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In Giappone, i numeri generalmente si scrivono con le cifre arabe, ma ogni numero ha comunque il proprio kanji e il sistema di conteggio giapponese segue regole specifiche. Sapere come funzionano i numeri in giapponese è utile per capire prezzi, informazioni e date, ma anche per comprendere aspetti culturali legati alla lingua. In questo articolo scoprirete tutto sul sistema numerico giapponese, da come si scrivono e come si conta, fino a curiosità e usi particolari!

Come contare in giapponese

Prima di tutto, impariamo insieme come si dicono e si scrivono i numeri in Giappone.

I numeri da 1 a 10 in giapponese

Di seguito le cifre da 1 a 10 (più lo zero) con i relativi kanji, che vi basteranno poi per scrivere i numeri fino al 99.

CifreKanjiPronuncia
0zero, rei
1ichi
2ni
3san
4yon, shi
5go
6roku
7shichi, nana
8hachi
9kyū, ku
10

Fate attenzione ai numeri 4, 7 e 9, perché hanno più letture. Il 7 si può pronunciare nana (per esempio nel caso dell’età) oppure shichi (per le date e le ore). Il 4 si legge yon o shi: la seconda lettura è meno utilizzata, perché shi significa anche “morte” (scritto però con un kanji diverso: 死).

Foto: Gianpiero Mendini

Questo è il motivo per cui in alcuni alberghi non esiste una camera numero 4: il 4 è fonte di tante superstizioni quanto il nostro “17”. Anche il 9 si può leggere in due modi: kyū e ku, ma la seconda lettura viene spesso evitata in quanto identica alla lettura del kanji di “sofferenza” 苦. I numeri 4 e 9 portano quindi sfortuna. Al contrario, i numeri 3, 5 e 7 portano fortuna.

I numeri da 11 a 9.999 in giapponese

Per scrivere i numeri dopo il 10, si usa il kanji di 10 seguito da quello corrispondente al numero da aggiungere. 12 è quindi composto dai kanji 10 e 2: 十二 jū ni.

Per le decine, a partire da 20, si fa precedere il kanji di 10 dal numero delle decine da moltiplicare. Quindi 20 è formato dai kanji 2 e 10: 二十 ni jū. Facile, no? 43 si scriverà 4-10-3 四十三 yon jū san. Ecco, ora potete contare fino a 100!

100 si dice hyaku ( in kanji), perciò seguendo la stessa logica sarete in grado di contare fino a 999. 1000 invece si dice sen ( in kanji), quindi potete arrivare tranquillamente fino a 9999.

Un conteggio inaspettato: man, l’unità da 10.000

Le cose si complicano un po’ con un elemento tipicamente giapponese, un’unità che non esiste nei paesi occidentali: 万, man, equivalente a 10.000. I numeri più alti sono infatti ottenuti per raggruppamenti non di migliaia, come facciamo noi, ma unità da diecimila (le cosiddette “miriadi” dell’antico sistema numerale greco).

Facciamo un esempio: per dire 60.000, secondo la logica matematica giapponese, si iserà roku man 六万, 6 da 10.000. Questo richiede un po’ di ginnastica mentale per gli occidentali… Tenete presente che 10.000 si dice 一万, ichi man (ovvero una unità da 10.000).

Come contare persone e oggetti con i contatori o classificatori numerici

In Giappone, il modo di esprimere le quantità cambia a seconda di ciò che viene contato. Gli esseri viventi e gli oggetti sono divisi in categorie, ognuna con il proprio classificatore o contatore numerico. Questa classificazione, che si ritrova in diverse lingue asiatiche, deriva dalla dottrina confuciana.

Foto: Owen Roth

Esistono così dei contatori per le persone (人 -nin), gli oggetti piccoli (個 –ko), i libri (冊 –satsu), i piani degli edifici (階 –kai), i liquidi contenuti in contenitori (per esempio un bicchiere: 杯 –hai), gli oggetti tecnologici (per esempio un’automobile o una televisione: 台 –dai), gli oggetti lunghi e cilindrici (本 –hon), gli oggetti piatti e sottili (枚 –mai), le case (軒 –ken), gli animali piccoli (匹 –hiki), gli animali grandi (頭 –), e così via… Esistono anche contatori per il tempo, come quelli per i minuti (分 –fun o –pun), i giorni (日 –nichi o –ka), o i mesi (月 –gatsu o –getsu).

Foto: Gianpiero Mendini

Sembra complicato? Lo è… ma non è finita qui. La maggior parte parte di questi contatori vede la sua pronuncia variare a seconda della cifra a cui è associato. Prendendo come esempio il contatore -hon, 1 oggetto cilindrico si dice 一本 ippon, 3 oggetti cilindrici invece 三本 sanbon. Il classificatore può anche comportare una modifica nella pronuncia della cifra stessa.

Vediamo per esempio la variazione di pronuncia del contatore di persone a seconda dei numeri, cosa che può tornare utile per comunicare durante un viaggio in Giappone, per esempio quando vogliamo chiedere un tavolo al ristorante.

一人hitori1 persona
一人futari2 persone
三人sannin3 persone
四人yonin4 persone
五人gonin5 persone
六人rokunin6 persone

Esiste anche un contatore universale per gli oggetti inanimati: つ –tsu. Potete utilizzarlo, per esempio, quando ordinate da mangiare o da bere. Comodo, no? Peccato che la pronuncia dei numeri sia completamente diversa con questo contatore.

一つhitotsu1
二つfutatsu2
三つmittsu3
四つyottsu4
五つitsutsu5
六つmuttsu6
七つnanatsu7
八つyattsu8
九つkokonotsu9
10

Come avete notato, i contatori si aggiungono dopo il numero in kanji o cifre. La loro posizione all’interno della frase, invece, cambia a seconda della struttura. In generale, “2 libri” può essere tradotto con 二冊の本 nisatsu no hon. Per ordinare 4 tempura utilizzando il contatore universale “-tsu” si dirà invece: 天ぷらを四つお願いします, tenpura o yottsu, onegai shimasu.

Come contano con le dita i giapponesi?

Sapevate che in Giappone si conta con le dita in modo diverso? La gestualità giapponese è differente dalla nostra le dita si piegano invece di aprirsi! 

Quando si conta per sé stessi, si parte con la mano aperta (0) e si chiudono progressivamente le dita a partire dal pollice fino al 5, per poi ricominciare riaprendo dal mignolo. Questo sistema, però, può creare ambiguità tra alcune cifre, come il 4 e il 6 che sono praticamente identici.

Contare in giapponese con le mani

Per evitare questa ambiguità, quando si mostra un numero a qualcuno – per esempio al ristorante – si usa un altro metodo: la mano si tiene chiusa con il palmo verso l’interlocutore, e si alzano le dita una alla volta, iniziando dall’indice per l’1.

Contare in giapponese con le mani

In sintesi, ogni numero in giapponese ha un kanji specifico e il sistema numerico segue una logica chiara, basata su addizione e moltiplicazione. Tra le sue particolarità troviamo l’unità di misura dei 10.000, l’uso di contatori specifici per persone, animali e oggetti, e un metodo singolare per contare con le dita. Comprendere queste differenze aiuta non solo a leggere e usare i numeri in giapponese, ma anche a immergersi meglio nella cultura del Paese!

Articolo originale del 2022 tradotto da Irene Burricco, aggiornato nel 2025

Marie Borgers

Marie Borgers

Originaria di Parigi, sono arrivata in Giappone all'inizio del 2020 e mi sono stabilita a Nagoya. Ogni viaggio per me ha un suo profumo distinto, mi affascina vedere come si vive dall'altra parte del mondo, mi appassiona la storia. Sono colpita in particolare dai luoghi religiosi e spirituali. Amo gli shock culturali che scuotono le nostre abitudini e la nostra visione del mondo e ci turbano nel profondo.

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