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Viaggiare in Giappone con i tatuaggi

Buone maniere Cultura Onsen

State programmando un viaggio in Giappone e vi chiedete se i tatuaggi possano creare problemi? La questione dei tatuaggi in Giappone incuriosisce e preoccupa molti viaggiatori, perché spesso si sente dire che “in Giappone i tatuaggi sono vietati”. In realtà, i tatuaggi non sono illegali: potete tranquillamente viaggiare in Giappone con tatuaggi visibili. Tuttavia, esistono ancora luoghi, come onsen (sorgenti termali), centri benessere, piscine e alcune palestre, dove potrebbero negarvi l’ingresso. Questo accade perché i tatuaggi in Giappone sono storicamente associati alla yakuza, la mafia giapponese, e quindi talvolta percepiti con diffidenza. Purtroppo, questo pregiudizio coinvolge sia gli abitanti locali che i turisti stranieri, che il più delle volte non hanno alcun legame con la yakuza.

Nonostante queste restrizioni, viaggiare in Giappone con dei tatuaggi è assolutamente possibile e l’esperienza rimane straordinaria. In questo articolo scoprirete tutto quello che c’è da sapere: dove i tatuaggi possono essere un problema, come comportarvi e come vivere al meglio il vostro viaggio in Giappone, tatuaggi compresi.

I tatuaggi sono legali in Giappone?

In passato, la legislazione sui tatuaggi in Giappone era piuttosto complessa. Poiché il tatuaggio veniva considerato una procedura medica e non una forma di arte o artigianato, la pratica si trovava in una zona grigia: non era ufficialmente illegale, ma neppure pienamente riconosciuta. In alcuni casi, tatuatori professionisti sono stati multati per esercizio abusivo della professione.

La situazione è cambiata nel settembre 2020, quando la Corte Suprema giapponese ha stabilito che per esercitare come tatuatore non fosse più necessaria una licenza medica. Da quel momento, la professione del tatuatore in Giappone è diventata a tutti gli effetti legale.

Questa modifica, tuttavia, non ha rivoluzionato la realtà quotidiana: i giapponesi si tatuano da secoli e chi desiderava un tatuaggio poteva ottenerlo anche prima della nuova legge. Dall’altro lato, l’immagine negativa dei tatuaggi continua a influenzare l’opinione pubblica e a generare restrizioni in certi contesti.

Che attività e posti sono proibiti in Giappone se si hanno dei tatuaggi?

Avere o meno un tatuaggio cambia poco o nulla nell’esperienza di un viaggio in Giappone. Rimane comunque utile sapere quali posti impediscono l’entrata alle persone tatuate.

Consigli per andare agli onsen o nei bagni pubblici con un tatuaggio

I luoghi più ambiti e allo stesso tempo più problematici sono senza dubbio gli onsen. In passato, vietare l’accesso a tutte le persone tatuate era un modo semplice per scoraggiare la presenza della yakuza senza rischiare ritorsioni. Questa restrizione si è mantenuta nel tempo ed è diventata una delle principali preoccupazioni per i turisti che desiderano visitare il Giappone con dei tatuaggi.

La realtà, però, è meno rigida di quanto spesso si creda all’estero. Molti onsen oggi risultano accessibili anche a chi ha tatuaggi, soprattutto se si chiede in anticipo. Se alcune strutture mantengono un divieto severo, altre permettono l’ingresso purché i tatuaggi siano coperti o poco visibili.

Potete anche prenotare un onsen privato, dove nessuno verrà a controllare se avete tatuaggi. Questa alternativa è disponibile in alcuni ryokan e hotel, previa prenotazione o con una vasca privata direttamente nella propria stanza.

Se invece non riuscite a trovare un onsen che accetti i tatuaggi, un’ottima alternativa è il sento (bagno pubblico), che permette comunque di vivere un’esperienza simile. A differenza degli onsen, pensati soprattutto per il relax e lo svago, i sento nascono come bagni pubblici per l’igiene quotidiana. In passato, infatti, molte abitazioni giapponesi non disponevano di una vasca da bagno, e per questo era abitudine recarsi al sento ogni giorno.

Al giorno d’oggi questa funzione di pubblica utilità rimane associata ai sento, che garantiscono l’accesso a chiunque, anche a chi è tatuato. In ogni città giapponese si trovano decine di bagni pubblici, tuttora molto frequentati. Ci troverete le consuete doccette con lo sgabellino, dove lavarsi accuratamente prima di immergersi nelle diverse vasche: acqua calda e fredda, idromassaggio, denki buro (bagni elettrificati), bagni al radon e saune. 

Attenzione a non confondere i tradizionali sento con i super sento. Questi ultimi sono grandi strutture moderne dedicate al relax e all’intrattenimento, con numerose vasche, aree benessere e persino ristoranti. A differenza dei sento classici, però, i super sento generalmente tendono a vietare l’ingresso alle persone tatuate.

Altri luoghi dove i tatuaggi potrebbero essere un problema in Giappone

Alcune spiagge sono off-limits per chi sfoggia tatuaggi di grandi dimensioni (quelli piccoli di solito non sono un problema). Se volete andare in una spiaggia dove i tatuaggi sono vietati, vi consigliamo di indossare un abbigliamento che copra braccia o gambe, in modo che i tatuaggi non siano visibili. Tenete presente che in Giappone molte persone nuotano comunque con maniche o pantaloni lunghi per proteggersi dal sole. I regolamenti delle spiagge generalmente dipendono dall’atteggiamento locale verso i tatuaggi: è più probabile che vi venga rifiutato l’accesso in una spiaggia di Kobe o Osaka piuttosto che a Okinawa, dove i tatuaggi sono percepiti in modo totalmente diverso e non rappresentano un problema, nemmeno se numerosi.

Gli altri luoghi dove potreste incontrare delle difficoltà con i tatuaggi sono i centri sportivi e le piscine. Probabilmente non sono al primo posto nella lista dei posti in cui andare da turisti, ma vale comunque la pena citarli. In genere, i centri sportivi richiedono semplicemente di coprire i tatuaggi, ma dipende di caso in caso, quindi meglio verificare in anticipo.

Si può tranquillamente viaggiare in Giappone con i tatuaggi

Dall’esterno, può sembrare che viaggiare in Giappone con dei tatuaggi sia molto restrittivo, ma la realtà non è così terribile. Io stesso ho buona parte del corpo coperta da tatuaggi, eppure ho vissuto anni in Giappone e non ho mai incontrato difficoltà nella mia vita quotidiana. Sono entrato senza problemi in tutti i tipi di posti menzionati nell’articolo, basta abituarsi a controllare in anticipo il regolamento. Certo, gli onsen sono un’esperienza che tutti vorrebbero fare, ma il Giappone è comunque pieno di luoghi e paesaggi da vedere dove i tatuaggi non sono per nulla un problema. Quindi non fatevi problemi a viaggiare in Giappone e scoprirne le tante meraviglie, che siate tatuati o meno.

Tradotto e aggiornato da Stefania Da Pont


Questo articolo è stato pubblicato in Buone maniere, Cultura, Onsen e taggato da Gaël Faulconnier. Aggiungi ai preferiti il permalink.

Gaël Faulconnier

Mi chiamo Gaël, ho 23 anni e vengo dal sud-est della Francia. Sono arrivato in Giappone a giugno del 2019 e da allora vivo a Osaka. Mi interessano la cultura, la storia, le religioni e le tradizioni giapponesi. Le mie passioni principali sono l'ukiyo-e (le stampe artistiche giapponesi) e i tatuaggi tradizionali.

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