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Quando l’arte incontra la resilienza: la trasformazione sostenibile dell’isola di Teshima

Cultura FEATURED Kagawa Musei e gallerie Shikoku

Incastrata tra Naoshima e Shodoshima, la piccola e rigogliosa Teshima è la nostra prossima tappa tra le isole della Triennale di Setouchi. Un tempo tranquillo villaggio di pescatori, oggi è un luogo dove arte contemporanea, architettura e natura convivono armoniosamente. Le installazioni integrate nel paesaggio, i musei innovativi e i panorami rurali offrono un’esperienza intima e contemplativa, lontana dal ritmo frenetico delle grandi città.

Teshima: natura e passato turbolento

Il traghetto parte all’alba, piccolo e veloce, con pochi passeggeri a condividere il silenzio del mare. Avvicinandoci, colpisce la natura rigogliosa dell’isola. Teshima ha meno di mille abitanti, il suo paesaggio è fatto di colline verdi, sorgenti cristalline e terreni fertili: un tempo qui si coltivava riso e si allevavano bovini da latte. Il monte Danyama, cuore dell’isola, irriga ancora oggi le risaie terrazzate riportate a nuova vita grazie alla Triennale.

Ma Teshima non è sempre stata così. Negli anni 70 fu teatro di uno dei casi più gravi di smaltimento illegale di rifiuti industriali in Giappone: milioni di tonnellate di scarti tossici vennero scaricate sull’isola. Pesca e agricoltura ne soffrirono e Teshima guadagnò il soprannome di “isola dei rifiuti”. Ci vollero decenni perché la situazione cambiasse: nel 2000 quasi un milione di tonnellate di rifiuti furono rimosse e portate a Naoshima per essere smaltite correttamente. Oggi, con una popolazione prevalentemente sopra i 65 anni, l’isola guarda al futuro con ottimismo: fragole e olive sono rinomate e l’arte ha restituito a Teshima una nuova identità.

Il cuore pulsante di Teshima e altre sue opere

La ritrovata bellezza dell’isola nasce dal connubio tra arte e natura. Campi di riso ordinati come tessere di mosaico, dolci colline verso il mare e piccoli villaggi silenziosi creano un paesaggio di sorprendente tranquillità.

Il simbolo della rinascita è il Teshima Art Museum, progettato da Ryue Nishizawa con Rei Naito. L’edificio, organico e minimalista, sembra una conchiglia aperta al cielo. Immerso nel verde, con vista sul mare, l’edificio a forma di goccia d’acqua è privo di angoli netti o colonne interne.

All’ingresso ci si toglie le scarpe: il bianco delle pareti, le aperture ovali sul tetto e l’acqua che zampilla dal pavimento creano un’atmosfera di calma e contemplazione. Sedersi e osservare il cielo attraverso le aperture è un’esperienza meditativa, che fa percepire dettagli spesso ignorati nella vita quotidiana.

  • Teshima Art Museum


    museum
  • 607 Teshimakarato, Tonosho, Shozu District, Kagawa 761-4662, Japan
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Lasciato il museo alle spalle, attraversiamo un piccolo villaggio con case tradizionali e gatti che sonnecchiano in mezzo alla strada. Il percorso è disseminato di installazioni, opere come No one wins, Multibasket di Llober e Pons. Quest’opera, con i suoi canestri multipli, trasforma lo spazio in un gioco visivo e sociale: è difficile non fermarsi a fare qualche canestro e non importa se il gioco avviene tra sconosciuti. 

Poco più avanti troviamo Les Archives du Cœur di Christian Boltanski che raccoglie battiti cardiaci da tutto il mondo. Qui si può registrare il proprio battito cardiaco e ascoltare quello di altri visitatori in una stanza illuminata solo da una luce centrale che pulsa al ritmo dei battiti. Si rimane in ascolto in questa stanza che viene illuminata a tratti, avvolti da un’esperienza che richiama un senso di intimità e di connessione, quasi come tornare a un tempo primordiale e protetto. Ascoltarli è un’esperienza straniante e commovente: ci si sente parte di un insieme più grande, un ponte tra vite distinte ma connesse.

Continuando il nostro giro, raggiungiamo il lato opposto dell’isola, dove sulla spiaggia si trova Place for Sea Dreamers di Heather B. Swann e Nonda Katsalidis. L’opera si presenta come una panchina in ghisa, modellata con la forma di un’antica piroga, che ricorda al tempo stesso una rete da pesca.
Posizionata sulla sabbia, si staglia contro l’azzurro del mare e le isole lontane all’orizzonte. La sua forma curva, solida e fluida insieme, invita chi passa a fermarsi, a sedersi e a perdersi nella contemplazione. In quel momento, immersi tra mare e cielo, i pensieri sembrano alleggerirsi e scorrere via con la brezza marina.

  • Place for sea dreamers


    art gallery
  • Teshimako, Tonosho, Shozu District, Kagawa 761-4663, Japan
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Per chiudere il nostro loop sull’isola ci dirigiamo verso il piccolo borgo portuale di Ieura, dove troviamo una delle opere più memorabili: la Teshima Yokoo House. Questa casa-museo è il frutto della collaborazione tra l’artista giapponese Tadanori Yokoo e l’architetta Yuko Nagayama, che nel 2013 hanno trasformato tre abitazioni tradizionali in un luogo dove architettura e arte si fondono in modo surreale.

Varcando la soglia, ci troviamo immersi in una dimensione sospesa tra quotidiano e simbolico. Le tre case tradizionali restaurate e la torre cilindrica dialogano tra loro come un unico corpo, creando un paesaggio architettonico che è esso stesso parte dell’opera. I vetri filtrano la luce, alterano la percezione del panorama e avvolgono lo spazio e i visitatori in un’atmosfera onirica e monocromatica. Specialmente il giardino, con le sue installazioni in pietra colorate, lo stagno e la torre cilindrica, partecipa alla narrazione visiva e simbolica. Tutti gli elementi, infatti, concorrono ad evocare il tema centrale della vita e della morte, dando forma a un percorso immersivo di grande intensità unito ad una superficiale leggerezza.

  • Teshima Yokoo House


    tourist attraction
  • 2359 Teshimaieura, Tonosho, Shozu District, Kagawa 761-4661, Japan
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Come muoversi e quando visitare Teshima

Il modo più semplice per raggiungere Teshima è il traghetto da Uno, Takamatsu o Naoshima. Sull’isola, gli autobus sono pochi quindi il mezzo migliore per muoversi è la bicicletta elettrica, ideale per affrontare le colline e raggiungere le installazioni senza fatica. 

È consigliabile pianificare orari e prenotazioni, soprattutto per il Teshima Art Museum che richiede una prenotazione online. In una giornata si può visitare tutta l’isola; fuori dalla Triennale, mezza giornata può bastare. Primavera e autunno sono le stagioni migliori, quando temperature e luce rendono i paesaggi più suggestivi. Chi desidera pernottare può scegliere le guesthouse locali per un’esperienza autentica, oppure alloggiare a Naoshima o Takamatsu per avere più opzioni.

Teshima porta con sé un passato difficile, ma oggi respira nuova vita grazie alla tenacia dei suoi abitanti. Camminando tra strade e opere d’arte, si entra in uno spazio sospeso: le installazioni minimaliste invitano a fermarsi e riflettere, mentre i paesaggi rigogliosi incorniciati dal mare riempiono occhi e anima. Teshima è perfetta per chi cerca una giornata immersa nella bellezza e nella quiete: conserva la memoria del passato, abbraccia il presente e lascia spazio a pensieri ed esperienze lente, sorprendenti e rigeneranti.

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