vede per la prima volta con la sua natura profondamente surreale e il suo essere cruda e anti-estetica. Emersa nel Giappone del dopoguerra, questa danza d’avanguardia sfida la semplice categorizzazione<\/strong>. Trae la sua forza dalla bellezza che sorge dall’oscurit\u00e0 e dalla bruttezza. La sua semplicit\u00e0 minimalista nasconde una profonda complessit\u00e0 e la rende una manifestazione artistica unica, che sfida le nozioni convenzionali di bellezza e performance.<\/p>\n\n\n\n Il butoh \u00e8 una forma d’arte estrema e viscerale che invita a esplorare profondit\u00e0 emotive raramente toccate dalla danza tradizionale. \u00c8 totalmente comprensibile trovarsi in difficolt\u00e0 nel seguirne un’esibizione nella sua interezza, perch\u00e9 ogni performance diventa un incontro personale con il profondo e l’inquietante. Ma allora, cos’\u00e8 che rende il butoh cos\u00ec affascinante?<\/p>\n\n\n\n Il Giappone del secondo dopoguerra \u00e8 stato caratterizzato da un intenso disordine sociale e culturale<\/strong>. L’impatto della guerra e la successiva occupazione americana portarono a profondi cambiamenti nella societ\u00e0 giapponese: un’ondata di occidentalizzazione e modernizzazione che secondo molti erodeva i valori culturali tradizionali. In questo contesto di incertezza e trasformazione<\/strong>, gli artisti iniziarono a esplorare nuove forme di espressione che potessero racchiudere sia il loro trauma personale e nazionale, sia le loro speranze di rinascita.<\/p>\n\n\n\n \u00c8 in questo contesto che Tatsumi Hijikata<\/a><\/strong> (1928-1986) arriva a dar vita al butoh. Questo influente danzatore nasce ad Akita e si trasferisce a Tokyo con il sogno di diventare un ballerino. Impara la danza classica, il jazz e il flamenco, ma ben presto si sente insoddisfatto dalle limitazioni e inizia a sperimentare un proprio stile.<\/p>\n\n\n\n Non ci vuole molto perch\u00e9 inizi ad attirare l’attenzione. Le prime opere di Hijikata sono provocatorie e controverse, caratterizzate da movimenti insoliti e da temi ispirati ad aspetti oscuri e tab\u00f9 dell’esistenza umana. La sua performance Kinjiki<\/em> (Colori proibiti) del 1959, che rappresenta l’erotismo omosessuale, viene spesso citata come la prima performance butoh, una sfida esplosiva alle norme e all’estetica vigenti.<\/p>\n\n\n\n Hijikata da un lato cercava di liberarsi dalle eccessive influenze occidentali, ma dall’altro fu fortemente influenzato dallo scrittore francese Jean Genet<\/a>, noto per le sue opere incentrate sulla miseria e sui margini della societ\u00e0, nonch\u00e9 per il suo approccio poetico al teatro. Genet ha ispirato le scelte estetiche e tematiche rivoluzionarie di Hijikata nel butoh, nel suo tentativo di evidenziare ed elevare gli elementi emarginati della societ\u00e0 e della psiche umana.<\/p>\n\n\n\n Allo stesso tempo, il titolo del debutto di Hijikata \u00e8 un riferimento diretto alle opere di Yukio Mishima e al suo omonimo romanzo<\/a>. Temi come il conflitto tra i valori tradizionali giapponesi e le idee occidentali, e l’ossessione di Mishima per la bellezza, l’erotismo e la morte coinvolgevano Hijikata, che da parte sua stava mettendo a punto una forma di danza che indagava idee simili.<\/p>\n\n\n\n Tuttavia, il butoh non sarebbe ci\u00f2 che \u00e8 oggi senza un’altra figura fondamentale, quella di Kazuo Ohno<\/strong> (1906-2010). Dopo aver vissuto in prima persona gli orrori della guerra, Ohno incontra Hijikata e aderisce subito al butoh, contribuendo da l\u00ec in poi al suo sviluppo. Il suo approccio \u00e8 pi\u00f9 lirico e surreale, si concentra sulla trasformazione e la redenzione attraverso la danza. I suoi spettacoli esploravano spesso i temi della memoria, del genere e della resurrezione, in netto ma complementare contrasto con lo stile pi\u00f9 provocatore di Hijikata.<\/p>\n\n\n\n Il butoh trascende dunque i tipici movimenti della danza e diventa un mezzo per esplorare questioni filosofiche pi\u00f9 profonde riguardo alla vita, alla morte, alla disperazione e all’assurdit\u00e0 dell’esperienza umana. Il modo strano, spesso caotico e contorto, con cui i ballerini usano il corpo \u00e8 un modo per esprimere emozioni e stati d’animo complessi.<\/p>\n\n\n\n \u00c8 proprio la sua natura cruda e profondamente personale che rende questa danza cos\u00ec difficile da classificare. In generale, per\u00f2, un aspetto chiave facilmente identificabile \u00e8 lo stile visivo che consiste nell’esibirsi con il corpo dipinto di bianco, eseguendo movimenti lenti e ipercontrollati<\/strong>. Altro aspetto rilevante \u00e8 l’improvvisazione, che permette ai danzatori di esplorare profondit\u00e0 fisiche ed emotive.<\/p>\n\n\n Il butoh \u00e8 profondamente giapponese, ma le tematiche umane sono di interesse universale. Il suo approccio rivoluzionario risiede nel metodo con cui vengono affrontati questi temi. Il butoh rimuove i vincoli narrativi e la bellezza convenzionale, spingendo il pubblico a confrontarsi direttamente con emozioni crude e spesso sgradevoli. In questo modo, il butoh sfida spettatori e artisti a ripensare i confini dell’arte e la natura dell’espressione umana.<\/p>\n\n\n\n Il pubblico occidentale si \u00e8 ben presto innamorato del butoh. L’esplorazione visiva e tematica dell’oscurit\u00e0, del grottesco e del surreale \u00e8 un allontanamento davvero radicale dalle forme spesso pi\u00f9 raffinate ed esteticamente gradevoli dell’arte performativa occidentale, come il balletto classico. Tuttavia, l’intensa espressione emotiva e la vulnerabilit\u00e0 mostrate nelle esibizioni di butoh possono essere profondamente commoventi. Questa esposizione cruda e non filtrata delle emozioni umane parla al pubblico a prescindere dal suo background culturale.<\/p>\n\n\n\n D’altra parte, l’approccio minimalista del butoh, focalizzato su movimenti lenti e deliberati piuttosto che su coreografie elaborate, sottolinea l’espressivit\u00e0 di ogni gesto. Molti ritengono che, per un pubblico abituato a spettacoli pi\u00f9 dinamici e veloci, questo approccio nuovo permetta di entrare in uno stato meditativo che \u00e8 meno comune sperimentare nella danza occidentale.<\/p>\n\n\n\n Unito al frequente coinvolgimento in profonde questioni filosofiche ed esistenziali, il risultato \u00e8 una forma di teatro stimolante sia intellettualmente che emotivamente. Per il pubblico occidentale, rappresenta una lente unica attraverso la quale addentrarsi in problematiche umane universali, agevolati dalla natura non verbale e globalmente accessibile della danza.<\/p>\n\n\n Sarebbe tuttavia ipocrita ignorare il fascino esotico di interagire con una forma culturale che \u00e8 profondamente radicata nella storia del Giappone, ma parla di esperienze universali. Per il pubblico occidentale, si tratta di un’esperienza culturale che offre uno sguardo sulle espressioni artistiche giapponesi, fondendo l’insolito con l’universale. Chiss\u00e0, magari creando uno spazio in cui esplorare le emozioni umane profonde e le domande esistenziali attraverso una forma artistica che \u00e8 distintamente giapponese ma ampiamente accessibile.<\/p>\n\n\n\n La nascita del butoh ha sfidato sia le arti tradizionali giapponesi che le maggiori influenze occidentali sulla cultura giapponese. Per questo motivo, all’inizio ha incontrato una forte resistenza. L’obiettivo iniziale era quello di creare qualcosa di unicamente giapponese, che riflettesse l’esperienza del dopoguerra. Tuttavia, come per molti movimenti d’avanguardia, sono stati l’accoglienza e il plauso all’estero a fare da traino per un pi\u00f9 ampio riconoscimento in Giappone.<\/p>\n\n\n\n Ovviamente, il butoh in Giappone non \u00e8 l’unico esempio del fenomeno per cui prodotti o movimenti culturali acquistano prestigio e riconoscimento nel proprio Paese d’origine solo dopo il successo a livello internazionale. Ma \u00e8 interessante notare come questo caso specifico, date le origini del butoh, rifletta una complessa interazione tra identit\u00e0 nazionale, valore culturale e riconoscimento globale.<\/p>\n\n\n Il successo internazionale del butoh non solo ha evidenziato il suo fascino universale e i suoi meriti artistici, ma ha anche incoraggiato una rivalutazione di questa forma d’arte in Giappone, portando a una maggiore accettazione e apprezzamento del suo approccio innovativo alla danza e all’arte performativa. L’approvazione esterna ha giocato un ruolo chiave nel modificare la percezione e nell’aumentare la legittimit\u00e0 del butoh all’interno delle comunit\u00e0 culturali e artistiche giapponesi.<\/p>\n\n\n\n Vi state chiedendo dove vedere il butoh in Giappone? Fortunatamente, la scena contemporanea del butoh rimane vivace, con diverse figure di rilievo che hanno portato questa forma d’arte verso nuove direzioni, basandosi sul lavoro fondativo di Hijikata e Ohno. Ecco alcune delle figure pi\u00f9 importanti del butoh negli ultimi tempi.<\/p>\n\n\n\n Yoshito Ohno<\/strong> Fino alla sua recente morte, avvenuta nel 2020, ha portato avanti l’eredit\u00e0 del padre, Kazuo Ohno, mantenendo vivi gli aspetti tradizionali del butoh e al contempo esplorando nuovi territori. Si \u00e8 esibito spesso e si \u00e8 dedicato anche all’insegnamento, fornendo un collegamento tra i praticanti originali e la nuova generazione di danzatori.<\/p>\n\n\n\n Dairakudakan<\/a><\/strong> Questa compagnia di butoh, guidata da Akaji Maro, \u00e8 un gruppo fondamentale e molto influente. Fondata nel 1972, la Dairakudakan produce lavori collettivi su larga scala, drammatici e spesso pervasi di un senso del fantastico o del surreale. Il lavoro di Maro \u00e8 di tipo teatrale, con scenografie e costumi elaborati, e le sue performance spesso incorporano elementi della mitologia e del folklore giapponese.<\/p>\n\n\n Sankai Juku<\/a><\/strong> Lo scomparso Ushio Amagatsu ha fondato nel 1975 il Sankai Juku, oggi una delle compagnie butoh pi\u00f9 rinomate a livello internazionale. Il lavoro di Amagatsu \u00e8 noto per le sue performance poetiche e visivamente sorprendenti, che spesso esplorano temi universali di vita, morte e rinascita. Sankai Juku si esibisce in tutto il mondo, portando il butoh al pubblico globale con uno stile che enfatizza la bellezza e la trascendenza.<\/p>\n\n\n\n Min Tanaka<\/a><\/strong> Sebbene si sia allontanato dalla famiglia del butoh pur rimanendo un danzatore d’avanguardia, in passato era legato al butoh di Hijikata. Il suo approccio all’arte prevede un concetto da lui chiamato \u201cclima del corpo\u201d, che esplora la relazione tra il corpo e l’ambiente. Nelle sue performance, spesso tenute all’aperto, d\u00e0 enfasi al rigore fisico e alla connessione con i paesaggi naturali, utilizzando l’ambiente come parte integrante della sua espressione. Tanaka appare anche come ballerino senzatetto nell’acclamato film di Wim Wenders Perfect Days<\/a><\/em>, interamente ambientato a Tokyo.<\/p>\n\n\n\n \u00c8 affascinante vedere come il butoh si sia evoluto dall’essere una specifica risposta culturale fino al diventare una forma di espressione artistica versatile e riconosciuta a livello mondiale. La sua adattabilit\u00e0 e profondit\u00e0 gli hanno permesso di rimanere rilevante nell’ambito delle arti contemporanee, continuando a mettere alla prova e ispirare il pubblico di tutto il mondo.<\/p>\n\n\n\n Tradotto da Stefania Da Pont<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Il butoh (\u821e\u8e0f) \u00e8 un’ammaliante forma di danza giapponese, che colpisce chi la vede per la prima volta con la…<\/p>\n","protected":false},"author":163,"featured_media":84847,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"pgc_meta":"","footnotes":""},"categories":[17],"tags":[108,110],"class_list":{"0":"post-84840","1":"post","2":"type-post","3":"status-publish","4":"format-standard","5":"has-post-thumbnail","7":"category-cultura","8":"tag-arte","9":"tag-arti-dello-spettacolo"},"acf":[],"yoast_head":"\nIl butoh, una nuova forma di espressione<\/h2>\n\n\n\n
<\/figure>\n\n\n\n
<\/figure>\n
Fare luce su argomenti tab\u00f9<\/h3>\n\n\n\n
Fondamenti filosofici e artistici: qual \u00e8 il significato del butoh?<\/h2>\n\n\n\n
L’impatto culturale internazionale e lo stato attuale del butoh<\/h2>\n\n\n\n
Il riconoscimento in patria, con un piccolo aiuto dall’esterno<\/h3>\n\n\n\n
Il butoh contemporaneo in Giappone<\/h2>\n\n\n\n