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Il Kansai non è soltanto Osaka e Kyoto. Nella regione dell’antica capitale, è possibile sperimentare in profondità la cultura e la spiritualità del Giappone. Dalla cultura aristocratica dell’epoca Heian ai castelli dei samurai, dallo Zen alla cerimonia del tè, dal cibo all’artigianato: il Kansai è la culla di una civiltà millenaria.

Le otto aree principali della zona non solo offrono un’estrema varietà di paesaggi, ma hanno ciascuna una storia da raccontare, per accompagnare il visitatore in un viaggio nel Giappone autentico. 

Il Litorale di San’in: Leggende e Misteri lungo la Costa del Mar del Giappone 

Il litorale di San’in (山陰海岸 San’in kaigan) si estende lungo la riva del Mar del Giappone ai confini delle prefetture di Tottori, Hyogo e Kyoto. Dichiarato Parco Nazionale dal 1963, è stretto tra mare e montagne, foreste e dune di sabbia. Come quelle del deserto di Tottori, le più vaste del Giappone con i loro 545 ettari. La sabbia delle dune, che ha origine nelle rocce vulcaniche del Chugoku, è particolarmente sottile e grazie al vento crea delle affascinanti increspature a strisce che nel tempo cambiano forma.

Foto: Claudia Mitsubori

A nord di Kyoto, la costa offre una vista inaspettata: il banco di sabbia di Amanohashidate (天橋立), coperto dalla pineta, che separa la baia di Miyazu dal mare di Asoumi. Sito mitologico, è considerato uno dei tre più bei paesaggi del Giappone (i cosiddetti Nihon Sankei).

Foto: Clémentine Cintré

La zona ospita anche famose stazioni termali, come Yumura Onsen (湯村温泉) e Kinosaki Onsen (城崎温泉), quest’ultima in attività da più di 1300 anni. 

Più a est, invece, nella prefettura di Kyoto, sorge Ine (伊根). Pittoresco villaggio di pescatori, è conosciuto per i funaya, caratteristici edifici sull’acqua che uniscono una rimessa per le barche al piano inferiore, affacciato sull’acqua, e al piano superiore uno spazio per le attrezzature da pesca e per asciugare le reti. 

Foto: Clémentine Cintré

La regione di San’in, in particolare la zona di Tango, è conosciuta anche nell’ambito dell’artigianato per il Tango Chirimen, tessuti in crêpe di seta dalla caratteristica superficie irregolare. Una tradizione che perdura da ben tre secoli.

Il Lago Biwa e lo Hokuriku: Itinerari Spirituali nella Regione del Lago più Grande del Giappone

Il Lago Biwa (琵琶湖 Biwa-ko), con i suoi 669 km², è il maggiore lago del Giappone e sin dall’antichità ha visto convivere in armonia uomini e acque. Sulle sue sponde sono sorti, nei secoli, villaggi di pescatori, templi e santuari, fino alle più recenti località turistiche. 

Foto: Luca Denser

Esplorando le rive del lago Biwa e addentrandosi nelle montagne dalla vegetazione lussureggiante del vicino Hokuriku, è possibile ripercorrere un intero pezzo di storia e risalire alle origini del buddismo giapponese.

Omihachiman (近江八幡), che si estende tra il lago e le montagne, è un’antica cittadina di samurai e mercanti, soprannominata la “Venezia verde” per i suoi canali. Sorgeva all’ombra del Castello di Azuchi, di cui ora restano soltanto le rovine. Omihachiman ha conservato il fascino della sua architettura tradizionale in legno e lungo le vie del quartiere storico è facile imbattersi in templi, santuari e vecchi depositi dei mercanti. 

Foto: Manon Chauvris

La zona è terra di pellegrinaggi, intimamente legata alla cultura buddista. Numerosi templi sono stati eretti sulle pendici delle montagne che circondano il lago. Uno fra tutti, l’Enryaku-ji sul Monte Hiei, la montagna più sacra del buddismo giapponese. 

Foto: Luca Denser

Lago Biwa Orientale e Prefettura di Mie: Arti e Mestieri Tradizionali per Custodire e Tramandare la Storia del Giappone

Samurai, ninja, castelli: questa regione nel cuore del Giappone sembra perpetuare lo spirito del bushido, l’antico codice morale dei guerrieri. Il castello di Hikone (彦根城 Hikone-jo), costruito più di 400 anni fa, è uno dei meglio conservati del Paese. Il suo contorno che si staglia sul lago nella notte, illuminato dalla luna, è uno dei panorami classici della zona.

Foto: Joachim Ducos

La regione di Iga (prefettura di Mie) e quella di Koka (prefettura di Shiga) sono invece patria dei silenziosi e furtivi ninja. Musei, case tradizionali e spettacoli rendono tuttora omaggio alla cultura del ninjutsu

Foto: Clémentine Sandner

In questa terra dove l’acqua abbonda, non poteva che svilupparsi e tramandarsi la sapienza delle antiche arti e mestieri. Le ceramiche di Shigaraki, la lacca e la carta washi di Echizen, la coltelleria e la produzione di occhiali: qui l’artigianato è ancora fiorente.

La ricchezza di risorse idriche è ovviamente anche sinonimo di pesca. La città di Echizen con il suo porto è infatti conosciuta come la patria dello Snow Crab, il rinomato granchio echizen gani.

Harima: Scoprire la Storia dei Samurai lungo il Litorale Panoramico del Mare Interno di Seto

A sud-ovest della prefettura di Hyogo, l’ex provincia di Harima (播磨) si estende lungo l’omonimo mare, che a sua volta fa parte del mare interno di Seto, tra Honshu e Shikoku. 

Poggiato in cima alle caratteristiche mura in pietra, il castello di Himeji (姫路城 Himeji-jo) è la perla della costa di Harima. Questo capolavoro di architettura militare è uno dei dodici castelli feudali del Giappone ancora in piedi. La sua silhouette, maestosa ed elegante al tempo stesso, e le sue mura candide gli hanno fatto guadagnare il soprannome di “Castello dell’airone bianco”.

Foto: Lucia Tsujiguchi

Da Himeji, saliamo sul monte Shosha per raggiungere il tempio Engyo-ji (圓教寺), un complesso buddista millenario, tappa del pellegrinaggio Kansai Kannon. Nascosto nel cuore della foresta, è il luogo perfetto per sperimentare pratiche spirituali come la meditazione zazen o la scrittura dei sutra, aperte anche ai visitatori di passaggio.

Foto: Engyoji Temple

Invitano invece al relax le calde acque di Arima Onsen (有馬温泉), una delle sorgenti termali più antiche del Giappone, già apprezzate da Toyotomi Hideyoshi. E dopo il bagno, niente di meglio che una cena a base di manzo di Tajima e sake di Nada Gogo, area che ospita i produttori di molti dei marchi più rinomati.

Tamba: Dove l’Uomo e la Foresta si Sostengono a Vicenda 

Situata a cavallo delle prefetture di Kyoto e Hyogo, Tamba (丹波) era un importante centro di commercio e scambio sulla rotta di Kyoto. Conserva ancora intatte antiche case di samurai del periodo Edo e il castello di Sasayama, preziosi testimoni della vita quotidiana di quattro secoli fa.

La zona è conosciuta anche per la tutela del satoyama, i “boschi comunitari”, ovvero aree forestali di montagna gestite e curate dalla popolazione locale, che ne ricava sostentamento.

L’antico villaggio di Miyama-cho (美山町) ospita 39 case con il tetto di paglia: passeggiare tra i suoi suggestivi vicoli è come fare un tuffo nel passato e immergersi in un autentico paesaggio tradizionale giapponese. 

Foto: Clémentine Cintré

Per respirare invece l’atmosfera dei tempi feudali, basta spostarsi al villaggio storico degli Aoyama. Il museo custodisce documenti storici e archivi del dominio, oltre a materiali sulla storia del periodo Edo e sulla cultura locale di Tamba Sasayama. 

Foto: Clémentine Cintré

La regione di Tamba ha sviluppato a partire dal XII secolo una tradizione di vasellame, detta Tamba-yaki, tra le più antiche del Giappone. Inizialmente, i manufatti principali erano semplici vasi e contenitori per conservare riso o acqua, ma durante il periodo Edo vennero prodotti famosi utensili per il tè. Nel villaggio delle ceramiche di Tachikui (立杭 陶の郷 Tachikui sue no sato), quasi 50 laboratori continuano la loro attività ai piedi della montagna.

La qualità dell’acqua e del riso locali contribuiscono anche alla produzione di ottimo sake, come quello della distilleria Choro a Kyotamba. Il loro sake è corposo e leggermente secco; la sua finitura pulita risalta al meglio se servito freddo, mentre tiepido è un delicato accompagnamento al cibo.

Ise e Nara: Scoprire le Origini Spirituali del Giappone e le sue Antiche Capitali

La regione di Ise e Nara ci conduce sui sentieri della spiritualità, alle origini del misticismo giapponese.

Ise-jingu (伊勢神宮), il Santuario di Ise, è il luogo sacro più importante dello scintoismo. I giapponesi lo considerano la “culla dell’anima giapponese”. Non si tratta di un unico tempio, ma di un complesso di oltre un centinaio di santuari ed edifici, immersi nel verde in un’atmosfera mistica.

Foto: Gianpiero Mendini

Appartiene al buddismo, invece, uno dei più affascinanti templi di Nara, lo Hasedera (長谷寺). Fondato nel 686, vi si venera una statua di Kannon dalle 11 facce alta una decina di metri. Una scalinata coperta di 399 gradini conduce alla sala principale, circondata di peonie in primavera e dalle foglie colorate in autunno. 

Foto: Hasedera Temple

A sud di Nara, sorge il monte Yoshino (吉野山 Yoshino-yama). Lì si radunavano, al tempio Kinpusen-ji, gli asceti della pratica shugendo, che mescolava vari elementi tra cui scintoismo, buddismo e taoismo. Ora il suo nome richiama alla mente le decine di migliaia di ciliegi che in primavera ne dipingono di rosa le valli e i crinali. 

Dalla montagna al mare: le acque di Ise-Shima sono celebri per le ama, pescatrici che si immergono con le loro caratteristiche tute bianche per catturare molluschi e alghe.

Foto: Manon Chauvris

Isola di Awaji e Tokushima: Attraversare il Mare Interno di Seto per Giungere nella Terra della Danza

Il ponte dello stretto di Akashi (il più lungo ponte sospeso del mondo) e quello di Onaruto, collegano Kobe, nello Honshu, allo Shikoku, attraverso l’isola di Awaji (淡路島 Awaji-shima).

L’isola è legata al mito della fondazione del Giappone. Ospita infatti il santuario Izanagi-jingu, dedicato alla coppia divina di Izanagi e Izanami, che secondo la mitologia diede origine al Giappone.

Nello stretto di Naruto (鳴門海峡 Naruto kaikyo), tra l’isola di Awaji e lo Shikoku, il flusso e riflusso della marea crea violenti vortici, con un diametro fino ai 20 metri, e uno spettacolare gioco di correnti.

In queste acque movimentate cresce l’orata di Naruto, apprezzata per la sua consistenza soda e il poco grasso. Può essere gustata in vari modi: grigliata al sale, come sashimi, o insieme al riso. Non è solo il pesce, però, a essere tipico della cucina di Naruto. Una famosa specialità della zona è la patata dolce Narutokintoki, dall’interno dorato e la consistenza simile alle castagne, usata spesso nella preparazione di dolci.

La prefettura di Tokushima, nell’estremità orientale dello Shikoku, è patria dell’Awa Odori, danza popolare legata alla tradizione giapponese del Bon Odori, ballato in occasione dell’Obon, ricorrenza di commemorazione dei defunti. Al Festival di Awa Odori, che si tiene ogni anno a Tokushima in agosto, sfilano per le strade a ritmo di musica migliaia di ballerine e ballerini in costumi tipici, accompagnati da strumenti tradizionali. È uno degli eventi più popolari del Giappone e attira oltre un milione di spettatori.

Foto: Union of Kansai government

Kumano Kodo: Un Pellegrinaggio dai Panorami Spettacolari

Il Kumano Kodo, nella penisola di Kii, si estende alle spalle di una costa di insenature e piccoli porti, conducendo i visitatori nell’entroterra lungo i sentieri della spiritualità giapponese.

Per più di un millennio, il Kumano Kodo (熊野古道) è stato una famosa via di pellegrinaggio e collega i tre Grandi Santuari di Kumano Hongu Taisha, Kumano Hayatama Taisha e Kumano Nachi Taisha. I templi buddisti e i santuari scintoisti che fiancheggiano il Kumano Kodo sono immersi in foreste misteriose e illustrano la forza del sincretismo religioso in Giappone. Qui è possibile camminare sulle orme dei pellegrini di un tempo, lungo sentieri che si snodano nel cuore di foreste di cedri secolari e boscaglie di bambù.

La penisola di Kii ospita anche un altro luogo sacro caro ai giapponesi: il Monte Koya (高野山 Koyasan), con il tempio Kongobuji della setta buddista Shingon.

Nei templi che offrono il servizio di pernottamento (detti shukubo) è possibile assaggiare la cucina vegetariana dei monaci, preparata con cura secondo i principi delle Cinque Leggi, dei Cinque Sapori e dei Cinque Colori.

Foto: Claudia Mitsubori

Dove alloggiare in Kansai?

Per andare alla scoperta del Kansai, l’ideale è scegliere una base accogliente dove fare ritorno dopo una giornata di esplorazione e di esperienze. La zona offre la possibilità di soggiornare in spazi unici e speciali, dove rilassarsi e gustare le specialità locali in un ambiente tipicamente giapponese.

Tsukihi-tei a Nara: soggiornare nel cuore di una foresta patrimonio dell’umanità

Il ryokan Tsukihi-tei di Nara sorge in mezzo alla foresta primordiale di Kasugayama, patrimonio dell’umanità e area sacra del santuario Kasuga Taisha. Un luogo unico, di pace e serenità. Qui è possibile gustare la cucina tradizionale kaiseki, con i suoi ingredienti di stagione, cullati dal mormorio del fiume, dal cinguettio degli uccelli e dallo stormire delle fronde.

Foto: Tsukihitei

Yunotani Senkei: soggiornare in un villaggio patrimonio dell’umanità

Il ryokan Yunotani Senkei ha aperto nel 2017 nel villaggio di Totsukawa, situato lungo il Kumano Kodo, che è patrimonio mondiale dell’UNESCO come sito sacro e via di pellegrinaggio nella catena montuosa di Kii. La zona è ricca di luoghi legati alla mitologia, templi e santuari storici. La fonte della sorgente termale del ryokan, Tosenji Onsen, è la più antica del villaggio ed è chiamata “l’acqua calda della bellezza” per la sua particolare efficacia. Ogni camera è dotata di vasca termale interna ed esterna, così gli ospiti possono rilassarsi in tutta riservatezza, avvolti nel profumo del legno di cedro e cipresso giapponese.

Foto: Joachim Ducos

Amami Onsen Nanten-en: soggiornare in un edificio storico di grande valore architettonico

Il ryokan Amami Onsen Nanten-en sorge lungo un ruscello di montagna ad Amami-no-sato, un villaggio tipicamente giapponese a soli 40 minuti di treno dal centro della città di Osaka: un perfetto rifugio dalla frenesia della città. L’edificio è un raro esempio sopravvissuto di architettura giapponese progettato da Kingo Tatsuno, importante pioniere dell’architettura occidentale in Giappone.
La struttura offre cucina kaiseki stagionale, con un menu che cambia ogni mese, servito nella privacy della propria stanza. 

Foto: Nanten-en

Westin Miyako Hotel Kyoto Kasuien: soggiornare in una città patrimonio dell’umanità

Kasuien è una dépendance in stile giapponese all’interno della proprietà del Westin Miyako Hotel Kyoto, situato a Higashiyama, su una collina che domina l’antica capitale. È uno spazio tranquillo, dove dimenticare il trambusto della vita quotidiana e sorseggiare una tazza di tè ammirando l’elegante architettura nello stile sukiya del dopoguerra. Le 12 camere per gli ospiti sono state recentemente ristrutturate e ampliate, per unire l’atmosfera di una locanda tradizionale ai servizi di un hotel di lusso.

Foto: 2020 The Westin Miyako Kyoto. All Rights Reserved

Per chi ha già viaggiato in Giappone ed è alla ricerca di nuovi itinerari o per chi è al suo primo viaggio ma vuole scegliere delle tappe meno scontate, queste otto aree del Kansai offrono un percorso indimenticabile, tra bellezze naturali, testimonianze storiche e un autentico contatto con la spiritualità nipponica. Il tutto approfittando dell’ottima cucina locale e soprattutto dell’omotenashi, la tipica cultura dell’ospitalità giapponese.

Sponsorizzato dal Kinki District Transport Bureau e dal KANSAI Tourism Bureau

Stefania Da Pont

Stefania Da Pont

Traduttrice e insegnante di giapponese, vivo in Italia ma mi sento a casa in Giappone. Bevo molto tè verde, leggo tanti libri, viaggio appena posso, colleziono bambole kokeshi e ceramiche giapponesi. Il karee raisu è il mio comfort food.

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