Usi e costumi: chi sono gli Ohenro-san e cosa fare al tempio<\/strong><\/h2>\n\n\n\nI pellegrini sono chiamati Ohenro-san<\/strong> (\u304a\u904d\u8def\u3055\u3093) e generalmente si riconoscono dall\u2019abbigliamento, anche se non tutti decidono di utilizzare quello tradizionale.<\/p>\n\n\n\n
Due pellegrini si dirigono verso l\u2019Hondo al tempio Nagaoji, riconoscibili per il loro abbigliamento.<\/figcaption><\/figure><\/div>\n\n\nLa prima cosa che solitamente si nota \u00e8 il classico cappello conico di paglia chiamato sugegasa<\/em><\/strong>, ottimo per proteggere dagli eventi atmosferici come pioggia e sole. Tra i vestiti tradizionali spiccano lo hakui<\/em><\/strong>, ovvero la veste, e la stola chiamata wagesa<\/em><\/strong>. Vari sono gli accessori usati dai pellegrini e sono solitamente contenuti all\u2019interno di una piccola borsa a tracolla chiamata zadabukuro<\/em><\/strong>. Tra questi oggetti troviamo jirei<\/em><\/strong>, una campanella suonata alla fine di ogni sutra, il rosario buddista juzu<\/em><\/strong>, il bastone del pellegrino kongotsue<\/em><\/strong>. Quest\u2019ultimo si dice essere la personificazione di Kukai che guida la strada del pellegrino.<\/p>\n\n\n\nPer ogni tempio \u00e8 possibile ottenere un sigillo ufficiale (goshuin<\/em>) che attesta la visita. Questo viene solitamente scritto all\u2019interno del nokyocho<\/em>, il quaderno del pellegrinaggio<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n\n <\/figure>\n\n\n\n <\/figure>\nNei negozi ufficiali del cammino dello Shikoku si possono acquistare gli oggetti e gli accessori da usare nel pellegrinaggio.<\/figcaption><\/figure>\n\n\n\nI pellegrini sono accolti con calore e rispetto dagli abitanti dello Shikoku, infatti una forma tradizionale di cortesia \u00e8 l\u2019osettai<\/em><\/strong>. Osettai \u00e8 un piccolo dono, come degli snack, della frutta o da bere. Ricevere un osettai non solo \u00e8 solo una forma di cortesia ma un incoraggiamento per mantenere alta la motivazione in un percorso cos\u00ec impegnativo. A noi \u00e8 capitato pi\u00f9 volte di ricevere un osettai e posso confermare che fa la differenza. Si crede inoltre che questo gesto sia anche un atto spirituale di condivisione del percorso da parte di chi lo offre.<\/p>\n\n\n\n
In qualit\u00e0 di pellegrini, \u00e8 importante essere rispettosi e onorare i rituali tradizionali.<\/figcaption><\/figure><\/div>\n\n\nDurante la visita ai templi, \u00e8 consigliato seguire una serie di gesti e rituali, anche se non sono obbligatori, per onorare la tradizione e arricchire l\u2019esperienza spirituale:<\/p>\n\n\n\n
\nAll\u2019ingresso principale del tempio, fermatevi sulla sinistra, unite le mani e fate un inchino. Questo semplice gesto segna il rispetto e l’intenzione di partecipare al sacro rituale che state per intraprendere.<\/li>\n\n\n\n Alla vasca di abluzione, purificatevi lavando le mani e sciacquando la bocca. Questo atto simbolico di pulizia prepara a entrare in uno stato di purezza e reverenza.<\/li>\n\n\n\n Suonate la campana una volta sola per annunciare il vostro arrivo. \u00c8 importante ricordare che suonare la campana quando si lascia il tempio \u00e8 considerato di cattivo auspicio.<\/li>\n\n\n\n Al tempio principale, hondo<\/strong> (\u672c\u5802), accendete una candela e un incenso, offrite l\u2019osamefuda<\/em> <\/strong>(\u7d0d\u672d), una striscia di carta con il vostro nome e la data, e mettetela nell\u2019apposita scatola. Fate una piccola offerta e prendetevi un momento per pregare, permettendo alla sacralit\u00e0 del luogo di permeare la mente e il cuore.<\/li>\n\n\n\nDirigetevi poi all’edificio dedicato a Kukai, Daishido <\/strong>(\u5927\u5e2b\u5802), e ripetete i gesti fatti al tempio principale. Questa reiterazione rafforza la connessione spirituale con Kukai e l’importanza del pellegrinaggio.<\/li>\n\n\n\nPrima di uscire non dimenticatevi di visitare l\u2019ufficio del tempio, Nokyosho<\/strong> (\u7d0d\u7d4c\u6240), dove potete ricevere il sigillo che attesta la vostra visita.<\/li>\n\n\n\nAll\u2019uscita, fermatevi di nuovo sulla sinistra, voltatevi verso il tempio e fate un inchino. Questo ultimo gesto di rispetto chiude il cerchio della vostra visita, lasciandovi con un senso di gratitudine e serenit\u00e0 per l’esperienza vissuta.<\/li>\n<\/ul>\n\n\n\nDove alloggiare durante il vostro viaggio nello Shikoku<\/strong><\/h2>\n\n\n\nCi sono diversi tipi di alloggi disponibili, ryokan, hotel, guest house, e in alcuni casi prevedono colazione e cena. Per rendere ancora pi\u00f9 unica questa esperienza \u00e8 possibile alloggiare presso alcuni templi, una pratica chiamata shukubo<\/em><\/strong>. Le stanze possono essere individuali oppure per gruppi con bagni in comune. Solitamente nel tempio principale, la sera o la mattina presto si tiene il rito di preghiera buddista e gli ospiti sono incoraggiati a parteciparvi.<\/p>\n\n\n\n
Il minivan che ci ha accompagnati nella nostra avventura, parcheggiato al tempio Kumadanji.<\/figcaption><\/figure><\/div>\n\n\nUn\u2019alternativa divertente \u00e8 quella di viaggiare in minivan come abbiamo fatto noi. Questo ci ha permesso non solo di esplorare la natura incontaminata di quest\u2019isola ma anche di forgiare il viaggio secondo le nostre esigenze.<\/p>\n\n\n\n
Come arrivare al Tempio numero 1, Ryozen-ji, da Tokushima<\/strong><\/h2>\n\n\n\nCon i mezzi pubblici:<\/strong> in treno con la linea Kotoku Line (\u9ad8\u5fb3\u7dda) dalla Stazione di Tokushima, fermata Bando (\u677f\u6771\u99c5); da l\u00ec proseguire a piedi per circa 700 metri. Con l\u2019autobus 133, Naruto Oasa Line (\u9cf4\u9580\u30fb\u5927\u9ebb\u7dda \u5fb3\u5cf6\u30d0\u30b9), fermata Ry\u014dzenji Mae (\u970a\u5c71\u5bfa\u524d).<\/p>\n\n\n\nIn auto:<\/strong> circa 30 minuti dalla stazione di Tokushima.<\/p>\n\n\n\nI templi indicativamente sono aperti dalle 8:00 alle 17:00; alcuni di essi prevedono un costo d\u2019ingresso (circa 300-700 yen) con pagamento in contanti.<\/p>\n\n\n\n