Si dice che l’amore sia universale. Che tutti gli esseri umani, qualsiasi siano le loro origini, sappiano riconoscerlo ed esprimerlo con azioni, gesti o sguardi. Impariamo a dare e ricevere amore tramite le esperienze, l’educazione e la cultura. Ma la realtà è che i sentimenti non vengono espressi o percepiti nello stesso modo in tutti i Paesi o in tutte le culture. Il linguaggio dell’amore cambia da nazione a nazione, da zona a zona, persino da persona a persona.
Esprimere i propri sentimenti o dire “ti amo” per la prima volta non è facile in nessuna lingua e questo vale ovviamente anche per il giapponese. Ma se senti che l’amore è nell’aria, allora è il momento di essere romantici. In questo articolo scoprirai come esprimere le tue emozioni e i tuoi sentimenti “alla giapponese”, oltre ad alcuni aspetti importanti da tenere in mente prima di iniziare a urlare il tuo amore ai quattro venti!
In Giappone, un’Azione Vale più di Mille Parole
Numerosi studi indicano che la maggior parte della comunicazione umana è non-verbale. Il linguaggio del corpo è essenziale per trasmettere segnali o sensazioni, senza il bisogno di usare le parole. Come abbiamo visto nel nostro articolo su come dire grazie in giapponese, anche i gesti hanno un ruolo significativo. In Giappone buona parte della comunicazione è indiretta ed è quindi necessario conoscere le regole non scritte che governano la vita sociale e le usanze del Paese.
È molto diffusa l’espressione kūki wo yomu (空気を読む), che assume un valore speciale per i giapponesi. Significa letteralmente “leggere l’aria” e assomiglia al modo di dire italiano “leggere tra le righe”. I giapponesi spesso tendono a evitare la comunicazione diretta e di solito sono molto discreti quando vogliono esprimere qualcosa.
Perciò, quando comunichiamo in giapponese, è importante saper leggere tra le righe, analizzare la situazione e fare particolare attenzione ai gesti e ai minimi dettagli.
In buona parte delle nazioni occidentali, è normale esprimere a parole l’affetto verso i propri partner, familiari o addirittura gli amici più intimi. Se per noi dire “ti amo” può risultare naturale o addirittura essere una reazione di riflesso, per una persona giapponese non è così semplice. Ecco perché molti giapponesi non dichiarano il loro amore e le loro emozioni apertamente, bensì indirettamente, tramite gesti e manifestazioni d’affetto.
Dire “Ti amo” in Giapponese
Questo però non significa che i giapponesi non siano capaci di esprimere i loro sentimenti o che sia impossibile dire “ti amo” in lingua giapponese. In realtà ci sono diversi modi per esprimere amore ed è importante sapere quando e come usarli. È arrivato il momento di un po’ di romanticismo!
I kanji dell’amore: ai (愛) e koi (恋)
I kanji (漢字) sono caratteri di derivazione cinese e sono uno dei tre sistemi di scrittura giapponese. I giapponesi usano quotidianamente più di 2000 kanji, principalmente per esprimere parole o concetti. Tra queste migliaia di caratteri, ce ne sono due che rappresentano il concetto di amore e compaiono in alcune delle espressioni che vedremo di seguito. Anche se entrambi questi kanji significano “amore”, non vogliono dire esattamente la stessa cosa e presentano delle sottili differenze:
- Ai (愛) – simboleggia un sentimento di amore puro. Il genere di amore che si può provare verso un partner, ma anche verso la propria famiglia, gli amici o addirittura un animale domestico. Perciò, 愛 è il kanji usato per scrivere “ti amo” in giapponese.
- Koi (恋) – rappresenta l’amore in senso romantico o passionale. È l’amore di coppia, o quella sensazione magica che si prova nei primi stadi dell’innamoramento. Questo kanji infatti si usa nell’espressione “essere innamorati”.
Come si dice “Ti Amo” in Giapponese?
- Ai shiteru (愛してる)
Come abbiamo appena visto, il kanji 愛 (ai) significa “amore”. Di conseguenza, “ai shiteru” è la traduzione letterale di “ti amo (profondamente)”. Questa espressione compare in molte canzoni, film, dorama (le serie TV giapponesi), manga o anime. Ma nella vita reale viene usata raramente, perché ha un significato molto diretto.
Si riferisce a un amore profondo, romantico e addirittura drammatico e per questo motivo è necessario essere cauti e pensarci due volte prima di usare queste parole. Ai shiteru dovrebbe essere detto alla persona con cui vuoi trascorrere il resto della tua vita, e solo in momenti molto specifici.
- Suki (好き)
Suki (好き) indica una cosa che “piace”. È una parola usata generalmente per dire che qualcosa o qualcuno ci piace. Ma come sappiamo, i giapponesi non sono così espressivi con le parole come in altri Paesi, perciò suki è la parola più usata per dire “ti amo” in giapponese. Tieni presente, però, che il suo significato dipenderà a seconda del contesto (ricorda: “kūki wo yomu!”).
Perciò, non scappare via se qualcuno ti dice “Anata ga suki desu (あなたが好きです)” al primo appuntamento. Non significa che questa persona si sia innamorata follemente di te, che voglia sposarti e avere dei bambini. Vuol dire semplicemente “mi piaci”. Se invece hai una relazione duratura e il tuo partner ti dice “suki desu” allora significa “ti amo”.
- Daisuki (大好き)
Daisuki (大好 き) è piuttosto simile a suki. Se fai attenzione, noterai che il modo di scrivere queste due espressioni è quasi lo stesso: 大好き (daisuki) e 好き (suki). L’unica differenza è che daisuki ha in più il kanji 大, che significa “grande”. Quindi, se suki è “mi piace” e dai significa “grande”, cosa otterremo? Un “grande amore”, o meglio, un “mi piaci tanto”.
Daisuki, come suki, può essere riferito sia a cose che a persone o animali. Semplicemente, l’apprezzamento è più forte. In una relazione, daisuki può assumere il significato di “ti amo”, “mi piaci molto” o “ti amo tanto”, sempre a seconda della situazione.
“Ti amo” nei Diversi Dialetti Giapponesi
Come per molte altre lingue, anche in giapponese esistono diversi dialetti e accenti nelle varie zone del Paese. Ci sono dialetti così differenti che perfino i giapponesi di altre prefetture non riescono a capirli! In generale, però, la maggior parte dei dialetti non è troppo diversa dallo standard (il giapponese parlato a Tokyo): cambiano semplicemente alcune parole o l’intonazione.
Perciò può capitare di sentire modi diversi di dire “ti amo” in giapponese, a seconda della regione. Per esempio, se sei a Tokyo sentirai suki dayo (好きだよ), ma qualcuno del Kansai (関西) è più probabile che dichiari il suo amore dicendo suki yanen! (好きやねん). Se un giapponese del freddo Hokkaido vuole fare il romantico, dirà namara suki dabesa (なまら好きだべさ). Mentre nelle isole tropicali di Okinawa (沖縄) il modo più comune è deeji suki saa (でーじ好きさぁ). Come vedi, anche se ci sono delle differenze tra questi esempi, in tutti è presente suki. Quindi non preoccuparti se vuoi dire “ti amo”: se usi suki desu, qualunque persona giapponese ti capirà.
Frasi Romantiche: la Magia dell’Amore in Giapponese
Ovviamente, l’amore non arriva all’improvviso. Prima di dire “ti amo” bisogna attraversare diverse fasi e situazioni, finché si è pronti per il grande passo.
Ti è mai capitato di innamorarti di qualcuno appena incontrato? In giapponese si dice hitomebore suru (一目惚れする) ed è l’equivalente del nostro “amore a prima vista”. Se sei il tipo di persona che si innamora facilmente, i giapponesi diranno che sei horeppoi (惚れっぽい).
Quando incontri una persona e vuoi saperne di più e rimanere in contatto, puoi esprimere quel sentimento dicendo kyōmi ga aru (興味がある), “mi interessi” in giapponese.
Se l’interesse per quella persona cresce, potrebbe arrivare il momento in cui si sentono le cosiddette farfalle nello stomaco. Ma l’espressione che un giapponese userebbe in quella situazione non ha nulla a che fare con gli insetti. La sensazione di batticuore, infatti, viene espressa con un’onomatopea: mune ga doki doki suru (胸がドキドキする), significa letteralmente che il cuore fa “tum tum” nel petto, cioè batte forte.
E quando meno te lo aspetti, ecco che la freccia di Cupido ti ha colpito. Innamorarsi di qualcuno è koi ni ochiru (恋に落ちる). Puoi confessare i tuoi sentimenti usando la forma al passato e aggiungendo il nome del fortunato o della fortunata: [nome] to koi ni ochita (と恋に落ちた), che significa “mi sono innamorato/a di te”.
NB: in giapponese i pronomi personali vengono solitamente omessi e un modo alternativo per rivolgersi all’interlocutore è dicendo il suo nome.
Ormai non si torna più indietro: siete innamorati. In giapponese puoi annunciarlo con koi shiteru (恋してる). Se sei una persona davvero romantica, allora puoi anche dire [nome] ni muchū (に夢中), che significa “essere innamorati pazzi” di qualcuno. Oppure puoi usare [nome] ni kubittake (に首ったけ) per dire che hai perso la testa per una persona.
Con tutte queste frasi romantiche, scommetto che hai già conquistato il cuore della tua persona amata. Ora non ti rimane altro che metterti in ginocchio e chiedere: kekkon shite kudasai (結婚してください), il corrispondente del nostro “vuoi sposarmi?”.
Le Frasi Giapponesi da Usare Quando un Amore Finisce
A volte le cose non funzionano e a quasi tutti noi è capitato di avere il cuore spezzato almeno una volta nella vita. Questo soffrire per amore in giapponese si chiama koi wazurai (恋煩い). O magari capita di innamorarsi di qualcuno che però non ricambia. Provare un amore non corrisposto è kataomoi shiteru (片想いしてる). Quando una relazione finisce e la coppia si separa, si usa il verbo wakareru (別る). Se invece si tratta di un vero e proprio divorzio, allora il verbo è rikon suru (離婚する). Quando sei tu ad aver lasciato l’altra persona puoi dire [nome] wo futta (を振った). Al contrario, chi è stato lasciato dirà furareta (振られた). O shitsuren shita (失恋した), se ha proprio il cuore spezzato. Ancora più drammatico? Un cuore ridotto in mille pezzi si esprime con un’onomatopea kokoro ga zutazuta (心がズタズタ). I giapponesi adorano le onomatopee!
Se hai sperimentato tanti fallimenti amorosi e passi da una relazione all’altra, allora ti chiameranno koi ooki hito (恋多き人), “persona dai tanti amori”.
Ma non preoccuparti se ancora non hai trovato l’anima gemella. In Giappone esiste una leggenda detta “Unmei no akai ito” (運命の赤い糸), cioè “Il filo rosso del destino”. Secondo questa leggenda, le persone destinate a stare insieme sono unite da un invisibile filo rosso, legato ai mignoli. Questo filo le aiuterà prima o poi a incontrarsi, non importa dove o in quali circostanze si trovino.
Buona fortuna! (Ganbare, がんばれ!)
Tradotto da Stefania Da Pont