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Quando pensiamo al Giappone, spesso abbiamo davanti l’immagine di un paese in cui il lato tecnologico e all’avanguardia si contrappone a un animo più tradizionale e mistico. Se cercate un luogo in cui poter vivere da vicino il lato più spirituale del Paese, non posso che consigliarvi una visita al Koyasan (高野山), importante centro monastico e famosa meta di pellegrinaggio.

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Il monte Koya è infatti uno dei luoghi più sacri del Giappone, raggiungibile in poco tempo da Osaka. È sede della scuola Shingon, corrente del buddhismo esoterico introdotta in Giappone nell’805 dal monaco Kūkai, conosciuto con il nome di Kōbō Daishi. Proprio sul monte Koya è ospitato il suo mausoleo, considerato punto di partenza e di arrivo del pellegrinaggio degli 88 templi di Shikoku, un cammino di circa 1400 chilometri che conduce attraverso i luoghi sacri dell’isola.

Visitare il monte Koya significa poter scoprire gli aspetti più spirituali e inediti del Giappone, nonché vivere una delle esperienze più belle e particolari che vi potrà capitare di fare in Giappone: lo shukubo. Vale a dire, il pernottamento in un vero tempio giapponese, che vi permetterà di stare a contatto con i monaci buddhisti.

Cosa fare sul Koyasan

Vi consiglio di trascorrere sul monte Koya almeno un paio di giorni, sia per poter sperimentare l’alloggio in un tempio giapponese, sia per godervi il giusto tempo per visitare la zona. L’area sacra del monte Koya (Patrimonio UNESCO dal 2004), pur non essendo molto estesa, è infatti ricca di luoghi di culto e di percorsi di trekking nella natura che vale la pena esplorare.

Una volta giunti a destinazione, la prima tappa che vi consiglio di visitare è il Danjō Garan (壇上伽藍). Si tratta di un’area sacra iniziata nell’826 dallo stesso Kōbō Daishi, che qui insediò la sua dottrina, e poi portata a compimento dal suo successore, Shinzen Daitoku, nell’887. L’area si compone di una ventina di edifici, tra i quali il monumento principale è la pagoda Konpon Daitō (根本大塔). Alta 45 metri, si caratterizza per un colore rosso molto acceso. All’interno della pagoda sono custodite figure e statue buddhiste. La più importante è la statua dorata di Dainichi-Nyorai, il Buddha Vairocana, o Buddha cosmico, alla base della dottrina Shingon.

Usciti dal complesso templare, ci si può dirigere a piedi verso il Kongōbuji (金剛峯寺), tempio principale della setta Shingon, costruito nel 1593 e noto per i suoi bellissimi fusuma (porte scorrevoli), dipinti nello stile della scuola pittorica Kano. All’interno del tempio è inoltre possibile ammirare l’incantevole giardino in pietra Banryutei (蟠龍庭), il più grande giardino secco del Giappone. Il principale punto di osservazione è dallo tsuridono, la veranda che lo circonda. Dal giardino si vedono affiorare 140 pietre di granito, provenienti dallo Shikoku, che suggeriscono una coppia di draghi che emergono dalle nuvole per proteggere il tempio. Alla fine della visita, all’interno di una grande sala, è poi possibile degustare del buon tè verde con un wagashi, dolcetto tradizionale.

Per una breve pausa, ci si può fermare in uno dei tanti piccoli locali che popolano la via principale del paese. Da qui si potrà poi facilmente raggiungere l’Okunoin (奥の院), il più importante ed esteso cimitero buddhista del Giappone, dove sorge il mausoleo di Kōbō Daishi. L’Ichi-no-bashi (一の橋, il primo ponte) segnala l’ingresso tradizionale al cimitero e prima di attraversarlo bisognerebbe inchinarsi, in segno di rispetto. Oltrepassato il ponte, ci si ritrova immersi completamente in una magnifica foresta di cedri.

Cimitero Okunoin, monte Koya

Passeggiando lungo la strada lastricata di circa due chilometri che attraversa il cimitero, si rimane profondamente impressionati dal silenzio assoluto e dall’aura di sacralità. Ai lati del sentiero si trovano centinaia di altissimi alberi di cedro e circa 200.000 pietre tombali, oltre a monumenti funebri e mausolei. Il luogo è molto suggestivo. Dicono che attraversarlo di sera, col buio, sia un’esperienza mistica, ma noi ci siamo accontentati della luce pomeridiana: siamo ormai quasi al tramonto e tutto intorno a noi è come se fosse sospeso, immobile.

Dall’Ichi-no-bashi inizia l’itinerario tradizionale che conduce fino al mausoleo, ma è possibile accorciare i tempi, partendo dalla fermata dell’autobus di Okunoin-mae (奥の院前), che si trova circa a metà percorso.

Come Dormire in un Tempio Giapponese

Dopo una giornata in giro tra le mete di pellegrinaggio del Koyasan, potrete trovare rifugio in uno dei 50 templi del monte che forniscono alloggio ai visitatori. Come potete immaginare, questi alloggi non sono hotel turistici, ma si tratta di veri centri religiosi, in cui i bonzi ospitano monaci in formazione e pellegrini, nonché turisti curiosi di conoscere la cultura buddhista giapponese.

Tempio Fukuchiin monte Koya
Ingresso al tempio Fukuchi-in

Prenotare è abbastanza semplice, dal sito ufficiale del Koyasan è infatti possibile scegliere tra i vari templi, ognuno dei quali fornisce diversi servizi, per un costo che si aggira tra 10,000 e 16,000 Yen. Il soggiorno tipicamente prevede la cena e la colazione a base di shōjin ryōri (精進 料理), un tipo di cucina vegana che si è diffusa in Giappone contestualmente alla pratica buddhista nel VI secolo. Questa cucina esclude carne, pesce, uova e i prodotti derivati del latte. Oltre a questo, non vengono utilizzate neppure spezie particolarmente odorose, né verdure come aglio e cipolla che, col loro gusto molto forte, coprirebbero i sapori più delicati.

Trascorrere la notte in un tempio giapponese è un’esperienza unica, ma richiede il rispetto di alcune regole: bisogna infatti adeguarsi ai ritmi e agli orari del tempio, ed evitare comportamenti sconvenienti. Il mio consiglio è di arrivare non più tardi delle 17.00; la cena, infatti, viene sempre servita entro le ore 18.00 e dopo le ore 22.00 non sarà più ammesso l’ingresso. Inoltre, gli ospiti sono invitati a partecipare alle preghiere mattutine che in genere iniziano intorno alle 6:00 e che sono seguite dalla colazione intorno alle 7.00. Alcuni templi tengono anche sessioni di meditazione o copia di sutra nel tardo pomeriggio, a partecipazione libera. Durante il soggiorno, avrete anche modo di vedere i tesori culturali, le sale e il giardino del tempio.

Una Notte al Tempio Fukuchi-in

Io ho avuto l’opportunità di pernottare presso il Fukuchi-in, uno dei templi facenti capo al Kongōbuji, costruito oltre 800 anni fa, attorno alla figura di Aizen Myo-o. Qui è possibile alloggiare nelle tradizionali stanze con i tatami e il futon. Inoltre, è l’unico tempio della zona dotato anche di un piccolo (e molto piacevole) onsen, la vasca termale tradizionale. Il tempio è circondato da un bellissimo karesansui (giardino secco) e al suo interno si respira un’aura di misticismo, rendendolo un luogo perfetto per ritemprare lo spirito.

La mia esperienza al tempio è stata a dir poco coinvolgente. La cena viene servita in camera, in un’atmosfera solenne. In particolare, ci ha colpito l’attenzione e la cura verso la materia prima che viene presentata al massimo della semplicità. Dal punto di vista meramente estetico, è un vero spettacolo per gli occhi. Tra le pietanze offerte, abbiamo avuto modo di assaggiare specialità a base di konnyaku, yuba (pelle di tofu), nonché tempura di verdure.

Cena a base di shojin ryori al tempio giapponese

Dopo la cena purificatrice, il resto della serata può trascorrere in totale tranquillità. Il tempio è circondato dal silenzio, riusciamo a sentire solamente lo scricchiolare delle assi di legno. Il giardino che lo circonda consente di sgombrare la mente, in un’atmosfera di assoluta distensione. Ne approfittiamo anche per provare gli onsen, suddivisi in base al genere. È presente anche una piccola vasca all’aperto. Quando cala la notte e il tempio è circondato dal buio, ci si sente avvolti da un’atmosfera irreale.

La mattina dopo, la sveglia è puntata molto presto, alle sei del mattino infatti ci attende la cerimonia buddhista. Scendiamo nella sala della preghiera e ci uniamo al resto degli ospiti del tempio. La cerimonia consiste nella recitazione dei sutra buddhisti, cantati in una sorta di litania davanti all’icona del tempio. Nel corso della cerimonia officiata dai monaci, ognuno dei partecipanti è chiamato a inchinarsi e pregare davanti l’altare, gettando un po’ di incenso in polvere nell’incensiere. La cerimonia è durata circa un’ora, e alla fine i monaci ci hanno mostrato i tesori conservati al tempio. Segue poi la colazione in camera a base di tofu, riso e verdure, una versione più leggera della cena della sera prima.

Donna giapponese che chiama un amico dicendo moshi moshi

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Come arrivare e come muoversi sul monte Koya

Il modo più semplice per raggiungere il monte Koya è con le Nankai Railways, dalle stazioni di Namba o Shin-Imamiya a Osaka fino alla stazione di Gokurakubashi 極楽橋駅 (tempo di percorrenza circa due ore), da cui si prende la funivia per raggiungere la stazione Koyasan, in circa cinque minuti. O, in alternativa, è possibile attraversare a piedi il tradizionale percorso di trekking, chiamato Fudozaka, che dalla stazione conduce fino al tempio Nyonindo (女人堂), lungo un ripido sentiero lastricato lungo 2,5 chilometri che richiede circa due ore di camminata.

Per raggiungere la stazione di Gokurakubashi ci sono 5 linee Ltd Express che da Namba, Osaka impiegano 80 minuti per arrivare direttamente a Gokurakubashi. In alternativa, si può prendere un treno espresso o un rapido, con un tempo di percorrenza di circa 100 minuti per raggiungere Gokurakubashi (attenzione: alcuni treni arrivano fino alla stazione di Hashimoto da cui poi si cambia con il locale fino a Gokurakubashi, altri vengono ridotti a due soli vagoni per fare le ultime fermate tra Hashimoto e Gokurakubashi).

Il costo totale del trasferimento [sola andata] è di 1.680 yen con treno Ltd Express e 890 yen con treno espresso o rapido.

Dalla stazione Koyasan per raggiungere la zona centrale è necessario prendere uno degli autobus della Nankai Rinkan Bus, visto che la strada non è pedonale: ci sono due linee che partono dalla stazione, la Daimon (大門) e la Okunoinmae, che raggiungono il centro in 10 minuti circa. Infine, c’è una terza linea, la Senjuinbashi (千手院橋) che collega i due “estremi” del paese, la porta Daimon a ovest (tradizionale punto di accesso al monte Koya) e il cimitero Okunoin a est.

Koyasan World Heritage Ticket

Il viaggio non è coperto dal Japan Rail Pass, quindi la soluzione migliore è acquistare il Koyasan-World Heritage Ticket, che esiste in versione Regular (3,080 yen) e Ltd. Express (3,630 yen). Questo pass ha una validità di due giorni consecutivi e include il viaggio A/R Namba/Shin-Imamiya – Koyasan, viaggi illimitati sugli autobus della Nankai Rinkan e in più una serie di coupon sconto sulle principali attrattive del Koyasan.

Un viaggio al monte Koya è probabilmente una delle esperienze più emozionanti e particolari che si possano vivere in Giappone. Visitare questa zona, culla della cultura buddhista giapponese, e dormire in un tempio rappresentano un momento di contatto puro con il Giappone, un modo per scoprire e vivere da vicino la sua civiltà. La notte in un tempio buddhista è stata per me un vero piacere per lo spirito, permettendomi di staccare la spina dalla normale routine e dallo stress. Qui si è costretti a rallentare, non c’è altro da fare se non godersi la bellezza della natura, la sacralità dei templi e la meraviglia dei giardini avvolti nel silenzio.

Daniela Travaglini

Daniela Travaglini

Yamatologa per caso, alla scoperta degli angoli più autentici e tradizionali del Giappone. Vivo a Roma, ma quando posso, scappo nella mia amata Tokyo.

www.tradurreilgiappone.com

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