Se non avete trascorso gli ultimi cinque anni in un eremo, avrete sicuramente sentito parlare del film di animazione Your Name (君の名は, Kimi no Na wa), che sin dalla sua uscita nel 2016 ha continuato a godere di una popolarità straordinaria, forse seconda solo alle opere dello Studio Ghibli. Si tratta di una storia d’amore giovanile, che mescola il mito giapponese di Tanabata e il realismo magico dell’autore Haruki Murakami (il regista di Your Name, Makoto Shinkai, ne è un dichiarato ammiratore), la cui rappresentazione della nostalgia e del desiderio esistenziale ha catturato il pubblico di tutto il mondo.
Una delle caratteristiche di Makoto Shinkai è l’estrema fedeltà nel rappresentare i luoghi reali in cui sono ambientati i suoi racconti. Le sue pellicole hanno avuto effetti miracolosi nella promozione del turismo locale: i visitatori si sono riversati in tutti quei luoghi già conosciuti sul grande schermo, come per immergersi nella storia attraverso il mondo reale.
L’industria degli anime è una dei più grandi ambasciatori della cultura popolare giapponese nel mondo, e il suo successo si è riflesso nella crescita esponenziale del mercato internazionale rispetto a quello interno. Secondo l’ultimo rapporto pubblicato dall’AJA (Association of Japanese Animations), mentre la crescita del mercato interno ha ristagnato nell’ultimo decennio, il mercato internazionale continua a crescere e molto probabilmente supererà il primo in pochi anni.
Il turismo giapponese, sia locale che internazionale, è sempre stato influenzato da anime e manga. Se vogliamo un esempio più geograficamente vicino a noi, basti pensare che in Spagna la città di Cuenca ha visto una crescita repentina nell’afflusso dei turisti giapponesi da quando la serie animata Sound of the Sky l’ha scelta come ambientazione. Il concetto di pellegrinaggio nel mondo degli anime e dei manga non è affatto una novità; al contrario, è una pratica che si è consolidata negli anni e si è estesa anche ad altri settori, come quello dei videogiochi. Così, parlare degli effetti sociali ed economici della fiction in Giappone assume nuove dimensioni al di là della semplice discussione dei dati di consumo in termini di lettori o spettatori.
Quali Sono i Luoghi Reali Che Hanno Ispirato le Ambientazioni di Your Name?
In più di un’occasione, Shinkai ha espresso la sua fascinazione per la città di Tokyo, che ha visitato per la prima volta dalla sua nativa Nagano dopo il liceo. Più di due decenni dopo, la sua visione fresca della grande metropoli giapponese continua a conquistare il pubblico, non solo per l’emotività delle sue storie ma anche perché ci permette di vedere Tokyo attraverso i suoi occhi.
Stavolta, in Your Name, Shinkai attinge anche alle sue esperienze d’infanzia vissuta a Nagano per ritrarre il fascino della campagna e la bellezza dei paesaggi montuosi.
È Possibile Visitare i Luoghi di Your Name in Giappone?
La stragrande maggioranza delle località esiste nella realtà proprio come nel film e può essere visitata senza problemi. L’unica eccezione è Itomori, la città di Mitsuha, che è completamente fittizia. Questo però non significa che non sia ispirata a luoghi reali. Di seguito, andremo alla scoperta di tutti i luoghi realmente esistenti che si possono riconoscere nell’anime.
Luoghi del Film a Tokyo
Gli eventi che si svolgono dal punto di vista di Taki hanno luogo a Tokyo, in particolare nei dintorni di Shinjuku e Minato, aree centrali della metropoli che concentrano una gran parte dei luoghi più emblematici del film. C’è un motivo se Shinjuku fa spesso la sua comparsa nelle opere di Shinkai: è stato infatti il primo posto che ha visto quando ha visitato Tokyo in gioventù. Attraverso lo stupore di Mitsuha al suo arrivo a Shinjuku, il regista condivide con il pubblico un pezzo di sé, della propria nostalgia.
Koshu Kaido davanti alla stazione di Shinjuku
La stazione di Shinjuku è uno dei luoghi più affollati dell’intera Tokyo. Moltissime linee di trasporto pubblico convergono in questa enorme stazione, che è circondata tra le altre cose da uffici e negozi. Qui su Google Maps si può vedere una delle sue entrate, sul lato che si affaccia sul viale Koshu Kaido, uno tra i maggiori della città nonché una delle cinque strade che una volta collegavano la vecchia capitale di Edo (ora Tokyo) con le province.
L’incrocio di Kita Dori a Shinjuku
Nishi Shinjuku (letteralmente, Shinjuku Ovest) è dove si concentrano alcuni dei grattacieli più conosciuti di Tokyo, ed è ovviamente una meta molto gettonata tra gli appassionati di architettura. Questo luogo in particolare è famoso per la sua peculiare struttura circolare che sostiene i vari semafori e segnali stradali.
Yunika Vision
Questo enorme schermo pubblicitario di fronte a Kabukicho è uno dei simboli di Shinjuku. In funzione dal 2010, questa grande piattaforma pubblicitaria trasmette anche alcuni eventi in diretta (nel film appare una trasmissione a proposito della cometa Tiamat). Ecco dove si trova nel mondo reale.
NTT Docomo Yoyogi Building
Diversamente da altri grattacieli piu conosciuti, la NTT Docomo Tower non è aperta al pubblico, ma la sua architettura accattivante e l’illuminazione notturna ne hanno fatto uno dei punti di riferimento più riconoscibili di tutta Tokyo fin dalla sua inaugurazione.
Il Giardino Delle Parole (Cafe la Bohème)
Il ristorante italiano dove Taki lavora part-time è una copia quasi perfetta del Cafe la Bohème, tranne che per il design dell’ingresso e per il fatto che, a differenza della sua controparte fittizia, il ristorante reale si trova in una strada tranquilla e poco trafficata. Anche la posizione di questo ristorante è significativa, perché è proprio di fronte a Shinjuku Gyoen, il bellissimo parco dove si svolge la maggior parte delle scene de Il Giardino Delle Parole, un altro film di Shinkai.
Lo Starbucks di Shibuya Scramble Crossing
Si tratta probabilmente dello Starbucks più famoso di tutto il Giappone grazie alla sua posizione strategica sull’incrocio di Shibuya. Taki e Okudera-senpai prendono posto davanti alle finestre, godendo così di una vista tra le più apprezzate dai turisti.
La stazione di Yotsuya
E qui che Taki incontra Onodera il giorno del loro appuntamento. Dal racconto si evince che il protagonista abiti nei dintorni.
Tokyo City View e SkyDeck
Uno degli osservatori più popolari della capitale si trova al 52° piano della Mori Tower, all’interno del complesso di Roppongi Hills, che ospita anche negozi, ristoranti, e un piccolo museo dove si alternano mostre molto interessanti.
Salon de Thè ROND
Questo caffè si trova all’interno del National Art Center a Roppongi, progettato dallo straordinario Kisho Kurokawa. Grazie alla suggestiva struttura dell’edificio e alle mostre che si alternano durante il corso dell’anno, il centro è un must per gli amanti dell’architettura e dell’arte. Per chi vuole soltanto fare due passi o prendere un caffè, il ristorante è accessibile a tutti, senza bisogno di acquistare i biglietti d’ingresso alle mostre.
Shinanomachi Bridge
Lo Shinanomachi Bridge si trova nelle vicinanze della stazione di Shinanomachi a Tokyo. È qui che Taki scopre di non poter più contattare la sua amica.
Shintoshin Bridge
Questo è il ponte pedonale sopraelevato di Shinjuku dove Taki e Mitsuka si incrociano una sera senza rendersene conto.
Tokyo Station
Oltre a essere una delle stazioni più grandi e importanti della città, la facciata in mattoni corrispondente alla struttura originale della stazione di Tokyo è un esempio molto interessante di architettura neobarocca di fine XIX e inizio XX secolo. È da questa stazione che Taki prende il treno con i suoi amici per andare alla ricerca di Mitsuha.
La scalinata di Your Name
Concludiamo questa carrellata delle location di Your Name a Tokyo con l’ormai celebre scalinata che conduce al Santuario Suga a Yotsuya. Si tratta di un pittoresco santuario in una zona residenziale abbastanza vicina al trambusto di Shinjuku pur rimanendo in qualche modo tranquilla, come accade per molti altri quartieri in Giappone. Anche se sono passati alcuni anni dall’uscita del film, anche oggi non è raro trovare visitatori che scattano foto dell’iconica scalinata.
Luoghi del film a Aichi, Akita, Gifu e Nagano
L’avventura di Taki nel Giappone rurale attraversa molteplici località che si concentrano soprattutto a Hida, nella prefettura di Gifu.
Se l’impatto del turismo di massa sulle località di Tokyo può essere considerato solo l’ennesima goccia nel vaso del flusso costante di turisti nella capitale, le conseguenze nelle aree più remote sono state alquanto impattanti. Nessuno si aspettava che, da un giorno all’altro, i riflettori di tutto il mondo sarebbero stati puntati su località fino ad allora semisconosciute delle prefetture di Aichi, Akita, Gifu e Nagano. Per esempio, questa interessante intervista con il sindaco della città di Hida (in inglese) parla degli eventi che hanno seguito la popolarità del film e fa luce su vantaggi e svantaggi del recente boom del turismo. Quest’ultimo ha portato anche ad alcune sfide legali: i governi locali, infatti, si sono trovati a capitalizzare lo scalpore mediatico soltanto attraverso campagne non ufficiali, poiché qualsiasi spot turistico ufficiale avrebbe presentato problemi in termini di copyright. Naturalmente, questo non ha impedito alle folle di “pellegrini” di procedere nel loro percorso.
I paesaggi dal finestrino dello Shinkansen
Come potevamo aspettarci, anche i paesaggi che scorrono attraverso i finestrini del treno sono luoghi realmente esistenti. Questo paesaggio in particolare può essere ammirato a bordo del Tokaido Shinkansen durante il suo passaggio attraverso la città di Toyokawa nella prefettura di Aichi. Dato che non esiste ancora uno Street View delle linee ferroviarie, possiamo mostrarvi una vista simile da un ponte nei dintorni. Guardate il dettaglio della torre e della turbina eolica!
Stazione di Hida Furukawa
La stazione di Hida Furukawa è dove Taki inizia la sua ricerca di Mitsuha nella prefettura di Gifu. La rappresentazione è così fedele che se avessero scambiato un fotogramma del film con una foto, nessuno se ne sarebbe accorto.
Usciti dalla stazione, camminiamo per alcuni metri fino a trovare il centro per le informazioni turistiche e la fermata dei taxi.
La fermata dell’autobus
Anche la piccola, ma caratteristica fermata dell’autobus è un luogo realmente esistente (avevate ancora dubbi?) L’attenzione al dettaglio è stata condivisa anche dal consiglio comunale della città di Hida: il sindaco, nell’intervista linkata sopra, rivela che alla fermata sono stati fatti diversi miglioramenti. Un confronto tra diverse annate di Google Street View mostra che il palo con la segnaletica della fermata e il percorso dell’autobus è stato spostato a replicare la sua posizione nel film.
Il ristorante di ramen non esiste, ma l’edificio che lo ha ispirato sì.
Per fugare ogni possibile dubbio, devo confermare che il locale di ramen dove Taki riceve la terribile notizia del destino subito dalla città natale di Mitsuha non esiste. Ma seguendo una delle strade vicine dalla stazione, troviamo un edificio alquanto familiare…
Anche senza un ristorante specifico, il ramen di Takayama ha certamente beneficiato dell’afflusso di turisti desiderosi di provare la varietà locale, servita con il rinomato manzo di Hida.
Il lago Suwa che ha ispirato Itomori
Dato il tragico destino subito da Itomori, il villaggio di Mitsuha, è comprensibile che l’autore non abbia usato il nome di un luogo reale. Tuttavia, l’aspetto del villaggio è ispirato ai dintorni del lago Suwa a Nagano, la regione di origine del regista.
Il parco di Tateishi offre una splendida vista sul lago. Un ulteriore piccolo dettaglio è che vicino a questo parco c’è una scuola superiore chiamata Futaba. Coincidenza o no, si dà il caso che sia lo stesso nome della defunta madre di Mitsuha.
Hida City Library
Nel film ritroviamo anche la facciata della biblioteca cittadina di Hida, seppure il regista si sia preso alcune libertà nella sua raffigurazione, come il posizionamento delle finestre o l’aggiunta di un’insegna che in realtà non esiste. Ma a parte questo, è certamente lo stesso edificio.
A costo di sembrare ripetitiva, anche l’interno della biblioteca è rappresentato fedelmente. La biblioteca permette ai “pellegrini cinematografici” di scattare foto all’interno, purché rispettino alcune regole base. Devono chiedere prima il permesso alla reception e in nessun modo disturbare i visitatori facendo rumore, registrando video o scattando foto ad altri utenti. Fondamentalmente, è bene ricordare che questo luogo è pur sempre una biblioteca e come tale, va mantenuto un assoluto silenzio.
Un aneddoto curioso: poiché nella zona non ci sono sale cinematografiche, gli abitanti di Hida non avevano un posto dove andare a vedere il film che ritraeva la loro città con così tanta cura e dettaglio. Dopo una serie di petizioni da parte dei cittadini, la casa di distribuzione Toho ha autorizzato la proiezione del film in un centro culturale locale. I biglietti per ogni spettacolo sono andati esauriti poche ore dopo essere stati messi in vendita.
La stazione fittizia di Itomori a Maeda-Minami
Anche se Itomori è un luogo di fantasia, la sua stazione esiste nella prefettura di Akita, a pochi chilometri di distanza. È quella di Maeda-Minami, e anch’essa ha conosciuto la fama dopo essere stata l’ispirazione per la stazione che vediamo nel film.
Santuario di Miyamizu
Il santuario della famiglia di Mitsuha è ispirato al portale torii e alle scale del santuario di Hie a Takayama, famoso per il suo festival di primavera.
Your Name ritrae il Giappone autentico di tutti i giorni
Eccezion fatta ovviamente per gli elementi fantastici della storia, praticamente tutto ciò che viene mostrato nel film è molto vicino alla realtà in termini di usi e costumi. La cerimonia in cui Mitsuha danza al santuario con sua sorella fa parte delle sue responsabilità di miko (巫女). A proposito, se avete l’opportunità di assistere a una di queste danze rituali, astenetevi dallo scattare foto o registrare video delle miko perché è assolutamente vietato.
Oltre a importanti elementi culturali, ci sono anche dettagli che forniscono informazioni sui costumi e sulla gastronomia del Giappone. Per esempio, la piccola scatola per il pranzo da cui i viaggiatori mangiano a bordo del treno si chiama ekiben (駅弁), una combinazione di eki (駅, stazione) e bento (弁当, lunch box giapponesi che contengono un pasto, e che possono essere acquistate o fatte in casa). Alcuni viaggi in treno possono essere piuttosto lunghi, quindi è un’usanza abbastanza comune portare con sé o comprare alla stazione un bento, per consumarlo in viaggio come fanno i personaggi. Una menzione speciale va al pasto scelto nel film, che è un miso katsu, una delle specialità locali più famose della cucina di Nagoya.
A proposito di cibo, un altro dettaglio interessante è la mascotte bovina che i personaggi incontrano al loro arrivo a Hida. Essa rappresenta uno dei prodotti più popolari della regione: la zona di Hida è infatti rinomata per la sua carne. Inoltre, gli snack che gli amici di Mitsuha comprano mentre progettano di salvare gli abitanti del villaggio esistono davvero (in evidenza troviamo alcune delle marche che hanno sponsorizzato Your Name); questa scena dà modo al pubblico straniero di conoscere alcuni dei prodotti che si trovano comunemente nei supermercati o konbini (convenience store) giapponesi.
Un altro prodotto locale la cui popolarità è salita alle stelle dopo la sua apparizione in Your Name sono i gohei mochi, una specialità della regione di Chubu che consiste in spiedini di mochi al forno ricoperti di salsa di soia dolce.
Dove si può guardare il film Your Name?
L’immensa popolarità di questo titolo a livello globale significa che non è difficile trovare opzioni di streaming in italiano o in inglese. Per esempio, è presente all’interno del vasto catalogo anime di Netflix.
Se siete tra i pochi a non aver ancora visto Your Name, vi consiglio vivamente di non perdervelo: non solo per il valore intrinseco della storia, la qualità dell’animazione e i luoghi ritratti (tutte cose non da poco), ma anche perché le molteplici rappresentazioni della vita quotidiana dei giapponesi aprono una finestra sul Giappone autentico di tutti i giorni, comune e ordinario.
Tradotto da Anna Toccoli