Una verità scomoda: il Monte Fuji è più bello da lontano. Senza nulla togliere all’esperienza della scalata, l’inconfondibile silhouette della montagna sacra del Giappone, con la sua cima innevata, ha incantato nei secoli artisti come Hokusai e viaggiatori da tutto il mondo. Per chi desidera ammirarlo nel modo migliore, un itinerario in auto intorno al Monte Fuji offre panorami spettacolari e tappe imperdibili.
Attirati da questa prospettiva, io e il mio compagno di viaggio abbiamo deciso di noleggiare un’auto e andare alla scoperta dei migliori punti panoramici con un road trip intorno alla montagna, per una nostra personale collezione di vedute del Monte Fuji. Viaggiando a inizio maggio, sapevamo di dover giocare a nascondino con la montagna: saremo riusciti a scattare le nostre foto e fare “tana per il Fuji!”?
Prima tappa, Fujinomiya: il Monte Fuji si fa desiderare
Partiti da Tokyo, la prima tappa del nostro viaggio on the road intorno al Monte Fuji è Fujinomiya 富士宮. Cittadina della prefettura di Shizuoka spesso fuori dai circuiti turistici, ci accoglie con un’atmosfera tranquilla e autentica. Purtroppo, il Fuji quel giorno si nasconde dietro le nuvole e ci dobbiamo accontentare di ammirarlo al Mt. Fuji World Heritage Centre, un museo interamente dedicato alla storia, alla natura e alla cultura della montagna simbolo del Giappone.
Mt. Fuji World Heritage Centre
museum- 5-12 Miyacho, Fujinomiya, Shizuoka 418-0067, Japan
- ★★★★☆
Fujinomiya, come suggerisce il nome, si sviluppa intorno al Fujisan Hongu Sengen Taisha 富士山本宮浅間大社, il più importante dei santuari shintoisti dedicati alla montagna sacra e parte del Sito Culturale Fuji UNESCO. Tradizione voleva che i pellegrini si fermassero qui prima di affrontare la scalata per una preghiera e un bagno purificatore nel laghetto del santuario.
Il santuario era considerato l’ingresso privilegiato alla montagna, ma al giorno d’oggi i sentieri sono in gran parte inaccessibili o poco battuti: la maggior parte degli scalatori parte dalla Quinta Stazione, a metà strada.
Fujisan Hongu Sengen Taisha Shrine
tourist attraction- 1-1 Miyacho, Fujinomiya, Shizuoka 418-0067, Japan
- ★★★★☆
Anche senza nessuna scalata, la fame si fa sentire. Fujinomiya è famosa per i suoi yakisoba, tipico piatto di street food giapponese. Proprio di fronte al santuario troviamo Omiya Yokocho, una piazzetta sulla quale si affacciano diversi localini dedicati proprio alla specialità del posto.
Omiya Yokocho
tourist attraction- 4-23 Miyacho, Fujinomiya, Shizuoka 418-0067, Japan
- ★★★☆☆
Ai piedi del Monte Minobu: l’illuminazione e il Fuji in lontananza
Quando abbiamo scelto Minobu come tappa del nostro itinerario intorno al Monte Fuji, lo abbiamo fatto più che altro per comodità logistica. Non sapevamo che si sarebbe rivelata l’esperienza più emozionante del viaggio. Minobu 身延 sorge nel cuore delle montagne della prefettura di Yamanashi e vi sono conservate le ceneri di Nichiren, fondatore di una delle maggiori correnti del buddismo giapponese, che porta appunto il suo nome. Questa località tra i boschi è disseminata di templi, dai più piccoli e nascosti fino al principale, il Minobusan Kuonji 身延山久遠寺. Un tempio è anche il nostro alloggio: siamo infatti ospiti dello Habano-bo, per la nostra prima esperienza di shukubo da quando frequentiamo il Giappone. Dormire in un tempio ci ha permesso di immergerci nella spiritualità del luogo e nella vita dei monaci, tra preghiere all’alba e il suono profondo della campana che echeggia alle 5 del mattino, segnando l’inizio della recitazione dei sutra al Kuonji. Un momento che non dimenticheremo mai.
Il tempio si può raggiungere da strade laterali, ma il percorso più suggestivo è attraversare il massiccio portale in legno Sanmon e affrontare la Bodaitei, la “scala dell’illuminazione”: 287 gradini immersi nel bosco, un’ascesa che invita alla contemplazione. Affrontata un passo alla volta, lentamente, questa scalinata forse non ci renderà dei buddha, ma percorrerla aiuta a riflettere sulla bellezza e la fortuna di essere in un luogo così speciale.
Minobusan Kuon-ji
tourist attraction- 3567 Minobu, Minamikoma District, Yamanashi 409-2593, Japan
- ★★★★☆
Una volta arrivati al tempio, è possibile proseguire il cammino fino alla cima del Monte Minobu, ma noi abbiamo optato per la via più facile: la cabinovia. In cima, ci attende una seconda “illuminazione”: il Monte Fuji che fa capolino in lontananza, tra le montagne.
Yamanashi: il Monte Fuji da cartolina
Il giorno seguente, il Monte Fuji mantiene la promessa e ci regala dei panorami da cartolina lungo tutte le nostre tappe nella prefettura di Yamanashi.
Fuji Shibazakura Festival: fiori rosa, ma non di pesco
In Giappone, la passione per le fioriture non si limita ai classici sakura. Siamo in zona nel periodo giusto per ammirare gli shibazakura, il “muschio rosa” che in tarda primavera trasforma i prati in un tappeto fiorito dalle sfumature rosa e viola. Il Fuji Shibazakura Festival 富士芝桜まつり si tiene ogni anno da fine aprile a fine maggio al Fuji Motosuko Resort, nella zona dei Cinque Laghi del Fuji.
Nelle giornate limpide offre scorci spettacolari, con la montagna innevata che si staglia sullo sfondo. Il percorso all’interno del parco che ospita l’evento è studiato nei minimi dettagli per permettere ai visitatori di godersi i panorami e scattare foto perfette.
Fuji Motosuko Resort
park- 212 Motosu, Fujikawaguchiko, Minamitsuru District, Yamanashi 401-0338, Japan
- ★★★★☆
Saiko Iyashi-no-Sato Nemba: una passeggiata nel Giappone d’altri tempi
La seconda tappa della giornata è Saiko Iyashi-no-Sato Nemba 西湖いやしの里根場, l’accurata ricostruzione di un villaggio tradizionale giapponese, con le tipiche case dal tetto di paglia. Sullo sfondo, come in una stampa ukiyo-e, il Monte Fuji. Certo, il posto è palesemente turistico, ma in alcuni momenti, quando si riescono a evitare le comitive, sembra davvero di viaggiare indietro nel tempo.
Ci concediamo una pausa con un piatto di soba gustato sul tatami, accompagnato da un tè verde e da una vista sul Fuji che non dimenticheremo facilmente.
Saiko Iyashi-no-Sato Nenba (Traditional Japanese Village)
tourist attraction- Japan, 〒401-0332 Yamanashi, Minamitsuru District, Fujikawaguchiko, Saiko, 根場 2710
- ★★★★☆
Fujiyoshida e il turismo da social
Proseguiamo per le strade di Yamanashi e costeggiamo il lago Kawaguchi, ma l’afflusso di turisti ci scoraggia dal fermarci. La nostra meta finale è Fujiyoshida 富士吉田. Forse il nome della località non vi dice molto, ma è nota per la classica foto “da Instagram” della via principale con le insegne, i cavi elettrici e in fondo un imponente Monte Fuji.
Questa immagine ha reso Fujiyoshida una meta per scatti mordi e fuggi, al punto che la polizia locale ora sorveglia l’incrocio per evitare che i visitatori si fermino in mezzo alla strada intralciando il traffico. Lo ammetto, anche noi non abbiamo saputo resistere alla tentazione di avere la nostra versione dello scatto, ma abbiamo voluto trascorrere un po’ di tempo in più nella cittadina, che all’infuori del famigerato incrocio è poco frequentata, ammantata da un’atmosfera retrò. Curiosamente, basta spostarsi di qualche metro su una strada parallela, quasi deserta, per ottenere un’immagine praticamente identica senza dover sgomitare.
All’alba, con la città ancora addormentata, ci concediamo un’ultima passeggiata: il Fuji si staglia nitido sul cielo azzurro, perfetto per un altro scatto prima di ripartire. Ma al nostro ritorno all’ostello, il cielo è cambiato. Il tempo di prepararci, uscire e… il Fuji è scomparso dietro una coltre di nuvoloni bianchi. Spoiler: non lo rivedremo più.
Fujiyoshida
locality- Fujiyoshida, Yamanashi, Japan
- ☆☆☆☆☆
La pagoda Chureito: aspettative e realtà
Soprattutto, non lo vedremo sullo sfondo della celebre pagoda Chureito 忠霊塔, spesso immortalata in campagne promozionali stereotipate con il Monte Fuji e i ciliegi in fiore. È uno dei motivi principali per cui molti turisti visitano questa zona, ma la realtà si rivela un po’ diversa dalle aspettative: la pagoda è piccola, il contesto meno scenografico di quanto le foto lascino immaginare e l’affollamento è tale che le persone ignorano i divieti pur di ottenere lo scatto perfetto (o quasi, visto il Fuji nascosto).
Un rapido sguardo e preferiamo allontanarci verso una tappa che ci lascerà un’impressione opposta, di quiete e armonia con l’ambiente che ci circonda.
Chureito Pagoda
tourist attraction- 2-chome-4-1 Asama, Fujiyoshida, Yamanashi 403-0011, Japan
- ★★★★☆
Il santuario Fujiyoshida Sengen
Immerso in un bosco di cedri millenari, il santuario Fujiyoshida Sengen (nome completo Kitaguchi Hongū Fuji Sengen Jinja 北口本宮冨士浅間神社) si raggiunge percorrendo un viale fiancheggiato da grandi lanterne in pietra e attraversando un imponente torii rosso.
In passato, questo era un altro dei principali punti di partenza per la scalata al Monte Fuji. Ancora oggi, dietro l’edificio principale, un piccolo torii in legno segna l’inizio di un antico sentiero verso la vetta. Oggi raramente si sceglie di iniziare l’ascesa da qui, ma molti viaggiatori vi si recano per una preghiera prima di affrontare la scalata.
Kitaguchi Hongu Fuji Sengen Shrine
tourist attraction- 5558 Kamiyoshida, Fujiyoshida, Yamanashi 403-0005, Japan
- ★★★★☆
Shizuoka: un tè senza il Fuji
Shizuoka e Yamanashi si contendono il titolo di miglior panorama sul Fuji, ma purtroppo non posso esprimermi sulla questione: durante la nostra permanenza a Shizuoka, la montagna è rimasta ben nascosta dietro le nuvole. Uno dei punti panoramici più famosi della zona è la spiaggia di Miho no Matsubara 三保松原, annoverata tra gli Shin Nihon Sankei, la lista ufficiale delle vedute più belle del Giappone. Abbiamo atteso il nostro protagonista per un po’, passeggiando lungo la riva, ma siamo riusciti a scorgerne la vetta solo per un breve istante.
Miho no Matsubara (Miho Pine Forest)
tourist attraction- 1338-45 Miho, Shimizu Ward, Shizuoka, 424-0901, Japan
- ★★★★☆
Se Yamanashi è forse la regione più conosciuta e frequentata, Shizuoka ha comunque molto da offrire. Uno dei momenti che attendevo di più in questo itinerario intorno al Monte Fuji era la visita alle piantagioni di tè. La prefettura di Shizuoka produce il 40% del tè verde giapponese, in particolare il sencha, e le sue colline ricoperte dal verde brillante delle piantagioni sono uno spettacolo rilassante anche quando il Fuji non si mostra.
Per gli appassionati come me, qui è possibile partecipare a visite guidate, scoprire le diverse fasi di produzione, cimentarsi nella raccolta delle foglie di tè (da aprile ad agosto) con l’abbigliamento tradizionale e, ovviamente, concedersi una degustazione. Scoprirete che il tè verde non è solo da bere… ma, in alcuni casi, anche da mangiare!
Shizuoka
locality- Shizuoka, Japan
- ☆☆☆☆☆
Con una breve visita al centro città di Shizuoka, purtroppo funestata dalla pioggia, si conclude il nostro road trip intorno al Monte Fuji. Dopo questo viaggio, possiamo dire che esplorare il Monte Fuji in auto è stata la scelta giusta: libertà di movimento, panorami incredibili e la possibilità di scoprire luoghi meno battuti. Certo, il Fuji in alcuni giorni si è fatto un po’ desiderare, ma forse è giusto così: la montagna sacra non esiste a beneficio dei turisti, e proprio questo fa parte del suo fascino.
Foto dell’articolo a cura di Gianpiero Mendini.