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Se avete amici o parenti in Giappone, probabilmente vi sarà già capitato di inviare loro una lettera o un pacco tramite spedizione internazionale. Quindi sicuramente saprete già che le Poste possono creare difficoltà in caso di indirizzo errato. Inoltre, la qualità del servizio postale dipende da molti fattori: regolamentazione doganale, periodo dell’anno, per non parlare delle specificità di ogni Paese. Sono passati tre anni da quando ho lasciato la Francia per trasferirmi in Giappone, e io e i miei cari ci siamo già spediti lettere e pacchi più volte. Eppure, ogni volta ci poniamo sempre la stessa domanda: “Come si scrivono gli indirizzi giapponesi?”. Questa è la domanda a cui cercherò di rispondere in questo articolo, condividendo i miei consigli e trucchetti.

L’Indirizzo va Scritto in Giapponese o in Romaji?

Il cosiddetto romaji non è altro che la trascrizione dei caratteri giapponesi in alfabeto latino. Per esempio, 東京 corrisponde a “Tokyo” in romaji, e 大阪 a “Osaka”. Sono quindi accettate entrambe le trascrizioni, ma per i miei nonni che non hanno mai messo piede in Asia, non è così scontato.

Ma allora, qual è la versione più adatta? La mia famiglia e io le abbiamo provate entrambe: via mail, ho preventivamente comunicato il mio indirizzo in kanji che loro hanno stampato e incollato su una busta. Poi hanno spedito la loro lettera dalla Francia ed ecco che abbiamo avuto una sorpresa: più di 6 mesi dopo l’invio, la lettera è tornata al mittente con l’indicazione di “indirizzo errato”. In realtà non aveva mai lasciato il territorio francese: il Paese di destinazione era indicato in caratteri giapponesi, perciò le Poste francesi non sapevano cosa farne né a quale Paese inviarlo.

Al contrario, quando la mia famiglia ha scritto il mio indirizzo in romaji con la destinazione “Giappone” segnata nero su bianco, la lettera è riuscita a lasciare la Francia e arrivare in Giappone senza problemi. Tuttavia, invece di lasciarla semplicemente nella mia cassetta delle lettere, il postino ha lasciato un avviso di consegna con l’indicazione di recarmi all’ufficio postale più vicino per recuperare la preziosa missiva. Una volta lì, con il mio documento di identità e l’avviso di consegna, il postino mi ha chiesto con aria imbarazzata se non ci fossero stati errori. Questa esperienza mi ha permesso di capire che, certo, con l’indirizzo scritto in romaji le lettere arrivano in Giappone, ma potrebbero creare problemi al postino. Quindi vi consiglio semplicemente di scrivere entrambe le versioni! Potete stampare l’indirizzo giapponese in kanji e la sua trascrizione in romaji. In questo modo saranno tutti contenti!

Come Scrivere un Indirizzo Giapponese su una Lettera o un Pacco

Per non condividere informazioni private, mi baserò sull’indirizzo della… Tokyo Tower! Quindi facciamo finta, per questo articolo, che io abiti in cima alla “signora di ferro rosso” di Tokyo (magari!) e vediamo insieme come scrivere l’indirizzo.

Vista notturna di Tokyo con la Tokyo Tower illuminata
La mia nuova casa in cima alla Tokyo Tower (mai smettere di sognare!)

Il lessico degli indirizzi giapponesi

Prima di continuare, vediamo insieme alcuni kanji e vocaboli relativi agli indirizzi giapponesi. In Giappone, l’indirizzo inizia sempre con il codice postale, poi va dal dato più ampio a quello più specifico come indicato di seguito:

Il codice postale

  • 〒 è il simbolo giapponese della Posta, spesso utilizzato per indicare il codice postale (郵便記号, yubin kigo). Introdotto nel 1968, è ispirato al katakana テ (te) della parola teishin (逓信, comunicazioni). Lo vedrete ovunque in Giappone: sulle cassette delle lettere, sulle buste, sui camion delle consegne postali, ecc. È la prima informazione fornita da un indirizzo giapponese. Si scrive quindi questo piccolo carattere, seguito dal codice postale formato da 3 e 4 cifre separate da un trattino.
  • 〒105-0011 (codice postale 105-0011)

La prefettura

  • 県 (ken) è il suffisso per la prefettura. È il termine usato più comunemente per indicare le prefetture del Giappone (con rare eccezioni).
    • 広島県 (Hiroshima-ken, prefettura di Hiroshima)
  • 府 (fu) è il suffisso per le prefetture cosiddette “urbane”, come Osaka o Kyoto.
    • 大坂府 (Osaka-fu, prefettura urbana di Osaka)
  • 都 (to) indica una metropoli. Viene utilizzato in particolare per la città di Tokyo e sostituisce sia la denominazione della prefettura che quella della città.
    • 東京都 (Tokyo-to, città di Tokyo)
  • 道 (do), prefisso utilizzato solo per la prefettura di Hokkaido.
    • 北海道 (Hokkaido, prefettura di Hokkaido)

La municipalità

  • 市 (shi) è il suffisso per le città che superano la soglia dei 50.000 abitanti.
    • 奈良市 (Nara-shi, città di Nara)
  • 郡 (gun) è il suffisso per i distretti, composti da una o più municipalità all’interno di una prefettura. Non hanno funzione amministrativa, solo geografica o statistica.
    • 群馬郡 (Gunma-gun, distretto di Gunma)
  • 町 (machi o cho) è una cittadina con una popolazione inferiore ai 50.000 abitanti.
    • 宇治田原町 (Ujitawara-cho, la cittadina di Ujitawara)
  • 村 (son o mura) è un villaggio, la più piccola tra le municipalità in Giappone.
    • 柳河村 (Yamagawa-son, villaggio di Yamagawa)

La circoscrizione

  • 区 (ku) è una circoscrizione amministrativa; questo termine si utilizza soprattutto per parlare dei 23 quartieri speciali di Tokyo.
    • 渋谷区 (Shibuya-ku, circoscrizione di Shibuya)

Il quartiere

  • 丁目 (chome) è una sezione di quartiere, spesso preceduta da un numero. Si noti che in Giappone le strade non hanno nomi, ma seguono invece una numerazione.
    • 四丁目 (Yon-chome, quarta sezione di quartiere)

L’isolato

  • 番地 (banchi) è un blocco di più edifici, un sorta di “isolato”; anche questo sarà preceduto da un numero.
    • 二番地 (Nibanchi, blocco numero 2)

Il numero dell’edificio

  • 号 (go) significa “numero” e indica il numero dell’edificio, a volte seguito da quello della stanza o appartamento.
    • 203号 (edificio 203)

Tutto chiaro, vero? Spero di non avervi persi per strada. Ora che conosciamo i diversi termini usati negli indirizzi giapponesi, vediamo come combinarli.

In kanji

Come i pezzi di un puzzle, i kanji che ho elencato, se combinati, formano un indirizzo in giapponese. Decifriamo insieme la versione giapponese dell’indirizzo della mia nuova casa (la Tokyo Tower):

105-0011 東京都 港区 芝公園四丁目 2番地 8 東京タワー

Al contrario degli indirizzi occidentali, gli indirizzi giapponesi vanno dall’elemento più generale al più specifico, e funzionano sempre in quest’ordine: codice postale (105-0011), eventuale prefettura, città o metropoli (東京都 Tokyo-to), circoscrizione (港区 Minato-ku), quartiere (芝公園四丁目 Shiba-Koen yon-chome), numero dell’isolato (2番地 ni-banchi) e numero dell’edificio (8号 hachi-go). È quindi possibile inserire il nome della residenza (se ce n’è uno) e il nome del destinatario (東京タワー Tokyo Tower).

Indirizzo in giapponese scritto su una busta
Una volta separati, i diversi componenti degli indirizzi giapponesi appaiono subito meno complessi.

In romaji

Quando si guarda l’indirizzo della Tokyo Tower indicato da Google in inglese, si può notare che l’ordine è stato completamente invertito, e si comincia quindi dal dato più specifico a quello più ampio:

  • Tokyo Tower, 4 Chome-2-8 Shibakoen, Minato, Tokyo 105-0011

Si inizia con il nome della residenza (Tokyo Tower), i numeri di isolato, edificio e quartiere (4 chome 2-8), poi il nome del quartiere (Shibakoen), poi del distretto (Minato), poi della città o metropoli (Tokyo) e infine del codice postale (105-0011).

Anche se la versione inglese ci sembra più semplice, può essere difficile da capire per i postini giapponesi visto che segue un ordine completamente diverso da quello originale.

Indirizzo postale in romaji

La versione in romaji funziona altrettanto bene, ma non trovate che questa lettera abbia perso un po’ del suo fascino?

Indirizzo postale giapponese: quale versione scegliere?

Da parte mia, scrivo spesso entrambi uno di seguito all’altro, facendo attenzione a menzionare bene “JAPAN” in lettere maiuscole per essere sicura che la lettera non si perda per strada.

  • 105-0011 東京都港区芝公園四丁目28 東京タワー
  • Tokyo Tower, 4 Chome-2-8 Shibakoen, Minato, Tokyo 105-0011, JAPAN

Nel mio caso, quest’ordine ha sempre funzionato e quindi vi consiglio di chiedere direttamente al destinatario la trascrizione in romaji per non commettere errori. Non dovete fare altro che stampare il tutto (o ricopiare a mano se vi sentite dei calligrafi), e il gioco è fatto! A voi la scelta se scriverlo in orizzontale o in verticale (i giapponesi usano entrambi).

Indirizzo in romaji e in kanji
Sulla busta scrivo sempre gli indirizzi giapponesi in kanji e romaji in modo che tutti possano capirli, ma ognuno fa come vuole purché la lettera arrivi a destinazione.

È Necessario Scrivere a Mano gli Indirizzi Giapponesi?

Se vi va, ovviamente potete provare a copiare l’indirizzo in kanji a mano, e calarvi momentaneamente nei panni di un maestro calligrafo. Anche se i vostri caratteri non sono perfetti, la cosa principale è che siano leggibili, in modo che la vostra lettera o pacco arrivi a destinazione. E credetemi, la scrittura a mano dei giapponesi a volte è difficile da decifrare (proprio come quella degli occidentali).

Tuttavia, se tutti questi kanji vi fanno venire il capogiro, sappiate che non è assolutamente obbligatorio scrivere l’indirizzo a mano, e una semplice stampa andrà benissimo. Basta incollarla direttamente sulla busta e il gioco è fatto! Ai miei nonni, che hanno difficoltà a capire il sistema di indirizzi del Giappone, ho inviato diverse copie del mio indirizzo in kanji e romaji, che devono solo incollare direttamente sulla busta. Semplice ed efficace!

Piccoli Consigli e Suggerimenti di una Straniera Residente in Giappone

Prima di concludere questo articolo, vorrei condividere con voi alcuni suggerimenti e trucchi che ho acquisito durante i miei 3 anni di vita in Giappone. Alcune cose potrebbero sembrarvi ovvie, ma forse altre non lo sono, allora tanto vale cercare di sfruttare ogni possibilità perché il prezioso pacco o lettera arrivino a destinazione. Non importa se inviate la vostra lettera dall’Italia o dal Giappone, i seguenti consigli sono validi in entrambi i casi:

  • Suggerimento n°1 Non imbucate le lettere o i pacchetti direttamente nella cassetta postale, ma consegnatele allo sportello dell’ufficio postale per essere sicuri di pagare la tariffa corretta e di aver compilato i documenti giusti.
  • Suggerimento n°2 Inserite sempre l’indirizzo del mittente sul retro della busta. In questo modo, nel caso in cui ci fosse un problema, la lettera vi verrà restituita e potrete fare un secondo tentativo. Sempre meglio che dover ricominciare da capo.
  • Suggerimento n°3 Il Paese di destinazione deve essere scritto nella lingua del Paese di spedizione e/o in inglese. Consiglio di scriverlo in maiuscolo e in inglese. Così la lettera avrà meno probabilità di perdersi per strada. Anni fa, i miei genitori mi inviarono una lettera dalla Francia al Giappone, che fece il giro per… l’Argentina! Mistero… In ogni caso, si erano presi cura di scrivere “JAPAN” sulla lettera, così alla fine è arrivata a destinazione. Aveva solo fatto una deviazione lungo il percorso.
  • Suggerimento n°4 Se inviate un pacco, assicuratevi di scrivere l’indirizzo in modo ben leggibile all’esterno, ma anche all’interno! Immaginate il percorso che questo piccolo pacchetto percorrerà, attraversando mari e oceani, sfidando il meteo… L’etichetta del destinatario potrebbe staccarsi e in quel caso il servizio postale aprirebbe il pacco per cercare di trovare un indirizzo. Se non dovessero trovarlo, il pacco verrebbe trasferito agli oggetti smarriti e probabilmente non lo rivedreste mai più.

Con tutti questi piccoli trucchi, la vostra lettera o pacco dovrebbe arrivare a destinazione senza problemi!

Per Concludere: Prendete Carta e Penna!

Il sistema postale giapponese sembra molto diverso dagli standard occidentali. I nomi delle strade sono sostituiti da numeri e l’ordine è invertito rispetto all’Occidente. Tuttavia, con alcuni piccoli accorgimenti, si nota che alla fine non c’è così tanta differenza come si potrebbe credere a prima vista. Ora che gli indirizzi giapponesi non hanno più segreti per voi, avete tutto quel che vi serve per inviare lettere o pacchetti ai vostri amici e amiche in Giappone!

Tradotto da Irene Burricco.

Manon Chauvris

Manon Chauvris

Nata e cresciuta in Francia (a Rouen), ho lavorato come agente di viaggio a Parigi e Kyoto. Mi sono trasferita in Giappone nel 2018. Dopo aver trascorso 2 anni a Kyoto, ho deciso di spostarmi a Tokyo con mio marito to per iniziare una nuova avventura. Anche se a volte ho nostalgia della Francia (specialmente del formaggio francese) mi piace vivere a Tokyo ed esplorare il Giappone con la mia macchina fotografica. In particolare mi interessano la cultura, la lingua, il cinema e la fotografia. Vado matta anche per i panda, e credo di essere stata una di loro in una vita precedente. Ho una forte passione per il Giappone e non vedo l'ora di condividerla con viaggiatori di tutto il mondo!

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