Non lasciatevi ingannare dal titolo: non voglio davvero consigliarvi di “liquidare” Kyoto in sole 24 ore. A volte, però, il tempo a disposizione è poco e nessuno desidera partire con quella fastidiosa sensazione di aver visitato un luogo senza aver davvero visto nulla. Sì, a Kyoto ci sono più di mille templi, ma non occorre vederli tutti per capire perché resti una delle città più complesse, contraddittorie e affascinanti del Giappone.
Allora perché proporre un tour di un solo giorno? Perché questi consigli possono tornarvi utili qualunque sia il tempo a disposizione. Quello presentato qui è un percorso attraverso le tappe essenziali di Kyoto: impegnativo, certo, ma assolutamente fattibile.
(E se il tempo non vi manca, in fondo troverete qualche idea extra.)
La giornata comincia presto, ma vi assicuro che ne vale la pena.
Fushimi Inari Taisha
Durata indicativa: 1 ora e 30 minuti
Orario ideale: 6:30
Quando la città ancora sonnecchia, il santuario Fushimi Inari Taisha è già sveglio. Non per la folla, ma perché questo santuario non chiude mai: è aperto 24 ore su 24 e, a patto di alzarsi prima di tutti, è uno dei pochi luoghi della città dove è possibile trovarsi completamente soli.
A quest’ora (o anche prima, se potete), con un po’ di fortuna non dovrete schivare ombrelli né fare acrobazie con la fotocamera per evitare teste altrui. Vi faranno compagnia solo i vostri passi e il fruscio della ghiaia. Superati i primi grandi torii rossi, la passeggiata diventa ipnotica. Non serve inerpicarsi fino in cima al monte Inari per cogliere la magia del luogo: basta arrivare all’incrocio Yotsutsuji in circa 30-40 minuti di salita, da dove si può ammirare un ampio panorama su Kyoto. L’esperienza sarà ben più gratificante di una foto al volo ai piedi della montagna, ma senza obbligarvi a una vera e propria escursione in montagna.
La discesa è più rapida. La città, intanto, si sta svegliando.
Nota: Le prossime due tappe possono essere invertite. Io preferisco fare prima un giro a Higashiyama, che si trova lungo la strada per il Kiyomizudera, ma in certi periodi dell’anno il tempio può essere particolarmente affollato; in tal caso visitatelo per primo e dedicatevi a Higashiyama in seguito.
Fushimi Inari Taisha
establishment, place_of_worship, point_of_interest- 68 Fukakusa Yabunouchichō, Fushimi Ward, Kyoto, 612-0882, Japan
- ★★★★☆
Gion: Ninenzaka, Sannenzaka, la Pagoda di Yasaka e Yasaka Koshindo
Durata indicativa: 1 ora e 30 minuti – 2 ore
Orario ideale: 8:15
Da Fushimi Inari raggiungete la stazione Kiyomizu-Gojo con la Keihan Main Line (in alternativa potete usare l’autobus). Da qui inizia una passeggiata in uno dei quartieri più fotogenici di Kyoto, dove tutto sembra rimasto a misura d’uomo. Le stradine lastricate di Ninenzaka e Sannenzaka sono cartoline vive, sospese nel tempo: a quest’ora i negozi potrebbero essere ancora chiusi, ma l’obiettivo è godersi l’atmosfera senza la calca.
Ninenzaka
establishment, point_of_interest, tourist_attraction- Japan, 〒605-0826 Kyoto, Higashiyama Ward, Masuyachō, 清水2丁目363−12
- ★★★★☆
Sannenzaka
establishment, point_of_interest, tourist_attraction- 2-chōme-211 Kiyomizu, Higashiyama Ward, Kyoto, 605-0862, Japan
- ★★★★☆
Il percorso è semplice: continuate a salire, infilatevi nei vicoli laterali e, poco dopo, vedrete emergere la Pagoda di Yasaka, perfettamente incorniciata fra le case. A pochi passi, il minuscolo tempio Yasaka Koshindo aggiunge una nota di colore con le sue centinaia di sfere di stoffa variopinte appese come caramelle invisibili.
Hōkan-ji Temple (Yasaka Pagoda)
establishment, place_of_worship, point_of_interest- Japan, 〒605-0862 Kyoto, Higashiyama Ward, 清水八坂上町388
- ★★★★☆
Yasaka Kōshin-dō Temple
establishment, place_of_worship, point_of_interest- 390 Kinenchō, Higashiyama Ward, Kyoto, 605-0828, Japan
- ★★★★☆
È il momento ideale per un tè, un caffè o uno snack veloce. Prendete qualcosa lungo Kiyomizu-zaka, la via costellata di botteghe che conduce al tempio Kiyomizudera. Non indugiate troppo: la tappa successiva è a due passi e si riempie in fretta.
Kiyomizudera
Durata indicativa: 1 ora
Orario ideale: 10:30
Non occorre essere devoti né appassionati di architettura per capire perché il Kiyomizudera sia uno dei templi buddisti più visitati del Giappone: basta affacciarsi sulla sua celebre terrazza. Fondato nell’VIII secolo, il suo nome significa “Tempio dell’Acqua Pura”, in riferimento alla sorgente che sgorga sotto il complesso. La grande sala in legno, sospesa su una foresta di pilastri, sembra più un palcoscenico che un santuario.
Raggiungerlo può risultare caotico: tra negozietti di dolci, bancarelle di souvenir, comitive scolastiche e altri turisti, serve un po’ di pazienza… ma ne vale la pena, ve lo assicuro. Il padiglione principale è straordinario, ma i terreni circostanti offrono molto di più.

Addentrandovi nei sentieri laterali scoprirete passaggi silenziosi, piccoli altari e l’Otowa-no-taki, la sorgente cui il tempio deve la sua esistenza. Qui i visitatori bevono da tre getti d’acqua che promettono salute, saggezza o amore: scegliete con cura e seguite il rito, se vi va – a patto che abbiate la pazienza di reggere il mestolo di metallo senza rovesciarvi addosso mezzo litro d’acqua!
Kiyomizu-dera
establishment, place_of_worship, point_of_interest- 1-chōme-294 Kiyomizu, Higashiyama Ward, Kyoto, 605-0862, Japan
- ★★★★☆
Gion e il Mercato di Nishiki
Durata indicativa: 1 ora
Orario ideale: 12:00
Forse comincerete ad avere un certo languorino: è il momento di rimettersi in cammino. Gion, il celebre quartiere delle geisha di Kyoto, dista solo pochi minuti a piedi dal Kiyomizudera. In questo affascinante dedalo di vecchie botteghe e case da tè può capitarvi di incontrare una geisha o una maiko. Ricordate di mantenere una distanza rispettosa e di non intralciare il loro passo se volete scattare una foto. Lungo la strada fermatevi allo Yasaka-jinja, uno dei santuari più importanti della città e fulcro del Gion Matsuri, probabilmente il festival più famoso del Giappone. La zona si anima davvero al calar del sole, quindi per ora non trattenetevi troppo: ci torneremo dopo il tramonto.
Poco più avanti si trova il Mercato di Nishiki. In questa galleria coperta, cinque isolati fitti di oltre cento bancarelle vi costringeranno a procedere a passo lento: si avanza, si sbircia e si mangia con una mano già occupata. Non ci sono regole particolari: sedetevi se volete, o girate tra diversi stand, assaggiando un po’ di tutto – spiedini di polpo, tamagoyaki appena fatto, cetrioli in salamoia, yuba calda servita in bicchieri di carta, e molto altro. Inspirate a fondo il miscuglio di profumi: alcuni invitanti, altri inaspettati. Tutto si muove in fretta, come vedere una cucina dall’interno.

A quest’ora il mercato è già affollato, ma non in modo insopportabile: abbastanza da farvi percepire il battito della città. Con un po’ di fortuna troverete un angolino libero dove appoggiarvi al muro e gustare qualche boccone in tranquillità.
Nishiki Market
establishment, point_of_interest, tourist_attraction- Higashiuoyacho, Nakagyo Ward, Kyoto, 604-8055, Japan
- ★★★★☆
Kinkakuji
Durata indicativa: 30 minuti – 1 ora (a seconda della stagione e delle code all’ingresso)
Orario ideale: 14:00
Dalla zona del Mercato di Nishiki l’autobus impiega circa quaranta minuti, traffico permettendo. Il Kinkakuji, il Padiglione d’Oro, non ha bisogno di presentazioni: la sua immagine vive già nell’immaginario collettivo. Ciò che sorprende è vederlo finalmente dal vivo e constatare che sì, quella lamina dorata è reale e brilla davvero!

Se avete la fortuna di capitare in una giornata limpida, lo spettacolo è ancora più suggestivo grazie al riflesso del padiglione nello stagno. Non è possibile entrare, ma non serve: l’esperienza è tutto in quella cornice perfetta – edificio, acqua, pini e quella quiete composta che tiene insieme il paesaggio. Nessuno si trattiene a lungo: si passeggia senza fretta, ma senza indugiare, si scatta la foto di rito, si completa l’anello del piccolo giardino e si prosegue verso la tappa successiva.
Kinkaku-ji
establishment, place_of_worship, point_of_interest- 1 Kinkakujichō, Kita Ward, Kyoto, 603-8361, Japan
- ★★★★☆
Arashiyama: il tempio Tenryuji e la foresta di bambù
Durata indicativa: 2 ore
Orario ideale: 16:00
Dal Kinkakuji il percorso più rapido con i mezzi pubblici prevede un autobus fino alla stazione di Enmachi e poi la San-In Line fino a Saga-Arashiyama. Arrivati ad Arashiyama il ritmo cambia: l’aria sembra muoversi diversamente e, benché la folla possa ricordare quella di Nishiki, il contesto ripaga ampiamente.
Arashiyama
establishment, point_of_interest, tourist_attraction- Arashiyama Genrokuzancho, Ukyo Ward, Kyoto, 616-0007, Japan
- ★★★★☆
L’ingresso al Tenryuji è semplice e lineare. Questo tempio zen del XIV secolo non ha bisogno di molte spiegazioni: entrate, costeggiate il padiglione principale e vi troverete in un giardino che pare immutato da secoli. Tutto è pensato per essere contemplato senza spostarsi troppo: alberi, stagno, rocce… ogni elemento ha una funzione precisa, anche se non cogliete tutti i dettagli. Non serve. Sedetevi qualche minuto e prendetevi una pausa dal pianificare il resto della giornata. Ricordate solo che il Tenryuji chiude alle 17:00.
Tenryu-ji
establishment, place_of_worship, point_of_interest- Japan, 〒616-8385 京都府京都市右京区嵯峨天龍寺芒ノ馬場町68
- ★★★★☆
Uscendo dal cancello posteriore vi ritroverete nella celebre foresta di bambù. Le foto la fanno sembrare più vasta di quanto non sia, ma l’esperienza resta straordinaria. Camminare tra quei fusti alti e diritti, che frusciano a ogni refolo di vento, lascia il segno; dura poco, ma rimane nella memoria. Siate pazienti con la folla: ne vale la pena.
Arashiyama Bamboo Forest
establishment, park, point_of_interest- Sagaogurayama Tabuchiyamacho, Ukyo Ward, Kyoto, 616-8394, Japan
- ★★★★☆
Gion e Pontocho
Durata indicativa: quanto volete
Orario ideale: 19:00
Il rientro da Arashiyama a Gion e Pontocho richiede circa 45 minuti, un’ora al massimo. Quando il sole è tramontato e la stanchezza si mescola alla fame, è il momento perfetto per tornare a Gion e poi inoltrarsi nel vicolo stretto di Pontocho.

Percepirete subito il cambio di atmosfera e la vivace vita notturna. Passeggiate con calma sotto le lanterne di carta e scegliete un’izakaya affacciata sul fiume Kamogawa. Oppure, se il tempo lo permette, imitate gli abitanti del posto: sedetevi sull’argine e fate un piccolo picnic per godervi l’aria della sera e la fine della giornata.
Pontocho
establishment, point_of_interest, tourist_attraction- 169-4 Kashiwayachō, Nakagyo Ward, Kyoto, 604-8014, Japan
- ★★★★☆
Se avete un secondo giorno…
Con un po’ di tempo in più, Kyoto offre ancora molto senza dover affrontare grandi spostamenti né tour de force. Le seguenti tappe meritano tutte una visita:
- Toji: Un complesso di templi che ospita la pagoda a cinque piani più alta del Giappone, punto di riferimento visivo della città. Comoda se arrivate o partite da Kyoto Station, che è a due passi.
- Ryoanji: Un complesso di templi che ospita il giardino secco più celebre del Paese. Minimalismo estremo da contemplare in silenzio più a lungo di quanto sembri ragionevole.
- Nanzenji: Un ampio complesso di templi, sobrio, con un acquedotto in mattoni che appare fuori luogo eppure si integra alla perfezione.
- Eikando: Un giardino famoso per il foliage autunnale, ma l’atmosfera tranquilla lo rende piacevole in ogni stagione.
- Ginkakuji: Il Padiglione d’Argento che non è fatto d’argento. Il giardino secco e il sentiero sul colle sono comunque imperdibili. Perfetto per una mattina tranquilla.
- Castello di Nijo: Antica residenza a Kyoto dello shogun Tokugawa. Pavimenti “usignolo” che scricchiolano a ogni passo, sale finemente decorate e un percorso che racconta molto senza parole.
- Sentiero del Filosofo: Una passeggiata facile lungo un canale che collega vari templi più piccoli. Ideale per fare due passi senza fretta, soprattutto in primavera.
- Tofukuji: Complesso templare con ponti in legno sospesi tra aceri, passerelle rialzate e un felice mix di giardini secchi e verde fitto.
- Palazzo Imperiale di Kyoto: Meno visitato di quanto meriti. Spazi ampi e ordinati, ingresso semplice se prenotate in anticipo.
Un solo giorno non basta davvero per scoprire Kyoto per intero, ma basta a capire perché nessuno se ne vada indifferente. Al di là dei templi e della lunga storia, la città continua a imparare a convivere con il flusso di visitatori cercando di restare fedele a se stessa. È chiaro che vedere solo l’indispensabile non le rende del tutto giustizia, ma è un ottimo punto di partenza. La città non scapperà: con un po’ di fortuna, tornerete a casa con la voglia di rivederla, pronti a fare ritorno un giorno.
Traduzione di Anna Toccoli
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