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Come fare per andare a vivere in Giappone? Ammettiamolo: chi di noi non se l’è mai chiesto? E quante volte alla fine abbiamo lasciato perdere ostacolati dalla giungla burocratica delle diverse opzioni per i visti a lungo termine?

In questa guida, vogliamo fornirvi le principali informazioni sui visti a lungo termine per il Giappone, quali sono i tipi di visti previsti, quali requisiti è necessario soddisfare e quali aspetti prendere in considerazione se si vuole andare a vivere in Giappone.

È possibile andare a vivere in Giappone?

La risposta veloce a questa domanda è: sì, è possibile. Esistono diverse tipologie di visti a lungo termine e la maggior parte di essi consente di vivere e/o lavorare in Giappone per un periodo di uno, tre o cinque anni.

Le tipologie di visto diverse da quelle per soggiorni brevi, che consentono dunque di rimanere in Giappone per un periodo più lungo, sono le seguenti:

visto a lungo termine per il Giappone

Aspetti da valutare prima di decidere di trasferirsi in Giappone

La decisione di emigrare in un altro Paese non dovrebbe mai essere presa alla leggera. Oltre alle difficoltà linguistiche, va anche considerato che nella maggior parte dei casi il tenore di vita, la situazione abitativa e l’ambiente sociale saranno profondamente diversi rispetto a quelli dei propri Paesi di origine.

Pertanto, vorrei prima fornirvi una breve panoramica degli aspetti da tenere in considerazione se state valutando di andare a vivere in Giappone. Per quanto mi riguarda, tre aspetti in particolare hanno giocato un ruolo cruciale. Ma, naturalmente, questi aspetti possono variare da persona a persona.

studiare giapponese per visto a lungo termine
“Sto studiando!” – Se volete vivere in Giappone, fareste meglio anche a impararne la lingua.

Con i suoi più di 50.000 kanji, la lingua giapponese è considerata una delle più difficili da imparare. Se desiderate vivere in Giappone, non è possibile evitare di studiarne la lingua a breve o lungo termine, dalle espressioni di base per comunicare alle parole per scusarsi, fino ai diversi modi di esprimere sentimenti come l’amore. Inoltre, lo studio dei kanji può portare dei vantaggi pratici. Per esempio, se vorrete esplorare le zone rurali del Giappone in treno, dovrete essere in grado di leggere i caratteri giapponesi per scendere alla stazione corretta.

Sono numerosi i disastri naturali che ogni anno colpiscono il Giappone. La terra giapponese trema circa 5.000 volte l’anno, e sperimenta una media di tre tifoni a stagione che portano con sé inondazioni, seguite da ondate di calore fino a 41 gradi, come accaduto nel 2018. Insomma, se avete deciso di emigrare in Giappone, dovrete essere preparati ai i disastri naturali.

Un’altra questione sono il costo della vita e la situazione degli alloggi. Chi di voi è già stato in Giappone saprà che gli appartamenti giapponesi sono molto più piccoli rispetto agli appartamenti occidentali. Inoltre, il prezzo di frutta e verdura è decisamente più alto di quello a cui la maggior parte di noi è abituata. Per darvi una piccola panoramica, ecco un elenco mensile di entrate e uscite, che include il reddito e le spese medie per una famiglia di due persone nell’area di Tokyo (ad aprile 2021). Le spese di assicurazione non sono incluse.

Entrate/Uscite
Reddito mensile543.063 yen
Affitto (1LDK)120.947 yen
Utenze20.095 yen
Costi di trasporto (trasporto pubblico)39.875 yen
Cibo81.352 yen
Prodotti sanitari4.884 yen
Cure mediche15.281 yen

* Dati (ad aprile 2021) forniti dall’Ufficio di Statistica del Giappone e da Realestate Japan.

Per esperienza personale, suggerirei a tutti coloro che desiderano trasferirsi senza conoscere bene il Giappone, di sperimentare almeno un anno di vita qui per entrare in contatto con il Paese reale, le persone, e scoprire come si vive prima di prendere una decisione definitiva.

Quali tipi di visti a lungo termine esistono per vivere in Giappone e quanto costano?

Prima di poter richiedere un visto a lungo termine per il Giappone, di solito è necessario procurarsi il cosiddetto Certificato di Eleggibilità (Certificate of Eligibility, CoE). Questo certificato è la prova che il richiedente soddisfa determinati requisiti di ingresso e residenza, ed è richiesto per tutti i visti a lungo termine, ad eccezione del Working Holiday Visa.

Di solito, la domanda per il CoE viene presentata dal vostro garante (datore di lavoro, università, scuola di lingue, ecc.) direttamente alle autorità di immigrazione in Giappone e non è una vostra responsabilità (sia in termini di costi che di sforzi). L’elaborazione e il rilascio della domanda possono richiedere circa 2 o 3 mesi prima che il CoE venga finalmente inviato per posta. A partire dalla data di rilascio, il CoE è valido per 3 mesi, e quindi il visto va richiesto entro questo periodo.

La richiesta dev’essere fatta presso la rappresentanza giapponese nel proprio Paese (Ambasciata o Consolato). La buona notizia è che per la maggior parte dei cittadini dell’UE, così come per i cittadini russi e statunitensi, non ci sono tasse per i visti.

Per tutte le altre nazionalità, si applicano le seguenti tasse:

Tasse per il visto (a giugno 2021)Tasse
Tassa generale per il visto *circa €24
Tassa di visto per i cittadini indianicirca €7
* Si applica alle seguenti nazionalità: Cina, Brasile, Indonesia, Vietnam, Francia, Regno Unito, Svizzera, Finlandia, tutti i paesi africani. Le tariffe possono variare per ogni paese, si prega di verificare con l’ambasciata giapponese locale.

Il rilascio del visto di solito non richiede più di 5 giorni lavorativi. Si noti inoltre che la domanda di visto va presentata personalmente. Le domande via e-mail o posta non sono accettate. Una volta presentata con successo la domanda, ottenuta l’approvazione e il visto sul passaporto, ed entrati in Giappone, riceverete la carta di soggiorno (在留カード zairyu kado). Questa rappresenta la vostra carta d’identità in Giappone e fornisce informazioni sullo stato del visto (tipo, durata, ecc.).

Andiamo ora a vedere nel dettaglio i tipi di visti a lungo termine disponibili e per chi sono adatti.

Visto di lavoro e visto professionale altamente qualificato

Se state pensando di accettare un’offerta di lavoro in Giappone, se la vostra azienda vi sta trasferendo in Giappone, o ancora se dovete svolgere un incarico religioso come missionario, in tale caso rientrate nella categoria dei visti di lavoro.

Per richiedere un visto di lavoro o un visto per professionisti altamente qualificati, servono i seguenti documenti:

  • Un passaporto valido.
  • Un modulo di richiesta debitamente compilato (generalmente scaricabile sul sito web della rappresentanza giapponese nel proprio Paese).
  • Una fototessera (45mm x 45mm) recente (scattata negli ultimi 6 mesi).
  • Il CoE originale, più una copia.
  • In caso di visto per professionisti altamente qualificati: il calcolo di un punteggio per dettagliare la vostra attività in Giappone e prove a sostegno delle vostre conoscenze (certificati, licenze, ecc.).

A seconda del tipo di occupazione, la validità del visto può variare. I diversi periodi di validità di un normale visto di lavoro sono riportati nella seguente tabella:

Titolo professionaleEsempiValidità
ProfessoreProfessore universitario, assistente professore, ecc.5 anni, 3 anni, 1 anno o 3 mesi
ArtistaCompositori, cantautori, artisti, scultori, fotografi, ecc.5 anni, 3 anni, 1 anno o 3 mesi
Attività religioseMonaci, vescovi, missionari, ecc.5 anni, 3 anni, 1 anno o 3 mesi
GiornalistaGiornalisti di giornali, giornalisti di riviste, redattori, cameramen di notizie, ecc.5 anni, 3 anni, 1 anno o 3 mesi
Direttore commercialePresidenti di società, direttori, ecc.5 anni, 3 anni, 1 anno, 4 mesi o 3 mesi
Servizi legali/contabiliAvvocati, addetti giudiziari, contabili pubblici, contabili fiscali, ecc. abilitati in Giappone5 anni, 3 anni, 1 anno o 3 mesi
Servizi mediciDentisti, farmacisti, infermieri, ecc. abilitati in Giappone5 anni, 3 anni, 1 anno o 3 mesi
RicercatoreRicercatori, ecc. presso istituti di ricerca, ecc.5 anni, 3 anni, 1 anno o 3 mesi
IstruttoreInsegnanti nelle scuole elementari, medie e superiori5 anni, 3 anni, 1 anno o 3 mesi
Ingegnere/Specialista in discipline umanistiche/Servizi internazionaliIngegneri scientifici, ingegneri informatici, insegnanti di lingue straniere, interpreti, copywriter, ecc.5 anni, 3 anni, 1 anno o 3 mesi
Trasferimenti intra-societariPersone trasferite alla filiale giapponese5 anni, 3 anni, 1 anno o 3 mesi
Assistenza infermieristicaOperatore sanitario certificato5 anni, 3 anni, 1 anno o 3 mesi
IntrattenitoreMusicisti, attori, cantanti, ballerini, sportivi, modelli, ecc.3 anni, 1 anno, 6 mesi, 3 mesi o 15 giorni
ManodoperaChef specializzati nel cibo di un paese straniero, piloti, allenatori sportivi, sommelier, ecc.5 anni, 3 anni, 1 anno o 3 mesi
Operaio specializzatoCittadini stranieri pronti al lavoro che possiedono determinate competenze in specifici settori industriali.i) 1 anno, 6 mesi o 4 mesi
(ii) 3 anni, 1 anno o 6 mesi
Formazione tecnica per stagistiStagista tecnico1 anno o 6 mesi
* Dati tratti dal sito ufficiale del Ministero degli Affari Esteri del Giappone.

I periodi di validità e titoli di lavoro che rientrano nella tipologia di visto per professionisti altamente qualificati sono invece i seguenti:

Titolo professionaleEsempiValidità
Professionisti altamente qualificatiProfessionisti altamente qualificati, selezionati in base a un “sistema a punti”, nei seguenti settori: attività di ricerca accademica; lavoro che richieda conoscenze o abilità speciali nelle scienze naturali o umanistiche a seguito di un contratto con un ente pubblico o privato in Giappone; attività o gestione di un’organizzazione pubblica o privata in Giappone.5 anni
* Dati tratti dal sito ufficiale del Ministero degli Affari Esteri del Giappone

Esistono inoltre delle opzioni di visto speciali per i familiari (coniugi e figli) delle persone che rientrano nella categoria del visto professionale altamente qualificato. Queste consentono loro di rimanere in Giappone per 5 anni, 3 anni o un anno. I genitori di professionisti altamente qualificati che si prendono cura dei loro nipoti (sotto i 7 anni) o che vogliono sostenere la loro figlia (o nuora) incinta potranno rimanere in Giappone per 1 anno o 6 mesi.

I professionisti altamente qualificati che hanno raggiunto 70 o 75 punti nel “sistema a punti” potranno richiedere la residenza permanente dopo un soggiorno di lavoro ininterrotto di 3 anni in Giappone.

I professionisti altamente qualificati che hanno raggiunto 80 o più punti potranno richiedere la residenza permanente dopo un anno di lavoro ininterrotto in Giappone.

Visto per studenti e visto per tirocinio

Se siete ancora impegnati negli studi, allora può sicuramente interessarvi la categoria dei visti per studenti e per tirocinanti. È importante sapere che il visto per studenti non è valido solo per gli studenti universitari, ma anche per tutti coloro che stanno pianificando un soggiorno più lungo in una scuola di lingue in Giappone.

Come per il visto di lavoro, avrete bisogno dei seguenti documenti per richiedere un visto per studio o per tirocinio:

  • Un passaporto valido.
  • Un modulo di richiesta debitamente compilato
  • Una fototessera (45mm x 45mm) recente (scattata negli ultimi 6 mesi).
  • L’originale e la copia del CoE.

Vediamo nello specifico le possibili validità del visto per studenti:

VistoEsempiValidità
Visto per studentiStudenti in scambio, studenti di lingue4 anni 3 mesi, 4 anni, 3 anni 3 mesi, 3 anni, 2 anni 3 mesi, 2 anni, 1 anno 3 mesi, 1 anno, 6 mesi o 3 mesi
* Dati tratti dal sito ufficiale del Ministero degli Affari Esteri del Giappone

Il periodo di validità del visto per studenti si basa solitamente sulla durata del programma di studio a cui si è iscritti. I programmi di scambio universitario con le università partner in Giappone, per esempio, hanno solitamente una durata di uno o due semestri, il che corrisponde a un periodo di validità del visto per studenti di 6 mesi o un anno (in questo caso, tuttavia, di solito si ottiene un visto con un periodo di validità di 1 anno e 3 mesi).

Se volete richiedere un visto studentesco per frequentare una scuola di lingua giapponese, il periodo massimo di studio è di 2 anni, così come la validità del visto.

Vediamo invece i diversi tipi di visto per tirocinio :

VisaEsempiValidità
Attività Designata
(特定活動, tokutei katsudo)
Stage retribuito, assistenza personale ai diplomatici5 anni, 4 anni, 3 anni, 2 anni, * 1 anno, * 6 mesi o * 3 mesi
Attività Culturale
(文化活動, bunka katsudo)
Stage non retribuito, persone che studiano la cultura giapponese (cerimonia del tè, ikebana, ecc.)3 anni, 1 anno, 6 mesi o 3 mesi
* Si applica a uno stage retribuito. Dati tratti dal sito ufficiale del Ministero degli Affari Esteri del Giappone.

Normalmente, uno stage retribuito in Giappone richiede l’iscrizione a un’università nel Paese di origine per l’intera durata del tirocinio. Per stage non retribuiti che non superano i 90 giorni, non è necessario richiedere il visto per attività culturali (vale per i Paesi esenti da visto). Il visto per attività designata della durata di massimo 3 mesi per tirocini retribuiti si riferisce a “lavori estivi” che è possibile svolgere durante il periodo libero dalle lezioni presso la vostra università di provenienza.

Visto per vacanza-lavoro

Il Working Holiday Visa ha come obiettivo promuovere lo scambio culturale e una migliore comprensione tra il Giappone e il Paese di origine dei giovani che scelgono questo tipo di “soggiorno vacanza-lavoro” .

A differenza degli altri tipi di visti a lungo termine presentati sopra, non è necessario un CoE per richiedere il Working Holiday Visa. Tuttavia, per il rilascio del visto devono essere soddisfatti alcuni requisiti:

  1. Presentare la domanda di persona e rendersi disponibili a partecipare a un colloquio.
  2. Lo scopo del viaggio dev’essere esplorare il Giappone e conoscere la cultura giapponese, con la possibilità di lavorare. Lavorare in Giappone non dev’essere il motivo principale per candidarsi.
  3. Avere almeno 18 anni e non più di 30 al momento della presentazione della domanda.
  4. Non essere accompagnati da persone a carico (coniugi o figli).
  5. Avere mezzi finanziari sufficienti per i primi mesi in Giappone (circa 200.000 yen/ circa 1.500 Euro).
  6. Avere un passaporto valido e un biglietto aereo per il volo di andata. Chi non ha ancora prenotato il biglietto aereo di ritorno, deve avere riserve finanziarie aggiuntive di circa 1.200 Euro.
  7. Non aver mai usufruito in precedenza di un visto vacanza-lavoro.
  8. Per tutta la durata del soggiorno in Giappone, è necessario essere in possesso della copia di una polizza assicurativa, o in alternativa di un modulo di richiesta di assicurazione o un impegno scritto di adesione all’Assicurazione sanitaria nazionale del Giappone.
  9. Essere in buone condizioni fisiche e mentali.
  10. Non avere precedenti penali.

Una volta soddisfatti tutti questi requisiti, vediamo ora quali sono i documenti necessari per richiedere il Working Holiday Visa:

  • Un passaporto valido.
  • Un modulo di richiesta compilato
  • Una fototessera (45 mm x 45 mm/ 2 pollici x 2 pollici) recente (scattata negli ultimi 6 mesi).
  • Biglietti aerei
  • Prova di disponibilità economiche (es. estratto conto bancario) di almeno 2.000 Euro (o almeno 3.000 Euro se non in possesso di un biglietto andata e ritorno).
  • Un contratto di assicurazione sanitaria all’estero per la durata dell’intero soggiorno, oppure una dichiarazione scritta di impegno ad aderire all’assicurazione sanitaria nazionale del Giappone.
  • Itinerario di viaggio (modulo da compilare in inglese o giapponese).
  • Curriculum (in inglese o giapponese).
  • Lettera di intenti (su una pagina) in inglese o giapponese.

Probabilmente vi starete chiedendo anche cosa scrivere esattamente nella lettera di intenti. Potete usare semplicemente le seguenti domande come linee guida:

  1. Chi sei e cosa fai?
  2. Per quale motivo vuoi fare una vacanza-lavoro?
  3. Perché vuoi andare proprio in Giappone?
  4. Cosa speri di ottenere dal tuo soggiorno in Giappone?
  5. Perché pensi di essere un candidato ideale per ottenere un Working Holiday Visa?

Se riuscirete a recarvi in Giappone con un Working Holiday Visa, tenente presente che dovrete evitare lavori nel “settore dello spettacolo”. Questo include attività in discoteche, bar e simili. Rimanendo in Giappone per meno di un anno con un Working Holiday Visa, verrete registrati dal sistema fiscale giapponese come “Non residenti”. Ciò significa che non riceverete alcun beneficio fiscale sul reddito e le relative imposte saranno automaticamente del 20,42%.

Il Working Holiday Visa vale esclusivamente per alcuni Paesi. Per quanto riguarda l’Italia, l’accordo è stato raggiunto solo recentemente (a maggio 2022) e al momento non ci sono ancora indicazioni ufficiali e aggiornate da parte dell’Ambasciata giapponese in Italia.

Visto per il coniuge

Un altro tipo di visto a lungo termine è il visto per coniugi, di cui esistono tre diverse varianti:

  1. Visto dipendente (se il tuo coniuge lavora in Giappone).
  2. Visto per coniuge o figlio di un cittadino giapponese (se il coniuge o i genitori sono giapponesi).
  3. Visto per coniuge con residenza permanente (se il coniuge ha un permesso di soggiorno permanente in Giappone).

A seconda della tipologia di visto, potrebbero essere richiesti dei documenti diversi. In ogni caso, per tutti e tre i tipi di visto per coniuge sono obbligatori i seguenti documenti:

  • Un passaporto valido.
  • Un modulo di richiesta compilato
  • Una fototessera (45 mm x 45 mm/ 2 pollici x 2 pollici) recente (scattata negli ultimi 6 mesi).
  • L’originale e la copia del CoE.

La domanda deve essere approvata dall’ambasciata giapponese nel proprio Paese, motivo per cui si rende necessario contattare l’ambasciata in anticipo. Una volta che la domanda è stata approvata, per richiedere il visto dipendente verranno richiesti i seguenti documenti:

  • Un passaporto valido.
  • Un modulo di richiesta compilato
  • Una fototessera (45 mm x 45 mm/ 2 pollici x 2 pollici) recente (scattata negli ultimi 6 mesi).
  • Una copia del passaporto e del visto del coniuge, possibilmente già una copia della carta di soggiorno del partner (anche se l’originale è meglio).
  • Il contratto di lavoro del coniuge in Giappone.
  • Una copia autenticata del certificato di matrimonio.
  • Conferma della residenza in Giappone, per esempio tramite un contratto di locazione.

Per richiedere un visto per coniuge se il partner è giapponese, sono necessari i seguenti documenti:

  • Un passaporto valido.
  • Un modulo di richiesta compilato
  • Una fototessera (45 mm x 45 mm/ 2 pollici x 2 pollici) recente (scattata negli ultimi 6 mesi).
  • Una copia recente del registro di famiglia (koseki tohon) dal Giappone, che non abbia più di 6 mesi e in cui il matrimonio è già registrato.
  • Un certificato di residenza dal Giappone.
  • Garanzie finanziarie (es. contratto di lavoro).
  • Una copia del passaporto del coniuge.

Se il coniuge ha un permesso di soggiorno permanente per il Giappone e desiderate richiedere un visto per coniuge, sono richiesti i seguenti documenti:

  • Un passaporto valido.
  • Un modulo di richiesta compilato.
  • Una fototessera (45 mm x 45 mm/ 2 pollici x 2 pollici) recente (scattata negli ultimi 6 mesi).
  • Una copia del passaporto e del visto del coniuge, possibilmente una copia della carta di soggiorno del partner (meglio ancora l’originale).
  • Un certificato di residenza dal Giappone.
  • Garanzie finanziarie (es. contratto di lavoro).
  • Una copia di tutte le pagine del passaporto del coniuge.

Anche se avete presentato tutta la documentazione richiesta, l’ambasciata potrebbe richiedere documenti aggiuntivi. Soprattutto nel caso di un matrimonio con un cittadino giapponese, il governo giapponese fa tutto il possibile per smascherare i matrimoni falsi, motivo per cui devono essere presentate molte prove per il riconoscimento del matrimonio in Giappone (foto, cronologia di chat, biglietti aerei, eccetera.).

Diamo ora uno sguardo alla durata di validità delle tre diverse tipologie di visto per coniugi:

VisaValidità
Visto dipendente5 anni, 4 anni, 3 mesi, 4 anni, 3 anni, 3 mesi, 3 anni, 2 anni, 3 mesi, 2 anni, 1 anno, 3 mesi, 1 anno
Visto per coniuge o figlio di un cittadino giapponese5 anni, 3 anni, 1 anno o 6 mesi
Visto per coniuge con residenza permanente5 anni, 3 anni, 1 anno o 6 mesi
* Dati tratti dal sito ufficiale del Ministero degli Affari Esteri del Giappone

Per quanto riguarda le possibilità per richiedere una residenza permanente, le approfondiamo in una sezione successiva.

Altri tipi di visti a lungo termine

Oltre ai tipi di visti a lungo termine già menzionati, ci sono ovviamente altre possibili opzioni, che trovate elencate qui:

VisaEsempiValidità
Visto diplomaticoDiplomatici, corrieri/agenti diplomatici, ecc.Durata necessaria della loro missione
Visto ufficialePersonale amministrativo e tecnico delle missioni diplomatiche e membri del personale di servizio, ecc.5 anni, 3 anni, 1 anno, 3 mesi, 30 giorni o 15 giorni
Visto di avviamentoImprenditori sponsorizzati dalla comunità in Giappone e coniugi/figli degli imprenditori6 mesi
Visto per residenti di lungo periodoPersone con origini giapponesi, rifugiati indocinesi, ecc.5 anni, 3 anni, 1 anno, 6 mesi o un determinato periodo inferiore a 5 anni
* Dati tratti dal sito ufficiale del Ministero degli Affari Esteri del Giappone.

Come posso ottenere la residenza permanente in Giappone?

Nel caso in cui siate già muniti di un visto per lavoro o da coniuge, potreste chiedervi quando e come sia possibile richiedere la residenza permanente in Giappone.

Ovviamente, è possibile limitarsi a mantenere il proprio visto originario, tuttavia il permesso di soggiorno permanente presenta alcuni vantaggi. Per esempio, con una residenza permanente non siete più soggetti a limitazioni nella scelta del vostro lavoro, il che significa poter intraprendere nuovi orizzonti professionali. Un altro vantaggio è che non è più necessario prolungare continuamente il visto, con le relative pratiche amministrative, nonché i 4.000 yen di tasse associate alla domanda di estensione del visto. Altri motivi, come l’accesso semplificato ai prestiti bancari o la protezione per i coniugi in caso di decesso, possono portavi a considerare seriamente la richiesta di residenza permanente.

visto a lungo termine e richiesta di residenza permanente in Giappone
Per richiedere una residenza permanente, è necessario soddisfare numerosi requisiti.

Diamo quindi un’occhiata ai requisiti necessari per richiedere la residenza permanente in Giappone:

  1. Fedina penale pulita (nessuna condanna precedente, nessuna infrazione al codice della strada, pagamento puntuale delle tasse, ecc.).
  2. Dimostrare di avere un lavoro sicuro con cui finanziare la propria vita in Giappone.
  3. Soddisfare tutti i requisiti per il proprio visto attuale.
  4. Aver già vissuto in Giappone per 10 anni, di cui almeno 5 anni con un visto di lavoro o coniuge.
  5. Avere già l’opzione più lunga per il proprio visto di residenza (di solito una durata di 3 anni).
  6. Aver pagato regolarmente e puntualmente le tasse e i contributi al sistema sociale giapponese.
  7. Avere un garante (cittadino giapponese o una persona con un visto di residenza permanente) che vi affianchi nella richiesta.
  8. Nel periodo di 12 mesi prima e durante il processo di candidatura, essere presenti in Giappone per più di sei mesi.

Questo elenco di requisiti, in particolare il requisito di residenza di 10 anni in Giappone, può sembrare a prima vista un po’ intimidatorio, ma nelle seguenti circostanze il requisito di residenza di 10 anni può essere ridotto:

  • Coniugi sposati da almeno 3 anni e che vivono in Giappone da più di un anno.
  • Figli di cittadini giapponesi o di residenti permanenti che vivono in Giappone da più di un anno.
  • Residenti a lungo termine o rifugiati che vivono in Giappone da più di 5 anni.
  • Persone con visto professionale altamente qualificato. Con un punteggio di 70 la residenza permanente può essere richiesta dopo 3 anni; con un punteggio di 80, dopo un anno.
  • Persone che hanno vissuto in Giappone e servito il Paese per più di 5 anni consecutivi (in ambito diplomatico, sociale, economico o culturale).

Quindi, se soddisfate tutti i requisiti per la richiesta di residenza permanente, o anche alcuni dei requisiti per abbreviare il periodo di 10 anni, è possibile passare alla presentazione dei documenti necessari per richiedere la residenza permanente.

  • Il modulo di domanda di residenza permanente (永住許可申請書 eijuken shinsei-sho ).
  • Una foto tessera (4cm x 3 cm) scattata negli ultimi 3 mesi, possibilmente su sfondo bianco.
  • Il vostro attuale certificato di residenza (住民票 juminhyo ).
  • Credenziali da parte del datore di lavoro (在職証明書 zaishoku shomeisho ). Per chi è a carico del coniuge, questo documento sarà presentato dal coniuge.
  • Prova del reddito (所得 shotoku ) e prova delle tasse comunali pagate (住民税juminzei ). Queste informazioni sono solitamente incluse nel certificato fiscale, il nozei shomeisho (納税証明書), oppure nel kazei shomeisho (課税証明書).
  • Prova dell’assicurazione sanitaria nazionale.
  • Una copia del passaporto.
  • Una copia del fronte e del retro della carta di soggiorno (在留カードzairyu kado ).
  • (Se il proprio coniuge è cittadino giapponese, servirà una copia dal registro di famiglia giapponese, koseki tohon 戸籍謄本.)

Inoltre, sono richiesti i seguenti documenti al vostro garante:

  • Una dichiarazione di fideiussione (身元保証書 mimoto hosho-sho ).
  • Credenziali del datore di lavoro (在職証明書 zaishoku shomeisho ).
  • Il certificato di reddito (所得証明書 shotoku shomei-sho ) dell’anno precedente.
  • Il certificato di residenza (住民票 juminhyo ).

Il processo di domanda della residenza permanente può richiedere tra i 4 e gli 8 mesi. Il periodo può variare in base ai singoli casi e ai funzionari preposti. La domanda di residenza permanente costa 8.000 yen.

È possibile diventare cittadino giapponese?

La decisione di adottare un’altra nazionalità, in questo caso quella giapponese, può essere presa per diversi motivi, siano essi i vantaggi del passaporto giapponese, la volontà di votare, o il background professionale, come la possibilità di lavoro nella pubblica amministrazione in Giappone. Se state valutando di acquisire la cittadinanza giapponese, ecco i requisiti da soddisfare e come funziona la procedura di richiesta.

Nel 2019, sono circa 10.455 le persone che hanno espresso chiaramente questa volontà. Di queste, 8.453 hanno ricevuto la cittadinanza giapponese (国籍取得 kokuseki shutoku, acquisizione della cittadinanza), mentre circa il 5,7 per cento delle domande di naturalizzazione (帰化申請 kikashinsei ) sono state respinte. Vedete quindi come non sia del tutto impossibile diventare cittadini giapponesi.

Quali sono i requisiti per ottenere la cittadinanza giapponese?

Fondamentalmente, sono cinque i requisiti da soddisfare per richiedere la naturalizzazione:

  1. Aver vissuto in Giappone per almeno cinque anni consecutivi.
  2. Avere almeno 20 anni.
  3. Non avere precedenti penali.
  4. Avere la capacità economica di sostenersi in Giappone.
  5. Essere disposti a rinunciare alla cittadinanza originaria.

Come per i visti a lungo termine, anche qui ci sono alcune eccezioni, che riguardano la capacità di sostenersi in Giappone e la rinuncia alla cittadinanza originaria. Se risultate regolarmente sposati in Giappone, e non siete i principali contribuenti di reddito, può sostenervi economicamente il coniuge.

Per quanto riguarda la cittadinanza, si applica il principio che la doppia cittadinanza non è consentita in Giappone. Solo le persone di età inferiore ai 20 anni possono avere la doppia cittadinanza, ma prima del compimento del ventesimo anno devono decidere quale nazionalità mantenere. Solo in circostanze eccezionali, come ad esempio l’impossibilità di rinunciare alla propria cittadinanza, può essere accettata la doppia cittadinanza. Tuttavia, è necessario fornire prove sulle motivazioni per questa eccezione.

Come funziona la procedura di richiesta di cittadinanza e quali documenti sono richiesti?

Diamo un’occhiata ai documenti che occorrono per la domanda di naturalizzazione:

  • Il modulo di richiesta con 2 foto (5 cm x 5 cm).
  • Una spiegazione scritta a mano del motivo per cui si desidera diventare cittadini giapponesi.
  • Il proprio curriculum.
  • Una dichiarazione di veridicità delle informazioni fornite.
  • Una dichiarazione del proprio stato di famiglia e documenti familiari.
  • Una dichiarazione delle proprie fonti di sostentamento e reddito.
  • Prove del luogo di residenza e di lavoro, insieme a una mappa della zona disegnata a mano.
  • Certificati di laurea.
  • Certificato di nascita.
  • Dichiarazione tributaria e patrimoniale.
  • Carta di soggiorno e passaporto.

Scoprirete quali altri documenti dovete presentare durante i colloqui che fanno parte del processo di candidatura. Il processo di candidatura si articola in diverse fasi e viene in parte sostenuto anche in lingua giapponese.

Il processo di richiesta per la cittadinanza giapponese inizia con un colloquio preliminare, durante il quale un funzionario dell’immigrazione valuterà le vostre qualifiche per acquisire la cittadinanza. Se il dipendente ritiene che siate qualificati, verrete invitati a un secondo colloquio.

Nel secondo colloquio verrete informati su quali documenti, oltre a quelli già elencati, sono necessari per la vostra domanda e quali altre condizioni sono richieste per ottenere la cittadinanza giapponese. Inoltre, vi verrà mostrato un video di un’ora sulla naturalizzazione, che spiega come comportarsi e integrarsi nella società giapponese. Con l’ulteriore aiuto di un libro sulla naturalizzazione, potrete completare la documentazione necessaria dopo il secondo colloquio.

Una volta completati questi preparativi e ottenuti tutti i documenti, ci si può presentare ai colloqui ufficiali per la richiesta. La durata e la frequenza dei colloqui variano da caso a caso e dipendono anche da quali documenti debbano ancora essere presentati. I funzionari dell’immigrazione potrebbero anche far visita alla vostra casa durante il processo.

Se tutti i documenti sono completi e privi di errori, si svolge il colloquio finale, durante il quale è necessario presentare una dichiarazione giurata affinché la vostra domanda di cittadinanza giapponese sia ufficialmente riconosciuta e trasmessa al Ministero della Giustizia. A questo punto, la vostra domanda di naturalizzazione dovrà solo essere confermata dal Ministero della Giustizia e avrete così ufficialmente la cittadinanza giapponese.

Il processo di naturalizzazione può richiedere fino a un anno e dipende principalmente dalla rapidità con cui vengono raccolti i documenti e dalla difficoltà di rinuncia alla cittadinanza originaria.

È necessario inoltre adottare un nome giapponese composto da katakana, hiragana o kanji. Un metodo comune è semplicemente scrivere il nome corrente in katakana o usare dei kanji con la stessa pronuncia.

Cosa è necessario fare prima di emigrare in Giappone e appena dopo?

Una volta chiarito quali requisiti e documenti sono necessari per i diversi visti disponibili, passiamo ora alla lista delle cose da considerare prima e subito dopo il trasferimento in Giappone, in modo che tutto funzioni senza intoppi.

Prima di trasferirvi, tutte le vostre preoccupazioni saranno giustamente indirizzate alle pratiche per la domanda di visto, ma ci sono anche altre cose fondamentali a cui prestare attenzione:

  • Validità dei documenti: verificate in anticipo per quanto tempo è ancora valido il vostro passaporto e se non sia necessario richiederne uno nuovo.
  • Copie di documenti importanti: munitevi di copie dei documenti importanti (passaporto, passaporto vaccinale, ecc.) in caso di smarrimento dell’originale.
  • Visite mediche: fissate un appuntamento con il medico di famiglia, dentista, ginecologo, ecc., indipendentemente dal fatto che abbiate o meno malattie croniche. È semplicemente più facile comunicare con un medico nella propria lingua madre.
  • Assicurazioni e contratti: pensate alla risoluzione tempestiva delle assicurazioni e dei contratti. Se necessario, anche del vostro conto in banca.
  • Assicurazione sanitaria globale: stipulate un’assicurazione sanitaria globale temporanea se non intendete aderire all’assicurazione sanitaria nazionale giapponese (per esempio, in caso di visto per vacanza-lavoro).
  • Sistemazione: cercate di trovare un alloggio in tempo utile in modo da non dover soggiornare temporaneamente in un hotel.
  • Precauzioni finanziarie: assicuratevi di avere riserve finanziarie sufficienti per i primi mesi, nel caso non troviate subito un lavoro.

Ora, veniamo alle pratiche da sbrigare nei primi giorni in Giappone:

  • Ufficio di registrazione: è necessario registrare la propria residenza presso l’ufficio di registrazione entro le prime due settimane dall’arrivo in Giappone. Pertanto, è meglio cercare una soluzione abitativa (appartamento o casa in condivisione) prima di partire in modo da non doversi recare più volte all’ufficio di registrazione. Nel momento in cui ci si registra presso l’ufficio di registrazione, è possibile anche iscriversi all’assicurazione sanitaria nazionale.
  • Conto bancario: si può aprire un conto bancario solo con un indirizzo registrato. Possibili opzioni sono la Japan Post Bank, la Mizuho Bank, la Shinsei Bank o altre.
  • Elettricità, acqua, gas e internet: se avete deciso di optare per un appartamento e non una casa in condivisione, ricordatevi di rispettare gli appuntamenti con i fornitori di elettricità, acqua e gas in modo che possano installare gli allacci. Dovete anche fornirvi di un provider Internet.
  • Contratto di telefonia mobile: si noti che la maggior parte dei provider di telefonia mobile offre contratti telefonici con una durata minima di due anni. Se le telefonate per voi non sono una priorità, le schede SIM dati o i dispositivi WiFi portatili sono una possibile alternativa.

Se avete intenzione di trasferirvi in Giappone, o se vi state semplicemente chiedendo come andare a vivere in Giappone, potete ottenere informazioni dall’ambasciata giapponese o dal consolato giapponese più vicino. Quelle fornite nell’articolo sono informazioni indicative e va tenuto presente che i documenti necessari possono variare di caso in caso. Questa guida ha lo scopo di fornire una panoramica iniziale delle possibili opzioni e di aiutarvi nel vostro percorso di richiesta del visto. In bocca al lupo per la vostra prossima avventura in Giappone!

Tradotto da Daniela Travaglini

Yvonne Tanaka

Yvonne Tanaka

Sono una ragazza tedesca, che ha trovato la sua seconda casa in Giappone. Dal 2012 ho viaggiato almeno una volta all'anno in Giappone, prima di trasferirmi a Tokyo nel 2017 come exchange student. Nel 2019, dopo qualche mese in Germania, sono finita di nuovo a Tokyo e ora sono pronta per raccontarvi di più su questo incredibile Paese ricco di tradizione! :)

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