fbpx Skip to main content

Quando si pensa a Tokyo, spesso le prime cose a venire in mente sono le strade affollate e le luci al neon di Shibuya e Shinjuku, i negozi di action figure degli anime e le sale giochi in ogni angolo di Akihabara, gli edifici tradizionali nei pressi di Asakusa o gli alti grattacieli e i negozi di lusso di Ginza.

Questo post contiene link affiliati. Significa che se userai questi link per acquistare qualcosa, potremmo ricevere una commissione che ci servirà a sostenere il nostro lavoro per Voyapon. Per ulteriori dettagli, leggi la nostra dichiarazione informativa.

Ma nonostante viva a Tokyo da qualche anno, ancora oggi continuo a scoprire nuovi luoghi e perle nascoste. Senza dubbio, tra i miei luoghi preferiti da esplorare a Tokyo ci sono le aree dette shitamachi (下町). Il termine shitamachi significa “città bassa” e descrive zone ricche di storia che mostrano un lato diverso della città, dove poter ancora apprezzare scorci del Giappone tradizionale.

Il tempio Jindaiji (深大寺) e l’area circostante sono ottimi esempi di shitamachi, dove è possibile passeggiare tra storia e natura intorno al secondo tempio buddista più antico di Tokyo.

Il Tempio Jindaiji, il secondo più antico di Tokyo

Il tempio Jindaiji si trova nella città di Chofu, a meno di un’ora da Shibuya e Shinjuku, ed è un’ottima meta se avete intenzione di visitare il Museo Ghibli, poiché l’autobus per Jindaiji passa molto vicino all’ingresso del museo.

Il Jindaiji è un tempio buddista fondato nel 733 ed è il secondo più antico di Tokyo dopo il Sensoji di Asakusa. Ma l’atmosfera e l’ambiente circostante sono completamente diversi. Mentre il Sensoji si trova nel cuore urbano del quartiere turistico di Asakusa, il Jindaiji è immerso nella natura, tra ristoranti tradizionali di soba e accanto a un giardino botanico. È anche noto tra la gente del posto come tempio dove pregare per il successo delle relazioni amorose e del matrimonio.

Il nome di questo tempio si deve al dio Jinja Daio. Leggenda vuole che un ragazzo di nome Fukuma si innamorò di una ragazza appartenente a una famiglia ricca e potente. I genitori di lei, tuttavia, si opposero alla relazione e la mandarono a vivere su un’isola in mezzo a un grande lago.

Fukuma pregava il dio Jinja Daio di aiutarlo a riavere la ragazza, finché un giorno gli apparve una misteriosa tartaruga che lo condusse sull’isola dove si trovava la sua amata. A quel punto, vedendo che Fukuma godeva della protezione divina, la famiglia della ragazza tornò sui propri passi e permise loro di sposarsi.

La coppia ebbe un figlio, che divenne un monaco di nome Manko Shonin e fondò il tempio Jindaiji per esaudire il desiderio del padre di ringraziare il dio Jinja Daio per tutto ciò che aveva fatto per lui.

Ma non è solamente il tempio a rendere la zona di Jindaiji degna di nota: passeggiando nei suoi dintorni, infatti, vi sembrerà di trovarvi in una piccola Kyoto. La zona è anche famosa per i suoi soba, spaghetti di grano saraceno, e conta diversi ristoranti tradizionali dove gustare questo piatto popolare della cucina giapponese.

Il Monte Fuji e la Pagoda Chureido in Giappone

Tokyo Wide Pass

Un pass scontato valido per 3 giorni di viaggi illimitati in treno a Tokyo e nelle prefetture circostanti! Perfetto per gite in giornata da Tokyo a famose mete turistiche come il Monte Fuji, Nikko e Karuizawa.

Più info

I soba locali e le bancarelle di street food

Quando visito il quartiere, di solito mangio da Yusui (湧水), uno dei ristoranti di soba più popolari di Jindaiji. Questo ristorante si sviluppa su due piani e ha uno stile e un’atmosfera molto tradizionali. Oltre ai tavoli e alle sedie in stile occidentale, ci sono anche tavoli bassi con cuscini per sedersi sul pavimento.

Il menu di Yusui offre molti tipi di soba, caldi o freddi, e con diverse guarnizioni. Io ho ordinato un set con soba freddi e tempura di gamberi e verdure.

Insieme ai soba freddi, di solito viene servita la salsa tsuyu, preparata con il brodo dashi e una miscela di salsa di soia, mirin (vino di riso) e zucchero. Prima di mangiare i vostri soba, immergeteli nella salsa tsuyu e… buon appetito!

Assieme ai soba e allo tsuyu vi daranno anche una piccola teiera di sobayu, l’acqua in cui sono stati cotti i soba, che ha un sapore leggero, leggermente dolce e terroso. Quando finite gli spaghetti, versate la sobayu nella salsa tsuyu e mescolatele con le bacchette. Il risultato è un brodo molto ricco e dal sapore intenso da bere a fine pasto.

Per concludere al meglio, per dessert vi consiglio di ordinare dei dolcetti giapponesi tipici a base di riso e pasta di fagioli dolci, che vi verranno serviti con una tazza di tè verde caldo in omaggio.

Nei dintorni di Jindaiji si trovano anche diverse caffetterie e sale da tè tradizionali, oltre a piccole bancarelle dove è possibile acquistare street food e dolci giapponesi.

Create le Vostre Ceramiche Ricordo a Jindaiji

Tra i tanti negozi di souvenir, vi consiglio il laboratorio di ceramica Mushashiya Jindaiji-Gama, dove potrete provare a lavorare la ceramica di persona e creare il vostro capolavoro. Il workshop offre tre diversi corsi:

  • Il più semplice e veloce è il “Rakuyaki“, in cui si può scegliere una ceramica non smaltata tra più di 100 tipi, dipingerla e attendere 20 minuti fino alla cottura.
  • La seconda opzione è lo “Honyaki“, dove il pezzo viene smaltato e cotto per circa 16 ore in un forno elettrico, per poi essere consegnato in un secondo momento.
  • La terza opzione è il “Tebineri“, che consente di creare la vostra ceramica personale lavorando l’argilla a mano. La cottura dura circa un mese, ma il laboratorio spedisce in tutto il Giappone.

I prezzi variano a seconda del workshop, ma è un’esperienza straordinaria per ricordare la visita a Jindaiji con un souvenir originale e fatto a mano. Il laboratorio vende anche molte ceramiche fatte a mano come tazze, bicchieri, piatti, portabacchette e altre decorazioni in stile giapponese.

Donna giapponese che chiama un amico su un telefono fisso: もしもし

La SIM card Mobal è l’unica SIM con un numero telefonico giapponese — perfetta se hai bisogno di comunicare durante viaggi brevi, oppure per chi vive, lavora o studia in Giappone per un periodo più lungo. E se viaggi in gruppo o con la tua famiglia, anche il pocket wifi Mobal è un’ottima soluzione!

Scopri di più sulle offerte per la SIM card e il pocket wifi Mobal

I Simpatici Yokai nel Negozio e Caffè di Kitaro dei Cimiteri

Un altro luogo particolare della zona è Kitaro Chaya, un negozio e caffè a tema basato sul famoso manga dedicato agli yokai Kitaro dei Cimiteri (GeGeGe no Kitaro). Il negozio è decorato con i protagonisti del manga – gli yokai, le creature spettrali del folklore giapponese.

Consiglio di visitare questo posto anche se non conoscete il manga, perché è interessante e divertente. Al secondo piano c’è una piccola mostra di dipinti di yokai e altri oggetti correlati, e un caffè dove si possono assaggiare dolci originali a tema e piatti che variano a seconda della stagione.

Altre Cose da Fare e Vedere nei Dintorni del Tempio Jindaiji

L’area del tempio Jindaiji ospita anche alcune interessanti attrazioni, perfette da inserire nell’itinerario di una gita in giornata. Ecco alcune delle mie mete preferite:

Il cimitero degli animali di Jindaiji: il più grande cimitero di animali domestici di Tokyo

Il Cimitero degli animali di Jindaiji (Jindaiji Dobutsu Reien) è il più grande cimitero per animali domestici di Tokyo. I padroni possono affittare un piccolo ripiano per creare un altare ed esporre le foto del loro animale domestico, le ceneri, amuleti, fiori e persino scatolette di cibo e i suoi giocattoli preferiti.

Il giardino botanico di Jindai: fiori di stagione a Tokyo

Accanto al tempio Jindaiji si trova il Giardino Botanico di Jindai (Jindai Shokubutsu Koen), gestito dal governo metropolitano di Tokyo. Le più di 100.000 specie di piante e alberi ospitate nel giardino si trasformano nel corso delle stagioni. Questa meta è anche conosciuta per ospitare il roseto più grande di Tokyo, che verso metà ottobre conta più di 5000 rose in fiore. Si possono ammirare anche susini locali, ciliegi, glicini in primavera, azalee, peonie in estate e piante esotiche tropicali e subtropicali tutto l’anno.

Onsen Yumori no Sato: una sorgente termale nel centro di Tokyo

Qui potrete godervi una sorgente termale senza dover uscire da Tokyo. Si trova a 7 minuti a piedi dal tempio Jindaiji e l’atmosfera è squisitamente tradizionale. La struttura conta nove diversi tipi di bagni in totale, una sauna e un ristorante. L’esperienza onsen consiste in tre zone distinte, una interna e due esterne, e l’acqua è scura, quasi nera, un fenomeno unico delle sorgenti termali di Tokyo.

Come Arrivare a Jindaiji

Il modo più comodo per raggiungere il tempio Jindaiji è con l’autobus dalle stazioni ferroviarie di Chofu, Tsusujigaoka, Mitaka e Kichijoji.

Consiglio di usare l’autobus da Kichijoji perché è una stazione JR ed è accessibile con il JR Pass. Tuttavia, il biglietto dell’autobus per Jindaiji non è incluso nel pass.

La fermata dell’autobus per Jindaiji si trova davanti all’ingresso del negozio Don Quijote, all’uscita sud della stazione di Kichijoji, sulla piattaforma numero 6. Potete prendere gli autobus 04, 06 o 14, ma con ognuno dovrete scendere a una fermata diversa. Se prendete lo 04, scendete alla fermata Jindaiji (深大寺). Se utilizzate lo 06, scendete alla fermata Jindaiji Iriguchi (深大寺入口), che dista 7 minuti a piedi dal tempio. Infine, se prendete il 14, scendete alla fermata Jindaiji Shogakkomae (神大小学校前).

Tutti e tre gli autobus passano anche per il Museo Ghibli, rendendo la visita sia al Jindaiji che al museo una perfetta gita in giornata. La fermata si trova a 3 minuti a piedi dal museo e si chiama Myojo Gakuen Iriguchi (明星学園入口).

Tradotto da Anna Toccoli

Lucia Tsujiguchi

Lucia Tsujiguchi

Sono arrivata a Tokyo da Madrid nel 2017, con due valigie piene di sogni da realizzare e uno zaino carico di paure da superare. Nei miei viaggi e nelle mie avventure porto sempre con me una macchina fotografica, la mia più grande passione. Il mio "ikigai" è scoprire la vera essenza del Giappone, la parte nascosta nella quotidianità, nei supermercati affollati di vecchiette, nei ristoranti senza menù in inglese, negli angoli segreti delle campagne e nelle piccole cose di tutti i giorni che passano inosservate.

Rispondi